I piccoli ambasciatori per l’Unicef in concerto al Carlo Felice

Di il 18 Maggio 2017

-GENOVA- 14 bambini e ragazzi, provenienti dal Paraguay – e precisamente dalla comunità di Cateura Weir, nei pressi della più grande discarica della capitale Asunción – saranno i protagonisti di uno straordinario concerto, promosso dalla Fondazione Edoardo Garrone, domenica alle ore 21 al Teatro Carlo Felice.

 

Fanno parte dell’Orquesta de Instrumentos Reciclados de Cateura, suonano strumenti costruiti con materiale riciclato dai rifiuti della discarica e girano il mondo come ambasciatori per l’Unicef per far conoscere la loro storia di speranza e riscatto. Recentemente sono stati tra gli ospiti internazionali più acclamati della 67/ma edizione del Festival di Sanremo.

 

Bidoni, barattoli, cucchiai, tubi metallici, fili e corde, pezzi di cartone trovati in discarica si trasformano in viole, violini, violoncelli, chitarre, sassofoni, flauti, trombe e strumenti a percussione, con cui i ragazzi eseguono un repertorio variegato, che spazia dalla musica classica a brani folkloristici, passando per le canzoni dei Beatles e di Frank Sinatra.

 

Avviato nel 2006 da Favio Chávez, tecnico ambientale impiegato nella discarica e ora direttore dell’Orchestra, il progetto rappresenta una grande opportunità per i bambini e i giovani del luogo, che vivendo in condizioni di estrema precarietà, possono così sviluppare la loro creatività, imparare attraverso la musica e progettare un futuro diverso per loro e per le loro famiglie.

 

Dalla collaborazione di Fondazione Edoardo Garrone con il Comune di Genova e la Fondazione Teatro Carlo Felice, e con il contributo del Gruppo ERG, nasce così un evento offerto alla città per far conoscere e sostenere un progetto sociale di grande rilevanza.

 

L’ingresso libero fino a esaurimento posti.
Per informazioni: www.fondazionegarrone.it – Tel. 010/8681530

 

(C.S.)

 

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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