Il museo Via del Campo 29 rosso festeggia il “compleanno” della chitarra di Fabrizio De André con un concerto

Di il 8 Gennaio 2021

GENOVA – Il 6 gennaio 2001 si chiudeva in via del Campo l’asta che riportava a Genova la “Esteve” (foto in copertina), la mitica chitarra appartenuta a Fabrizio De André.

A vent’anni di distanza, nella serata di lunedì 11 gennaio, il museo “Via del Campo 29 Rosso” ha organizzato un concerto in live streaming sulla sua pagina Facebook a partire dalle ore 20. A omaggiare il prezioso strumento saranno i London Valour – Tribute Band a Fabrizio De André. Il gruppo genovese eseguirà 14 brani del cantautore, uno dei quali utilizzando la “Esteve”.

Nata in Spagna nella piccola fabbrica artigiana di chitarre ad Alboraya, pochi chilometri da Valencia, “Esteve” accompagnò Faber nel suo ultimo tour del 1997/1998 nei più prestigiosi teatri italiani. Dal febbraio 2012 essa è custodita nel cuore della città vecchia in viadelcampo29rosso, lo spazio museo del Comune di Genova gestito dalla Cooperativa Solidarietà e Lavoro.

La famiglia del cantautore donò lo strumento a Gino Strada, fondatore di Emergency. Il ricavato della vendita venne destinato alla costruzione di un ospedale a Goderich (Sierra Leone). Una delle corsie della struttura porta il nome di “Via del Campo”. Anche in questa occasione, la “Esteve” promuoverà un’iniziativa a scopo benefico. Il concerto prevede una raccolta fondi a sostegno dell’Associazione Gigi Ghirotti Onlus – Genova.

Per coloro che volessero fare una donazione all’Associazione, di seguito le coordinate:

ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI ONLUS – GENOVA
IBAN IT 70 A 06030 01488 0000 64073169
Causale “Concerto London Valour – autorizzazione. n. 1 del 04.01.21”

Ulteriori informazioni sull’inizativa sono disponibili all’indirizzo e-mail info@viadelcampo29rosso.com o al numero di cellulare 320 8809621.

C.S.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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