IROS, STORIE CHE RACCONTANO SORI

Di il 17 Maggio 2017

Si è svolta venerdì sera a Sori presso il Teatro Pubblico Ligure la prima nazionale di IROS, prima tappa del progetto “Atlante del Gran Kan” che proseguirà con Anen, il 26 e 27 maggio al Teatro Garibaldi di Enna

 

 di Carolina Beretta

 

SORI (GE) – «La particolarità di questo spettacolo è che non è considerabile uno spettacolo. E’ una mappa biografica che racconta la storia di piccoli centri dell’Italia, questo perchè la città è fatta di storie.

Quindi non vi è alcun attore, solo testimoni che percorrono la loro vita raccontando la propria storia legata alla città in cui vivono, creando così l’identità cittadina.»

 

Così il regista Sergio Maifredi, prima dell’inizio dello spettacolo, spiega l’intento del progetto “Atlante del Gran Kan” che si basa sul racconto. Racconto che diventa la chiave per spiegare delle storie che non sono fini a se stesse ma atte a creare la biografia della città. In questo caso la città è Sori, nella quale lo scrittore Gian Luca Favetto ha intervistato persone del luogo ed elaborato le loro storie di vita, traendo da esse un punto in comune tra di loro formando l’identità cittadina. Un lavoro costato cinque mesi in cui tutti i personaggi si sono trovati davanti a domande alle quali non potevano non rispondere, aprendosi così totalmente allo scrittore.

Un momento dello spettacolo

La scenografia rispecchia la semplicità del progetto presentando sette sedie dietro ad una singola seduta in primo piano. I trenta personaggi, ad uno ad uno, con una piccola ma profonda introduzione di Favetto che spiega i collegamenti tra un racconto e l’altro, vengono chiamati a sedersi e a leggere la propria storia da un semplice foglio di carta. Storie di vita che includono tutte le categorie generazionali della città di Sori collegate tra loro da concetti molto forti quali le radici, il mare e il viaggio. IROS, anagramma di Sori, si è rivelato uno spettacolo a tratti comico e a tratti molto toccante poiché ascoltando le storie di ognuno dei personaggi, tutti gli spettatori hanno trovato sicuramente un dettaglio che risuonasse nel loro profondo. Forse, le tante storie hanno creato un po’ di dispersione nell’attenzione ma nonostante ciò venerdì sera, il teatro era gremito e il pubblico a fine spettacolo entusiasta della genialità del progetto.

 

Le storie dei personaggi:

 

Augusto: Spiega che per abitare a Iros significa camminare per arrivarci

 

Lidia: Racconta di essere sempre stata una bambina obbidiente, talvolta non sempre compresa perciò e sarebbe piaciuto curare gli esclusi. Si sente di appartenere ad una società in cammino e vuole essere parte di un gruppo poiché “l’unione fa la forza” e crea una collettività.

 

Maria: La sua storia è legata al mare e all’attaccamento alla terra come se essa fosse una persona. Lavorava a Genova per un agenzia marittima che faceva i biglietti per la Sardegna, dove conosce suo marito. Lei cerca sempre il mare che è la porta per la libertà, nonostante non sappia nuotare.

 

Don Germano sul palco del Teatro di Sori

Anna Maria (Nina): Una storia legata al mare e alla montagna. Parte dalla guerra dalla quale per scappare avevano riempito le federe di vestiti per arrivare al mare. E’ diventata maestra e ama il suo lavoro poiché torna anche lei un po’ bambina.

 

Juanita: La sua storia parte dall’Honduras dove si sposa e ha delle figlie. Il padre delle bambine la lascia e durante uno dei suoi viaggi di lavoro conosce il suo attuale marito che abita a Sori. Si innamorano e lei si trasferisce. Sostiene che Sori sia il paradiso.

 

Roberta: La sua storia è legata all’essere figlia e allo staccarsi dalla famiglia per essere indipendente. Racconta di sua nonna Rosa che è stata la figura che l’ha formata. Sua nonna a Sori non usciva mai mentre quando andava in America per andare a trovare il fratello si sentiva davvero a casa. Roberta sostiene che sia giusto staccare da Sori alle volte ma che le radici sono importanti.

 

Rudi: Nato a Fiume nel 1929. Parte nel febbraio del ’47 schedato come nemico del popolo e dopo anni di peripezie arriva a Genova, città che amava poiché gli ricordava Fiume. Dopo 37 anni nella Superba si trasferisce a Sori. Nonostante i tanti anni lontani dalla città d’origine, pensa sempre a Fiume, città a cui ormai non appartiene più in quanto ora si chiama Rijeka. A Genova deve tanto ma non sente di appartenerle e la stessa cosa vale per Sori. Sostiene di appartenere solo alle sue storie.

 

Giorgia: Sempre stata legata alle sue radici, non ha mai voluto spostarsi. Ha la consapevolezza che nonostante si spostasse a migliaia di chilometri da Sori, non troverebbe mai quello che lei ha nella sua città. Lavora al teatro come proiezionista.

