“I Creditori” al Teatro Duse: un triangolo amoroso intriso di contraddizioni, tensioni e paure nell’opera di Strindberg

Di il 20 Marzo 2024

GENOVA – Dramma della crudeltà, scontro tra vittime, ipocrisia e tradimenti. “I creditori”, spettacolo in scena al Teatro Duse fino al 28 marzo e prodotto dal Teatro Nazionale di Genova, è un condensato di equivoci e contraddizioni, tensioni e paure. Con tre attori, Viola Graziosi, Rosario Lisma e Graziano Piazza, che si muovono sul palcoscenico con agilità e maestria, senza sbavature e imperfezioni.

La pièce di Strindberg gioca sul triangolo amoroso che rivela tutta la spietatezza dell’animo umano in cui prevalgono sentimenti come rancore, vendetta, risentimenti, cinismo.  La scena è interamente dominata dai tre protagonisti che, come in un meccanismo perfettamente oliato, si muovono alla perfezione all’interno della scena catturando l’attenzione dello spettatore, immerso totalmente nel dramma esistenziale che si sta consumando. L’opera, in fin dei conti, inaugura il Dagmar Teatret, nato come teatro sperimentale scandinavo sul modello del Theatre Libre, che si prefiggeva lo svecchiamento della scena tradizionale.

La trama

Adolf, giovane artista di successo, incontra il più maturo e misterioso Gustav, che inizia a fargli domande sulla sua compagna Tekla, instillandogli dubbi destinati a distruggere la loro relazione. Gustav, che si rivelerà essere l’ex marito lasciato da Tekla, troverà la sua vendetta approfittando della debolezza di Adolf e della sua rabbia repressa.
La struttura potrebbe sembrare quella del classico triangolo borghese, ma Strindberg è lontanissimo dalla tradizione. Il suo è un dramma della crudeltà, dello scontro violento tra vittime, impastato di contraddizioni e tensioni: senza mezzi termini, affronta la questione di chi in una relazione è più forte o più debole, e scandaglia la paura dell’uomo di essere sfruttato dalla donna.

Su Redazione

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