“IL GIOCO DELL’UNIVERSO” IN SCENA IL 4 DICEMBRE SUL PALCO DEL TEATRO MODENA, TESTIMONIAL LICIA COLÒ

Di il 1 Dicembre 2025

In occasione del XXI Festival dell’Eccellenza al Femminile viene presentato lo spettacolo che celebra la figura di Fosco Maraini. Tratto dal libro della figlia Dacia, riporta alla luce il legame intenso tra padre e figlia, le memorie e i viaggi attraverso culture lontane.

GENOVA – Giovedì 4 dicembre alle 19:30 sbarca al Teatro Modena “Il gioco dell’universo”, opera che ripercorre la storia di Fosco Maraini attraverso lo sguardo della figlia Dacia. La giornalista Licia Colò aprirà e chiuderà la rappresentazione come testimonial del progetto “Fosco Maraini un gigante del ’900”, che unisce teatro, territorio e memoria. Sul palco Manuela Kustermann e Maximilian Nisi, diretti da Consuelo Barilari, per un racconto che mette al centro la vita, le passioni e l’eredità culturale di uno degli intellettuali più affascinanti del secolo scorso.

Licia Colò apre e chiude la rappresentazione, come testimonial dello spettacolo e del più ampio progetto “Fosco Maraini un gigante del ‘900”, nato per la valorizzazione territoriale e culturale della Regione Toscana. Nel suo insieme il progetto prevede la creazione del parco culturale sulle Alpi Apuane dedicato a Fosco Maraini, la trasformazione in museo della sua ultima casa in Garfagnana, le montagne che tanto amava dove ha voluto essere seppellito, la realizzazione di un docufilm con Licia Colò protagonista e dello spettacolo teatrale “Il gioco dell’universo”. In perfetto accordo con le parole di Fosco, Licia Colò è idealmente la depositaria dei valori più alti della Terra, tema centrale della XXI edizione del Festival, declinato nella sua narrazione come amore per la natura meravigliosa, per il paesaggio, la montagna, il viaggio, la scoperta di mondi lontani.

Licia Colò, testimonial dello spettacolo e del progetto “Fosco Maraini un gigante del ‘900”

“Il gioco dell’universo” che ha avuto, sempre con Licia Colò, l’anteprima in estate in Garfagnana e il 15 febbraio 2026 andrà in scena alla presenza di Dacia Maraini al Teatro Goldoni di Firenze, prima data di un tour in Toscana, è un biopic tratto dal libro scritto a quattro mani da Dacia Maraini con il padre, rileggendo i taccuini e gli appunti dalla grafia minuscola, per descrivere la figura poliedrica di questo “gigante del 900”. Con l’ausilio delle immagini scelte, grazie a una ricerca fotografica accurata, fra gli oltre 500.000 scatti fotografici di Fosco Maraini, la pièce firmata da Maria Dolores Pesce esplora la figura del padre attraverso il rapporto con la figlia, tra ricordi e particolari della loro vita famigliare. Sullo sfondo drammatico dei conflitti del ‘900 emergono i fatti a volte dolorosi dell’infanzia di Dacia, come la vita nei campi di concentramento giapponesi e il drammatico momento in cui Fosco si tagliò un dito e lo gettò ai carcerieri, un atto di coraggio che li colpì e si rivelò determinante per salvare Dacia, la moglie Topazia e le altre figlie. Ai ricordi dolorosi si intrecciano gli amori di un uomo inquieto, affascinante e molto amato dalle donne, si intrecciano le sue passioni per gli studi di etnologia, iamatologia, fotografia, escursionismo sulle vette più alte del mondo.

“Il gioco dell’universo” è la declinazione di un legame straordinario tra padre e figlia. In ogni parola vive la bellezza terrena e il tormento dei sentimenti, dove l’altro è intimamente conosciuto, eppure sempre misterioso, femminile e maschile vicini e lontani, come sanno essere le persone e le cose che più nel profondo segnano l’esistenza. Nella restituzione scenica di questo dialogo meraviglioso saranno la terra, le montagne, le 34 case sparse nel mondo, le storie, i paesi, l’umanità, la letteratura, la poesia a declinare, la figura di un padre e un uomo che appartiene all’universo. Lo sguardo inafferrabile di Fosco, curioso e sempre impaziente di vita, di nuove conoscenze ed esperienze, si ferma su geografie favolose – l’Oriente affascinante e ostile delle alte vette innevate e l’amato Giappone – su popoli remoti – come gli Ainu cacciatori d’orsi nell’isola di Hokkaido – e su lingue inconsuete e non, le cui parole scivolando dall’una all’altra si contaminano divenendo fasci di suoni, “polline di sogni”. Fosco Maraini indaga tanto l’umano quanto il divino il naturale con sensibilità e rigore, li esplora, li fotografa e soprattutto li racconta, per provare a racchiudere ogni cosa in un sistema comprensibile e spiegabile. Intenso, emozionante e sincero.

Lo spettacolo nasce nell’ambito dell’indagine teatrale e artistica sulla Memoria al Femminile che il Festival dell’Eccellenza al Femminile opera nella Cultura italiana e internazionale da 20 anni, attraverso spettacoli, eventi restituzioni sceniche, residenze. Il Festival per il nuovo triennio presenta il progetto Trilogia delle Origini seguendo nello sviluppo programmatico della triennalità, il fil rouge del significato della parola declinare, cioè etimologicamente volgere verso il basso, verso gli elementi femminili fondamentali dell’esistenza Terra, Acqua e Aria.

Info e prenotazioni

Biglietti: 18 euro intero; 14 euro ridotto over 65; 12 euro ridotto under 30 e associazioni femminili accreditate. Biglietteria al Teatro Ivo Chiesa, al Teatro Duse e al Teatro Modena. Biglietteria telefonica 010 5342400. Biglietteria on line biglietti.teatronazionalegenova.it. Aggiornamenti su www.eccellenzalfemminile.it

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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