 

Don Germano: Ha viaggiato molto nella vita per lavoro. Dopo anni, i viaggi non lo entusiasmavano più. Si licenzia ed entra in seminario diventando prete nel 2004. Sostiene che non si fa il prete ma si è, esattamente come essere uomini: non bisogna farlo, bisogna esserlo.

 

Mattia: Ha ventiquattro anni e fa il meccanico. Nella vita aveva il sogno di volare. Ha provato ad entrare alla scuola di volo di Firenze senza riuscirci. Sostiene che nella vita sia importante il senso critico, la capacità di mettere in discussione i propri pregiudizi poiché i dogmi li costruisci da te. Ha tante passioni come l’agricultura e la montagna.

 

Paolo: Ai bagni Savoia conosce Cristina, la sua attuale moglie. Per anni la perde di vista fino a che un giorno, al concerto di De Andrè, la rincontra e ricominciano a frequentarsi condividendo la passione per la semplicità. Doveva partire per due mesi ma rinunciò per non perdere il sentimento che stava provando. Non si è mai pentito della sua scelta.

 

Giacomo: Gli è sempre piaciuto viaggiare per poi tornare a Sori. E’ affezionato alla sua casa e al suo orto dove coltiva. Cosa lo fa sentire a casa è guardare il mare fuori dalla finestra della sua sala. Ama il mare e ama andare per mare ma il suo porto rimane il suo orto e la sua casa.

 

Massimo: Il padre manca molto presto. Nella vita è stato contadino e falegname scoprendo una passione per il bosco. Ama le piante ed è maestro d’ascia. Sostiene che siamo tutti marinai di terra.

 

Orina: sorella di Massimo. Ha imparato a fare da mangiare da sua mamma. Nelle feste dell’unità ha imparato a cucinare per grandi numeri insieme alle colleghe Iolanda ed Emma. La cucina è stare insieme.

 

Silvia e Sofia: Le due ragazze raccontano la storia del nonno Bacci che lavora in pastificio. Quando aumenta la richiesta per la pasta fresca decide di inventare la macchina per fare le trofie, l’unica al mondo.

 

Dada: La bambina spiega che ha tante passioni. Momentaneamente fa pattinaggio ma afferma di voler cambiare con l’atletica. In futuro vorrebbe diventare una grande Youtuber ma il papà non vuole.

 

Paola: La sua storia è legata al viaggio. Nata a Lima, a dieci anni si trasferisce a Genova e successivamente a Sori.  Alle volte sente il bisogno di tornare a vedere la sua città natale ma trova libertà in biblioteca che attraverso i suoi libri la fanno viaggiare con la mente.

 

Carla: Nata in Angola. Scappa con la sua famiglia inizialmente in Zaire. Nella sua vita ha cambiato nove città. In Portogallo trovava libertà nella Praia, parola portoghese che significa sia spiaggia che mare. Successivamente per amore si trasferisce a Sori dove ha trovato la sua prima vera spiaggia.

 

Mauro: Nella sua vita è stato macchinista e poi vigile urbano. La sua passione è la montagna. Durante le escursioni, per arrivare in cima al monte devi viaggiare ma sostiene che il viaggio non finisce li poiché devi tornare. La vita è così: un eterno viaggio per tornare a casa.

 

Sabrina: Ora lavora in un negozio ma nella sua vita ha viaggiato più volte in autostop dove trovava la sua libertà.

 

Gianluca: Ha lavorato in porto per il carico e scarico container. Un lavoro duro che costava la vita a molte persone. Ricorda la morte di un suo amico.

 

Silvia: La sua passione per le api l’ha portata a diventare apicoltrice. Racconta la vita delle api regine e delle operaie. Sostiene che l’alveare non ha capo, poiché conta solo la comunità.

 

Giovanni: E’ un ingegniere edile. Ha sempre avuto la passione per la musica, il teatro ed il cinema senza mai coltivarla. Vede ora i suoi figli avere le sue stesse passioni di quando era ragazzo ed è felice poiché loro possono intraprendere il percorso che lui non ha fatto.

 

Fabio: Nato il 29 febbraio e registrato l’1 marzo. Laureato in lettere, è sempre stato appassionato del mare. Tra i fondali trova la sua libertà.

 

Patrizia: Viene chiamata con tanti nomi diversi. Nella sua vita ha sofferto di attacchi di panico, campanelli di allarme per un qualcosa che non sta andando bene nella propria vita. Per liberarsi e trovare sfogo si è buttata nei libri in cui ha trovato pace.

 

Paolo: Legge una poesia che parla della città di Sori.

 

Sergio: nonché il regista Sergio Maifredi elenca numericamente parlando tutto quello che c’è a sori, dalle case alle scuole, dalle finestre ai ponti.

 

Lucia: Ha sempre vissuto a Sori senza mai spostarsi. La sua passione è il teatro che lei vede come un viaggio che porta al desiderio di condividere qualcosa.

 

 

 

La seconda tappa si terrà al Teatro Garibaldi di Enna con “Anen – Autobiografie di una città”. L’Atlante continuerà a dare spazio alle storie di uomini volte a creare l’identità cittadina di altri centri italiani.

 

 

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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