IL “SUQ FESTIVAL” SPEGNE 25 CANDELINE E TORNA AL PORTO ANTICO DAL 16 AL 25 GIUGNO

Di il 8 Giugno 2023

In arrivo un programma ricco di novità ospitato nell’immancabile scenografia originale e nel bazar di nuovo al completo. L’anteprima teatrale prevista il 15 giugno

GENOVAIl SUQ Festival compie 25 anni e li festeggia dal 16 al 25 giugno al Porto Antico di Genova con un programma ricco di novità ospitato nell’immancabile scenografia originale e nel bazar di nuovo al completo. L’anteprima teatrale del 15 giugno sarà a bazar chiuso, ma il giorno dopo le porte si apriranno sui colori, i profumi di spezie, i sapori, le culture del mondo che si incrociano a tavola, nella musica, negli incontri, nel teatro, nei laboratori e in tutte le attività che quest’anno troveranno spazio non solo al Porto Antico, ma anche all’Isola delle Chiatte e al Tiqu. Da un quarto di secolo il SUQ Festival dà vita ad una esperienza unica. Crea un’atmosfera accogliente e magica che ci ricorda come sia possibile conoscersi e dialogare anche parlando lingue diverse. Divertirsi, imparare e riflettere, tutti insieme. È un luogo simbolico, fortemente mediterraneo, ma è anche un esperimento artistico e sociale unico nel suo genere, un modo di ripensare il teatro e le sue funzioni.
Ideato da Valentina Arcuri e Carla Peirolero, che ne è anche direttrice artistica, vede all’opera uno staff di 40 persone per curarne tutte le fasi della produzione, con la direzione organizzativa di Emanuela Scagno.

«Da venticinque anni il Suq Festival Teatro del Dialogo rappresenta una manifestazione diventata ormai identitaria della nostra città e alla quale il Comune di Genova è da sempre legata – dichiara l’assessore alle Pari opportunità e al Marketing territoriale Francesca Corso -. Lo scambio culturale, l’animazione, il bazar, le occasioni di incontro e di confronto sono solo alcune delle caratteristiche di questa rassegna in continua evoluzione e colma di suggestioni che si intrecciano nel tempo della vita e della storia in modo stimolante e coinvolgente per persone di tutte le età».

«25 anni sono un traguardo importantissimo – sottolinea il presidente di Porto Antico di Genova Mauro Ferrando – Nato da un’idea tanto semplice quanto geniale e all’avanguardia, mettere a confronto culture e tradizioni del mondo nella città mediterranea storicamente tra le più significative per gli scambi e le contaminazioni, il Suq ha visto in questi anni una crescita costante contribuendo in maniera determinante ai processi di integrazione. Siamo orgogliosi di questa fruttuosa collaborazione che ha portato, in un quarto di secolo, a una perfetta identificazione tra il luogo e l’evento».

«Il SUQ -– afferma Carla Peirolero, direttrice del Suq Festival e Teatro  – è nato come esperimento artistico e sociale in ribellione a un certo tipo di cultura elitaria; in tal senso è anche un modo di ripensare il teatro e le sue funzioni, prima di tutto quella di rappresentare la realtà, o perlomeno di tenerne conto.E l’interculturalità è un elemento fondante dei nostri tempi ».

Il traguardo dei 25 anni sarà celebrato da un libro che racconta il cammino del Festival e delle attività del Suq attraverso tante e prestigiose firme, ciascuna delle quali ha scelto una parola da cui partire. “Le voci del Suq”, dedicato a Roberta Alloisio e don Andrea Gallo, esce a giugno per l’editore Altreconomia ed è curato da Giulia Alonzo e Oliviero Ponte di Pino con Alberto Lasso e Carla Peirolero. Al SUQ sarà presentato il 18, per ripercorrere un’avventura iniziata nel 1999 come un esperimento innovativo e audace e che poi si è consolidata sino ad essere un riferimento d’eccellenza per i temi interculturali in Italia e in Europa.

