LA TRADIZIONE DEL “CONFUEGO” SI È RINNOVATA A PALAZZO TURSI

Di il 19 Dicembre 2020

L’edizione 2020 si è svolta ieri mattina nel Cortile porticato della sede del Comune nel rispetto delle nome di distanziamento anti Covid

GENOVA – Genova non rinuncia a uno dei suoi momenti più identitari: si è rinnovata anche quest’anno la tradizione del Confeugo. L’edizione 2020 si è svolta questa mattina nel Cortile porticato di Palazzo Tursi, nel rispetto delle nome di distanziamento anti Covid.

Il momento particolare ha imposto una versione ridotta alla sua essenza, ma non per questo meno emozionante: protagonisti l’Abate del Popolo, impersonato dal presidente dell’associazione A Compagna, Franco Bampi, e il Doge, rappresentato dal Sindaco Marco Bucci.

Nel Cortile di Palazzo Tursi un piccolo braciere, a ricordare simbolicamente quello che tradizionalmente viene acceso in piazza De Ferrari, sullo sfondo i Gonfaloni di Comune, Città Metropolitana e Regione e a lato il Cintraco, figura di storico banditore che annuncia e sancisce lo svolgersi della cerimonia.

Puntuale l’arrivo dell’Abate, il presidente di A Compagna Franco Bampi che, annunciato dal Cintraco, ha fatto il suo ingresso a Tursi alle 10 e si è diretto – portando in mano il rituale ramo di alloro – verso il doge-sindaco che lo attendeva alla sommità delle scale. Ed è lì, in cima allo scalone d’ingresso del Palazzo di Città che, porgendo l’alloro al Sindaco, il rappresentante del popolo genovese ha rivolto al Doge il tradizionale saluto: “ben trovou, Messê ro Duxe” che Il Sindaco, accettando il dono, ha contraccambiato, con l’altrettanto rituale: “benvegnùo, Messê l’Abou”.

Il Confeugo ha ricordato quest’anno Amadeo Peter Giannini, tra i fondatori della Bank of America. È stato Maurizio Daccà a presentare la figura del banchiere di origine ligure, figlio di immigrati da Favale di Malvaro.

Dopo il dono, offerto al Sindaco da A Compagna, di un ritratto del banchiere, la cerimonia del Confeugo è entrata nel vivo con l’invito solenne rivolto dal Cintraco all’Abate a prendere la parola per leggere, secondo la tradizione, i “mugugni”, ovvero i commenti sugli avvenimenti dell’anno trascorso, e impegni e richieste per l’anno a venire. Traffico, semafori “intelligenti”, asfaltatura delle strade sono stati gli argomenti ai quali ha risposto il primo cittadino. E non è potuto mancare un richiamo al difficile momento sanitario che la città, come il resto del mondo, sta attraversando.

A portare i saluti in rappresentanza della Regione Liguria è stato l’assessore alla cultura Ilaria Cavo.

A chiusura della cerimonia, il Sindaco, aiutato dal presidente di A Compagna, dopo aver asperso l’alloro con qualche goccia di vino come vuole la tradizione, ha acceso il fuoco.

C. S.

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