LA RIVELAZIONE ALICE GIROLDINI PROTAGONISTA DI “LADY GREY”: «IL MIO VIAGGIO ALLA RICERCA DEL SENSO DELLA VITA NELLO SPETTACOLO DI WILL ENO»

Di il 25 Novembre 2022

La giovane attrice formatasi allo Stabile di Genova racconta al nostro giornale le sensazioni, le emozioni e le tappe di avvicinamento ad un testo recentemente premiato con i riconoscimenti di Miglior Spettacolo, Migliore Attrice e Premio della Stampa al Roma Fringe Festival 2022

GENOVA Un viaggio introspettivo alla ricerca della propria identità, un breve percorso emotivo all’inseguimento costante del senso della vita. Alice Giroldini, protagonista del pluripremiato  “Lady Gray” di Will Eno, ritenuto uno dei migliori drammaturghi statunitensi in attività, già finalista Pulitzer 2005 per la sezione teatro, racconta al nostro giornale le sensazioni, le emozioni e le tappe di avvicinamento ad uno spettacolo recentemente premiato come Miglior Spettacolo, Migliore Attrice e Premio della Stampa al Roma Fringe Festival 2022, che la sta consacrando come uno dei talenti più promettenti del panorama teatrale italiano. E tra aneddoti, sogni e progetti futuri emergono anche i ricordi riferiti alla sua formazione legata in modo indissolubile alla nostra città.

Che tipo di spettacolo è “Lady Grey”? Cosa deve attendersi lo spettatore?

Lo spettacolo comincia con una donna sola sul palco che sta aspettando il pubblico per iniziare quella che sembra essere una conferenza, ma ciò che avviene è il racconto di un episodio di una ragazzina a scuola: la maestra ha dato un nuovo compito alla classe ovvero portare in classe qualcosa di importante e rappresentativo di sé, un oggetto, un animale domestico, una foto, e parlarne. La bambina prende alla lettera il compito della maestra e non sa cosa portare. Gli oggetti che la bambina cerca hanno un forte valore simbolico che emerge chiaramente durante lo svolgimento della trama.

Il tema scelto fa porre molte domande al pubblico: come si diventa ciò che siamo? Quando e perché la nostra vita prende certe direzioni? Quanto siamo in grado di governare la nostra esistenza?
Ti chiedi quale sia la storia che riguarda te stesso, come raccontarla, e perché. Lady Grey gioca con il linguaggio, trasforma una storia in un’altra, e passando da uno scenario all’altro, ci porta in un tempo in cui è impossibile riconoscere cosa appartiene a lei e cosa a noi. La protagonista smuove la coscienza dello spettatore e gli fa porre molteplici domande sul perché dell’esistenza e sulla sua stessa funzione.

Hai lavorato con grandi maestri del teatro come Glauco Mauri, Roberto Sturno e Ennio Fantastichini. Ora ti ritrovi sul palco da sola. Quali sono le differenze per un’attrice?

Diverse perché è un modo di recitare totalmente differente. È un tipo di approccio diverso: in spettacoli come Lady Grey l’attore in scena non ha regole ma tende alla ricerca del classico. Sei tu da sola totalmente immersa nel personaggio che stai interpretando, Essermi formata al fianco di grandi attori come quelli che hai citato è stata una grande esperienza formativa che richiede un tipo di preparazione diversa più dal punto di vista emotivo che tecnico.

Tu ti sei formata al Tearo Stabile di Genova. Quale tipo di legame hai con la nostra città?

Fortissimo. È una città meravigliosa dove sono cresciuta non solo da punto di vista professionale ma anche personale. A Genova sto peraltro portando avanti un progetto con Elena Dragonetti, Sara Cianfriglia e Fiammetta Bellone che mi sta dando grandi soddisfazioni. E se un giorno potrò farlo mi piacerebbe tornarci a vivere.

Lady Grey va in scena da venerdì 25 novembre a domenica 4 dicembre alla Sala Mercato.

Martedì, mercoledì e venerdì lo spettacolo inizia alle ore 20.30. Giovedì e sabato alle 19.30. Domenica alle 16. Lunedì riposo. 

Info e biglietti su teatronazionalegenova.it

Su Tomaso Torre

Giornalista pubblicista dal 2003, è fondatore e direttore responsabile di GOA Magazine. Appassionato di arte, cultura e spettacoli ha collaborato per anni con diverse testate locali occupandosi di cronaca ed attualità, sport e tempo libero. “Ho sempre coltivato il sogno di realizzare un prodotto editoriale dinamico e fluido che potesse rispondere alle esigenze informative di un pubblico sempre più competente ed avanguardista”.

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