- Torna il “Nuovo Cinema Maddalena”: otto serate di cinema all’aperto nel cuore del centro storico
- Cinema all’aperto a Sturla: al via il 18 giugno con “Follemente”
- A Genova Pra’ l’estate prende il via con la “Color Run con Schiuma Party”
- “Open!”: gli studi di architettura di Genova si aprono al pubblico
- Cambio di programma per l’Oktoberfest di Genova: ecco le nuove date
- “InControCorrente”: al via la nuova edizione del Festival Teatrale dell’Acquedotto
- Gaia porta il suo “vento” in Liguria: live gratuito a Santa Margherita il 6 agosto
Il “Falstaff” del Carlo Felice, una burla onirica senza età e senza tempo

GENOVA – “Tutto nel mondo è burla”, questa è l’essenza del “Falstaff”, l’ultima opera di Giuseppe Verdi andata in scena al Teatro dell’Opera Carlo Felice venerdì 7 marzo. L’autore decide di lasciarsi alle spalle i melodrammi del proprio repertorio per cimentarsi in una commedia innovativa e dal tema di fondo decisamente attuale, che in questo allestimento è reso particolarmente evidente da scene e costumi (rispettivamente di Paolo Fantin e Carla Teti).
Lo spettacolo si svolge per tutta la sua durata in un’unico spazio “bidimensionale”, sospeso tra due epoche, tra la nostra e quella del libretto originale. Ambientata in quella che sembrerebbe essere la stanza ricreativa di una casa di riposo moderna, tra sofà e tavolini un grande divano arabescato fa da fulcro alla narrazione, diventando la tana del protagonista Falstaff, che altro non sembra che un abitante dell’ospizio servito e riverito da infermiere. Ma ecco che appaiono gli altri protagonisti della commedia, che in panni decisamente più antiquati si aggirano intorno al Cavaliere come degli spettri, a tratti rubandogli la scena, a tratti facendone solo da contorno. Tra lanci di ciabatte, motivetti al pianoforte e sedie a rotelle, l’opera accompagna il pubblico in un viaggio di epoche, in un’atmosfera tanto spettrale e riecheggiante nella sua messa in scena quanto vivida e nitida nello scambio delle battute.
Prende così forma una sorta di sogno che ruota intorno ad un Falstaff costantemente addormentato, restio al lasciare il proprio sofà se non per una buona ragione, pentendosene immediatamente quando ogni sua azione gli si ritorce contro. Nel ruolo del Cavaliere vediamo uno spassosissimo Ambrogio Maestri, che ormai da decenni veste la grossa panciera di scena come una seconda maglia, tanto da rapire completamente il pubblico. D’altronde è proprio il protagonista a stare tra la soglia dell’ospizio e quella del salotto di Alice, arrivando persino ad indossare i calzoni rinascimentali del Cavaliere Nero sotto la dimessa camicia a quadri di tutti i giorni. In lui si può intravedere quello che Verdi vedeva anche un po’ in sé e nel suo mondo: l’avidità e la superbia, la stanchezza, l’assopimento della volontà che si risveglia in pigrizia e comica incoscienza. Di Verdi viene fatto una specie di Santino, con un suo ritratto che prima decora la parete della sala poi nella mani di Falstaff, tra le quali diventa proprio un suo eguale, un altro diavolo a cui lamentare le proprie frustrazioni.
Ma nella vita tutto è una burla e tutti siamo burloni, “L’uomo è nato burlone”, e quindi, ancor prima che dell’opera se ne faccia una lettura troppo profonda, si torna all’originale superficialità, alla casa di riposo in cui le bischerate sono dietro ogni angolo e all’ordine del giorno, ed in cui un Falstaff zuppo di secchiate d’acqua e raggirato da elfi e fate non è che un burlone che impara la lezione col sorriso.
A fare da incantevole cornice musicale è stata l’Orchestra e il Coro dell’Opera Carlo Felice diretta dal Maestro Jordi Bernàcer, la cui enfasi e scanzonatezza è stata particolarmente rilevante nella seconda parte dello spettacolo. La corale ambientazione della foresta di vasi del parco di Windsor, il canto e la meraviglia fiabesca della danza, creano un quadro di surreale bellezza in uno scherzo funebre allo spaventatissimo e pentito Falstaff, lanciando un fievole richiamo ai drammi classici, in cui l’amore, anche nella burla, trionfa sempre.
L’opera si conclude investendo il pubblico, spingendosi ai limite del palcoscenico, con il dito puntato verso la platea, perché la burla è in scena ma anche tra le poltrone, è dei personaggi ma anche degli spettatori. Uno scherzo che non guarda in faccia nessuno, non guarda il calendario né l’orologio, senza epoca, spazio o età.
Con Ambrogio Maestri (Sir John Falstaff), Ernesto Petti (Ford), Galeano Salas (Fenton), Blagoj Nacoski (Dottor Caius), Oronzo D’Urso (Bardolfo), Luciano Leoni (Pistola), Erika Grimaldi (Alice Ford), Caterina Sala (Nannetta), Sara Mingardo (Mrs. Quickly), Paola Gardina (Mrs. Meg Page).
“Falstaff” torna in scena al Carlo Felice martedì 11 e giovedì 13 marzo.
Info sul sito: https://operacarlofelicegenova.it/spettacolo/falstaff/

