Il drago attraverso ottomila anni di storia: a Castello D’Albertis la mostra sulla cultura cinese

Di il 15 Dicembre 2025

GENOVA – Dall’archeologia neolitica al design contemporaneo, passando attraverso il mito, la filosofia e le arti visive: è questo il filo conduttore della mostra “Le diecimila forme del drago – simbolo e icona della cultura cinese“, inaugurata il 13 dicembre a Castello D’Albertis. Un ampio percorso espositivo che accompagna il pubblico lungo oltre ottomila anni di storia della civiltà cinese, ripercorrendo l’evoluzione di una figura centrale dell’immaginario orientale, capace di attraversare epoche, linguaggi e significati senza perdere forza simbolica.

Il progetto, ideato e curato dal Celso – Istituto di Studi Orientali, accompagna il visitatore in un viaggio che intreccia mito, filosofia, simbolismo e arti visive, seguendo l’evoluzione del drago dalle più antiche testimonianze archeologiche neolitiche fino alle reinterpretazioni della Cina contemporanea.

Pittura, scultura, grafica, calligrafia, ceramica, tessuti, fotografia, video e design dialogano all’interno di un percorso articolato in sezioni tematiche che esplorano il drago come creatura cosmica, forza naturale, principio filosofico e segno del potere imperiale. Tra i nuclei centrali, il rapporto tra cielo e terra, l’equilibrio di Yin e Yang, il linguaggio dei simboli e le forme popolari, fino alle declinazioni moderne e contemporanee dell’icona.

«Il drago è molto più di una figura mitologica: è un archetipo che attraversa epoche e sensibilità diverse», sottolinea l’assessore alla Cultura Giacomo Montanari, evidenziando il valore della mostra come occasione di dialogo tra culture e come conferma della vocazione internazionale dei musei genovesi.

La mostra nasce dalla collaborazione tra i Musei Civici del Comune di Genova – dal Museo d’Arte Orientale Chiossone ai Musei di Strada Nuova, dal Museo di Sant’Agostino allo stesso Castello d’Albertis – con il contributo scientifico di università ed enti culturali italiani e cinesi. L’allestimento porta la firma di Sōsho International, mentre il progetto si inserisce in un più ampio lavoro di rete e valorizzazione del patrimonio orientale presente in città.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

Devi essere loggato per postare un commento Accedi

Lascia un commento