“IL MIO NOME È CAINO”: NINNI BRUSCHETTA INTERPRETA IL RUOLO DI UN KILLER MAFIOSO. AL DUSE DAL 19 AL 21 APRILE

Di il 17 Aprile 2024

L’attore siciliano, noto al grande pubblico per la partecipazione a innumerevoli film e serie tv, da I cento passi di Marco Tullio Giordana alla serie cult Boris, si cala nella mente di uno spietato assassino accompagnato sul palco dalla pianista Cettina Donato

GENOVA – Chi è Caino? È il male, la bestia feroce, la tenebra del destino? O solo uno di noi a cui è toccato in sorte il mestiere dell’assassino?

Ninni Bruschetta, attore siciliano noto al grande pubblico per la partecipazione a innumerevoli film e serie tv, da I cento passi di Marco Tullio Giordana alla serie cult Boris, si cala nella mente di un killer mafioso ne Il mio nome è Caino, in scena al Teatro Eleonora Duse dal 19 al 21 aprile.

Diretto da Laura Giacobbe e prodotto da Bam Teatro, lo spettacolo è tratto dal libro omonimo di Claudio Fava, giornalista e scrittore da sempre impegnato sui temi legati alla lotta alla criminalità organizzata, figlio del giornalista Pippo Fava, assassinato dalla mafia nel 1984.

Il mio nome è Caino ci immerge nel flusso di coscienza di un uomo chiamato dal destino a essere un mafioso. Un sicario che fa parte di Cosa nostra per tradizione familiare, un uomo senza scrupoli, che conquista il soprannome di Caino perché come primo incarico assassina il suo migliore amico, e che continua a uccidere anche quando conquista una posizione di potere. Ciò che emerge dal racconto della sua vita non indulge in giustificazioni o pentimenti, ma mette in luce la tragica banalità del male.

Vestito come un crooner o uno showman da night club, Ninni Bruschetta insieme alla storia del singolo rievoca le mutazioni della mafia, dai tempi dei latifondisti sino ai giorni nostri.

Le parole si intrecciano alla musica, eseguita al pianoforte dalla compositrice e direttrice d’orchestra Cettina Donato, che ha più volte collaborato con Bruschetta. Le sue note incalzano Caino, spingendolo a continuare il suo racconto, in un emozionante monologo interiore che ci svela non solo l’aspetto violento e folle ma anche, laddove possibile, una specie di normalità.

Inizio spettacoli venerdì ore 20.30, sabato ore 19.30, domenica ore 16.

Biglietti da 14 a 30 euro. 16. Info teatronazionalegenova.it

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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