Il Ciclope di Omero si confronta con quelli di Pirandello e Sbarbaro ad Albenga

Di il 23 Luglio 2018

 

ALBENGA (SV) – Il teatro romano di Albenga mercoledì 25 luglio alle ore 21 si apre eccezionalmente al pubblico e ospita uno spettacolo di Teatro Pubblico Ligure, come nuova perla del circuito STAR – Sistema Teatri Antichi Romani, nato per iniziativa di TPL in accordo con i Poli Museali Italiani, le Regioni, il Ministero dei Beni Culturali e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona. L’appuntamento si svolge con il sostegno del Comune di Albenga nell’ambito di “Luglio Ingauno”.

 

«Sono orgoglioso – ha dichiarato il sindaco di Albenga Giorgio Cangiano – che i cittadini riescano a riappropriarsi dell’anfiteatro, un luogo mitico, sconosciuto, che viene aperto con uno spettacolo imperdibile».

 

Nel sito archeologico di Albenga sulla via Julia Augusta, facilmente raggiungibile da Albenga e Alassio (bus navetta dalle ore 20 in partenza da piazza Petrarca, davanti alla Croce Bianca), va in scena “Odissea un racconto mediterraneo“, di cui Mario Incudine e Antonio Vasta presentano il canto IX dedicato al Ciclope (ingresso libero con prenotazione obbligatoria ai numeri 0182 5685216 oppure 0182 5685223). È un vero e proprio concerto di musiche e parole, in cui il Ciclope di Omero si confronta con il Ciclope di Luigi Pirandello in siciliano e con il Ciclope di Camillo Sbarbaro, poeta che ha vissuto molti anni della sua vita nel ponente ligure. Incudine è un artista completo, cantante, attore, drammaturgo e regista: una carriera in ascesa che oggi prosegue in tournée con uno dei cantanti più popolari della musica leggera, Biagio Antonacci.

 

«La collaborazione tra Soprintendenza della Liguria e Teatro Pubblico Ligure – dichiara il soprintendente Vicenzo Tiné – continua con grande soddisfazione anche quest’anno, rendendo disponibili per le attività teatrali estive nuove location come Albenga e Ventimiglia, dove si sono appena conclusi i lunghi e complessi lavori di restauro e adeguamento funzionale del teatro romano. Siamo convinti che questo tipo di fruizione sia quella più consona alla vocazione originaria di questi luoghi, nati proprio come edifici per spettacoli. La stessa area archeologica del teatro romano di Genova ai Giardini Luzzati, presso Piazza delle Erbe, è ormai divenuta una classica meta degli appassionati di teatro antico e non solo, ma anche altre aree archeologiche del territorio si prestano bene a questa funzione e ci auguriamo che possano essere sempre più apprezzate da cittadini e turisti grazie anche alla professionalità e all’esperienza del Teatro Pubblico Ligure».

 

In questo spettacolo Incudine e Vasta, fra i protagonisti de Le Supplici diretto da Moni Ovadia al Teatro Greco di Siracusa, sono protagonisti del Ciclope, il primo canto di Odisseo. È il racconto con cui inizia la “versione di Odisseo”. Alla reggia di Alcinoo, Odisseo ascolta Demodoco il cantore narrare della guerra di Troia e dei ritorni degli eroi sopravvissuti. Odisseo piange e si rivela ad Alcinoo. Omero dal racconto in “oggettiva” passa al racconto in “soggettiva”. Odisseo dipana per Alcinoo il filo delle sue avventure ed inizia con gli “effetti speciali”, con il ciclope Polifemo, certo di catturare l’attenzione del re e di ottenere da lui le navi per tornare ad Itaca. Mario Incudine, artista di straordinario talento, attore, cantante, scrittore, reduce dal successo de Le Supplici a Siracusa di cui ha firmato la regia con Moni Ovadia e di cui è stato interprete e traduttore in lingua siciliana, affronta a suo modo questo “cunto”. Lo trasforma in un vero e proprio canto con musiche scritte appositamente da Antonio Vasta, suo fidato collaboratore.
Il Ciclope di Omero si contamina con la riscrittura di Pirandello e di Sbarbaro, entrambi “traduttori” del Ciclope di Euripide. Ed è interessante notare che Pirandello lo traduca a ridosso della prima guerra mondiale e Sbarbaro delle seconda. Il Ciclope anche questo è: la forza bruta contro l’intelligenza, la violenza contro l’accoglienza.

 

Inoltre, chi vuole visitare i monumenti funerari di epoca imperiale presenti sul tracciato della via Julia Augusta, sabato 16 luglio può partecipare a una visita guidata. L’appuntamento è alle ore 15 in piazza San Michele ad Albenga, davanti al Civico Museo Ingauno.

 


 

Per info e prenotazioni:

Ufficio Turismo di Albenga 0182 5685216
Bus navetta dalle ore 20 in partenza da piazza Petrarca (davanti alla Croce Bianca)
turismo@comune.albenga.sv.it
Info sullo spettacolo: www.teatropubblicoligure.it, cell. 3290540950

 

c.s.

 

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