Su Redazione
Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiUltime Notizie
-
“Mani in Carta”, a Castello D’Albertis visita alla mostra “l’arte addosso, gioielli d’artista” e laboratorio di gioielli per adulti
GENOVA – Ispirato dalla mostra “L’Arte addosso. Gioielli d’artista”, i Servizi Educativi della...
- Pubblicato a Giugno 13, 2025
- 0
-
“Medicina Digitale per la Prevenzione e la Cura”: a Genova il convegno di bilancio del progetto triennale
GENOVA – Il 17 giugno 2025, presso il Salone del...
- Pubblicato a Giugno 13, 2025
- 0
-
Il “Festival Musica a Sant’Anna” torna in città dal 12 al 14 giugno
GENOVA – Il desiderio è il tema della terza edizione...
- Pubblicato a Giugno 13, 2025
- 0
-
Giornata Mondiale del Rifugiato: doppio appuntamento con “Io Sono Benvenuto” al Museo Egizio di Torino e al Galata Museo del Mare
GENOVA – In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato del 20...
- Pubblicato a Giugno 13, 2025
- 0
-
Prende vita il primo Ecopunto AMIU del Municipio Valpolcevera
GENOVA – Uno spazio chiuso da anni e inutilizzato, diventa...
- Pubblicato a Giugno 13, 2025
- 0
-
“Buon compleanno Giuseppe Mazzini”: all’Oratorio di san Filippo Neri di via Lomellini il concerto per il il 220° anniversario dalla nascita
GENOVA – “Buon compleanno Giuseppe Mazzini“: è questo il titolo...
- Pubblicato a Giugno 13, 2025
- 0
-
“Geografie Ribelli / Villaggio Globale – Libertà di partire, restare, esistere”: torna la “Settimana del Rifugiato” ai Luzzati
GENOVA – In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato (20 giugno), torna...
- Pubblicato a Giugno 13, 2025
- 0
-
Prende vita il primo Ecopunto AMIU del Municipio Valpolcevera
GENOVA – Uno spazio chiuso da anni e inutilizzato,...
- 13 Giugno 2025
- 0
-
GENOVA CELEBRA L’AMERIGO VESPUCCI. MATTARELLA: «AVETE PORTATO L’ITALIA NEL MONDO». LO SHOW DELLE FRECCE TRICOLORI
Alla cerimonia presente anche la sindaca Silvia Salis: «Ultima...
- 10 Giugno 2025
- 0
-
L’AMERIGO VESPUCCI TORNA A GENOVA CON I SALUTI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA: IL PROGRAMMA COMPLETO
La nave più antica della Marina Militare rimarrà al...
- 10 Giugno 2025
- 0
-
Euroflora, parte il countdown: sabato fiorisce la fontana di piazza De Ferrari
GENOVA – La Superba si prepara alle giornate di...
- 6 Aprile 2018
- 3
-
IL FUOCO IN UNA STANZA, IL COLLETTIVO “INTIMO MA NON MATURO” DEGLI ZEN CIRCUS
Comincia da Genova l’instore tour degli Zen Circus, che...
- 5 Marzo 2018
- 3
-
“WATERFRONT DI LEVANTE”: IL REGALO DI RENZO PIANO A GENOVA
Renzo Piano ha donato oggi il progetto “Waterfront di...
- 31 Ottobre 2017
- 3

Devi essere loggato per postare un commento Accedi