Al centro del Festival la rassegna Teatro del Dialogo con 8 spettacoli, di cui due prime nazionali e un’anteprima nazionale. Sono dedicati al dialogo tra culture, testimoniano un forte impegno civile, intrecciano prosa, musica, disegni animati. Come già annunciato, il cartellone teatrale si aprirà il 15 giugno, un giorno prima dell’apertura ufficiale del festival, con lo spettacolo di Andrea Pennacchi “Welcome to Pojanistan”, una descrizione ironica e sprezzante del razzismo che circola come un virus in Italia. In programma due prime nazionali: “I racconti di Penda” con Bintou Ouattara (il 18), un omaggio alla tradizione orale dei Peul, un popolo nomade che vaga dalla Mauritania al Camerun, e “La señora” (19 e 20), nuova produzione della Compagnia del Suq che lascia ampio spazio alla musica tradizionale sefardita per delineare una figura di donna, Grazia Nasi, conosciuta come l’ebrea errante, nata nel 1510 in Portogallo che ha lottato in difesa degli ebrei e dei marrani perseguitati. Anteprima nazionale per “Antigone. Tragedia con canzoni” del Teatro dei Borgia (il 22), che prende spunto dalla tragedia di Sofocle per parlare di pandemia, lutti e impossibilità di celebrare i funerali. Da non perdere: “La luce intorno” del Teatro dell’Argine (il 21) che parla di migrazione, famiglia ma anche del rapporto dell’attrice Micaela Casalboni con il suo lavoro; “Libia. Il racconto di un paese oltre la notizia” (il 24) di Francesca Mannocchi con i disegni di Gianluca Costantini e la regia di Davide Sacco, “SID – Fin qui tutto bene” (il 25) con Alberto Boubakar Malanchino, storia di un italiano di origine algerina, bello, intelligente, raffinato lettore, che uccide le sue vittime soffocandole con un sacchetto di plastica dei marchi alla moda, spettacolo frutto di un’indagine in un quartiere periferico di Torino. Infine “LiberaTutti” (il 23) con i giovanissimi artisti di ScenaMadre sostenuti dal progetto Start&Go, che ci raccontano come la competizione nello sport possa diventare dannosa e comica.
Gli spettacoli teatrali sono gli unici eventi a pagamento del Festival e quest’anno, nel decennale della morte di Don Gallo, sono legati a una speciale iniziativa solidale: chi acquista un biglietto degli spettacoli del 25° Suq Festival riceverà un coupon che vale una donazione di Coop Liguria a favore del progetto Solidal Market di Comunità San Benedetto al Porto.

Al SUQ Festival non manca mai la musica, che quest’anno spazia dalla dance, al gipsy, ai canti del Maghreb, all’elettronica, alla canzone d’autore. Si comincia con la Fanfara Station (il 17) composta da Marzouk Mejri, Charles Ferris, Ghiaccioli e Branzini, un trio di musicisti che suonano tantissimi strumenti: le percussioni scascika, tar, bendir, darbuka e tabla che si intrecciano con la tromba, il trombone, il clarinetto e i tre fiati tunisini. Sullo stesso palco, nella Giornata Europea della Musica (il 21) il Suq ricorda Ezio Bosso, compositore, pianista e direttore d’orchestra tra i più famosi a livello internazionale. Sul palco l’orchestra giovanile Trillargento che eseguirà brani del maestro e la sorella Ivana Bosso per un ricordo dell’artista. Musica con i Gipsy Balkan (il 22) presentati dal progetto europeo Hero per l’inclusione sociale di Rom e Sinti. Previsto, in chiusura, il concerto Altre città invisibili con Federico Sirianni (il 25) che porta al Festival il suo ultimo lavoro dedicato a Italo Calvino, nel centenario della nascita.

Saranno presenti i grandi temi dell’attualità, dai diritti alla crisi internazionale, dai fenomeni migratori all’emergenza climatica, interpretati con sguardo interculturale, attento e originale. Cinzia Leone (il 17) con il nuovo libro “Vieni tu giorno nella notte” (Mondadori) racconta con coraggio il dolore atroce della perdita di un figlio e il bisogno di utopie. Fabrizio Gatti (il 23) con il nuovo libro “Nato sul confine” (Rizzoli) attraversa di nuovo il mare, dalla Libia al largo di Lampedusa, per raccontarci il viaggio di una famiglia siriana, e di tante altre famiglie dal destino simile, verso la salvezza. Farian Sabahi (il 25) con “Noi donne di Teheran” (Jouvence) descrive cosa vuol dire essere bambine, ragazze, donne in un paese complesso e affascinante, pieno di potenzialità̀ e contraddizioni com’è l’Iran. Il tutto nello spirito del Suq, aperto e a tutte le età, giocoso, stimolante e che fa riflettere.

