IL TEATRO DELLA TOSSE SCATENA PROMETEO

Di il 13 Ottobre 2015

La stagione della compagnia di Piazza de Negri parte con uno spettacolo rivoluzionario, da domani in scena Prometeoedio.
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di Elisa Romeo

Una montagna di ferro e materiali moderni si fondono con la tragedia classica nel lanciare un messaggio universale. E’ questo il tema centrale di Prometeoedio, il nuovo spettacolo che debutta domani in Prima nazionale al Teatro della Tosse, con la regia di Emanuele Conte. Si tratta dell’ultimo capitolo della trilogia del potere iniziata nel 2013 con Antigone di Anouilh e proseguita lo scorso anno con il Caligola di Camus. Uno spettacolo che si preannuncia essere una rivoluzione, in tutti i sensi.

“Al centro di questo lavoro c’è l’uomo – spiega il regista Emanuele Conte – un essere umano che viene amato per quello che è, con le sue fragilità, debolezze e difetti”. Il gesto con cui prometeo dona il fuoco all’umanità e però un atto di estrema rivolta contro il potere degli Dei, un atto di giustizia compiuto per soddisfare il bisogno di conoscenza dell’uomo, a prescindere dalle sofferenze che deriveranno da tale scelta.
Prometeoedio è tratto dalla tragedia di Eschilo, della quale nulla è stato cambiato, se non i dialoghi. In questa riscrittura ci si sofferma sul tema della ribellione a un Dio tiranno e impermeabile alle richieste dei propri figli, sul tema dell’amore per l’umanità e le sue imperfezioni e sul rapporto padre figlio, argomento che apre a sua volta una serie di implicazioni psicanalitiche da cui il testo è attraversato.
Forte l’immagine scelta dal regista, che vede un Prometeo incatenato alla scena per tutta la durata dello spettacolo (un’ora e dieci minuti). La montagna di ferro che sovrasta il palcoscenico rappresenta la condanna dell’eroe, ma anche la sua scelta di farsi uomo , nella convinzione che la precarietà dei viventi sia preferibile al terrore che vivono gli Dei per la paura di perdere la propria immortalità.
“Quando ho accettato questo ruolo non mi rendevo conto delle difficoltà che avrei incontrato – racconta il Gianmaria Martini, che vestirà i panni di Prometeo – recito da soli cinque anni e ho scommesso su di un personaggio complicato: questo eroe è un rivoluzionario, è alla ricerca del proprio ideale nonostante i rischi che corre. Per capirlo veramente ho studiato a fondo altri eroi contemporanei, come Che Guevara, così ho capito cosa volesse dire rivoltarsi e non smettere mai di farlo”. Cosa ha colpito il giovane attore che, arrampicato sullo sgabello del foyer del Teatro della Tosse, racconta il proprio personaggio? “Impossibile non pensare alla potenza e alla centralità di un uomo, che se pur imprigionato tra nascita e morte riempie la vita di emozioni”.
Uno spettacolo che è rivoluzionario, così come il Teatro che lo ospita. Sempre aperto al nuovo La Tosse ha infatti accettato, in questa occasione, una collaborazione con un acting coach, pratica diffusa negli Stati Uniti. “L’attore va formato continuamente dal punto di vista tecnico – spiega Gianmaria Martini – il calciatore impara i fondamentali ed è pronto a scendere in campo, in teatro il lavoro deve essere continuo; spesso non bastano seminari e workshop”.

Lo spettacolo sarà in scena dal 14 al 31 ottobre alle ore 20.30, domenica 18 e 25 ottobre alle ore 18.30, lunedì riposo.
Info e prenotazioni: 010 247 0793
Costo biglietti: 14 euro
La sera della prima giovani fino a 28 anni: 10 euro

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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