La Giornata Internazionale del Rifugiato, il 20 giugno, è dedicata a Don Andrea Gallo, grande amico del SUQ scomparso dieci anni fa, il 22 maggio 2013. Sarà presentato il graphic novel Allargo le braccia e i muri cadono” di Claudio Calia (Feltrinelli Comics) insieme a Walter Massa, Ivano Bosco e con la partecipazione della cantautrice Giua. Fra le iniziative della giornata lo Speed-Date della conoscenza per favorire il confronto tra giovani di diverse comunità religiose di Genova con la cittadinanza tutto, con l’obiettivo di stimolare il dialogo in un momento storico complesso in cui la guerra è alle porte dell’Europa.

Un ricordo, il 21 giugno, sarà dedicato a Paolo Odone, recentemente scomparso. Una figura eminente della città, già presidente della Camera di Commercio di Genova e grande amico del SUQ Festival. Un incontro conviviale con degustazioni di pasticceria e di cocktail analcolici in collaborazione con Ascom e Genova Gourmet Bartender. Partecipano Alessandro Cavo Confcommercio Genova e Marina Porotto Terziario Donna.

Ampio spazio sarà dedicato al tema dell’ambiente con gli appuntamenti di #ecosuq2023 con attività educative, incontri, associazioni che anno dopo anno hanno reso il Festival un luogo di ricerca e di sviluppo delle buone pratiche per la sostenibilità ambientale. Il programma pensato in collaborazione con Cittadini Sostenibili vede tra gli ospiti, l’eco-narratrice Elisa Nicoli (il 19) per esplorare il tema dell’eco-minimalismo e capire quanto le nostre scelte quotidiane facciano la differenza; di spicco la guerrilla cleaning (il 17) per liberare il centro storico dai mozziconi di sigaretta, in collaborazione con il Patto di Sussidiarietà del Centro Storico; l’anno scorso in due ore ne sono stati raccolti 25.000. Una novità è CarLOTTA’S Race (il 23) prima bici cargo libera a Genova, percorrerà le strade cittadine in una “gara” bici-macchina con destinazione finale il SUQ in Piazza delle Feste, a cura di Goethe-Institut Genua. Molte attività e incontri avranno come focus gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.


Immancabile Chef Kumalé con i suoi showcooking che insieme alle 11 cucine diverse da assaggiare presenti al 25° SUQ Festival – indiana, araba, sud est asiatica, messicana, nordeuropea, senegalese, persiana, tunisina, siriano – libanese, peruviana, vegana – permette un viaggio esclusivo e ghiotto nelle tradizioni gastronomiche del mondo. Il primo showcooking all’inaugurazione sarà dedicato alle tradizioni dei cibi africani in collegamento alla Settimana Italia Africa del Consorzio SpeRa. Novità di quest’anno, la collaborazione con To Good to Go per la lotta contro lo spreco alimentare.

Come sempre le bambine e i bambini, durante tutto il SUQ Festival, troveranno molte attività dedicate a loro: laboratori, giochi, danze per imparare e divertirsi, in apertura alle ore 16.

Patrocinato da UNESCO Commissione Nazionale Italiana e dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il 25° Suq Festival vede come principali Partner istituzionali il Ministero della Cultura, la Regione Liguria e il Comune di Genova. Maggior sostenitore è la Fondazione Compagnia di San Paolo. Importanti partner sono Porto Antico di Genova Spa e Camera di Commercio di Genova. Tra gli sponsor e gli eco partner gli storici Novamont Spa, Coop Liguria, Amiu, Emac, CGIL-SPI. Partner culturali sono Goethe-Institut Genua, Ateatro.it, TIQU Teatro Internazionale di quartiere, Consorzio SPeRA, Genova Capitale Italiana del Libro. Tra le collaborazioni Teatro Nazionale di Genova, Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse, Patto Centro Storico di Genova. Il Suq ringrazia Franca Speranza e Andrea Cosulich.
Media Partner RAI Radio 3 RAI Cultura oltre a RAI Liguria.
Socialmedia partner TrovaFestival, Fattiditeatro.

Tutte le iniziative sono a ingresso gratuito esclusi gli spettacoli teatrali, che sono comunque a prezzi accessibili, invariati da 10 anni: €10 (intero) e €7 (ridotto per possessori SUQ CARD e Soci Coop). Per gli spettacoli del mattino alle 10.30) €4. Info festival@suqgenova.it,

C. S.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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