GUIDO ZIVERI, L’ARTE DI PLASMARE LE IMMAGINI

Di il 2 Luglio 2015

Guido Ziveri, Il chitarrista, 1959, olio su tela, cm 120x90Il maestro genovese racconta l’impegno di una vita dedicata alla ricerca formale ed espressiva

di Elisa Bazzano

“La prima cassetta di colori mi è stata regalata a soli 12 anni”. E’ così che Guido Ziveri, artista poliedrico, incisore, ceramista, fotografo, poeta visivo e pubblicitario si è avvicinato al mondo dell’arte.
L’avvio avviene già tra le mura di casa, la cassetta di colori la conserva ancora, fa da monito a quella che è stata la partenza di una splendida carriera di uomo e d’artista.
Agli anni ’50 appartengono le prime grandi tele, talvolta affreschi di una società scorretta e priva di ideali, simbolo della mentalità aperta ed anticonformista del maestro; ma è dalla frequentazione del fervido ambiente albisolese che apprende, sempre in quegli anni, “l’artigianato della ceramica”, inaugurando poco dopo un proprio laboratorio a Sampierdarena che divenne luogo di ritrovo per artisti e intellettuali impegnati nella realtà socio politica del tempo. In quegli anni molti furono i contatti con l’intellighenzia italiana, in particolare con Edoardo Sanguineti, Dario Fo e Umberto Eco, tanto che fu proprio questo contesto fertile di idee e nuove iniziative a vedere la nascita del Gruppo Studio, e la fondazione nel 1965 della galleria d’arte La Carabaga.
Nel 1963 Ziveri arriva secondo, dopo Manzù, alla biennale di Venezia con una xilografia dal titolo Conversazione n. 2. e in quegli stessi anni muove i primi passi nel mondo della fotografia.
Come lui stesso ricorda tutto iniziò per caso: il contatto di un amico che lavorava per un’editoriale a Roma, le prime fotografie scattate con una macchina imprestatagli da un conoscente, la modella e amica vicina di casa che si prestò per i primi scatti. Brevissimo il passo verso il successo ed il riconoscimento, tanto che alla fine degli anni ’60 si trasferì a Roma dove ritrasse alcune tra le donne più belle del mondo lavorando come fotografo nel campo della moda.
Il progetto iniziato con l’avventura romana andò avanti con l’apertura, negli anni ’70, dello studio di comunicazione pubblicitaria Sinergica, dove Ziveri riuscì a portare le sue grandi capacità e competenze estetiche nell’elaborazione di immagini per grandi marchi di fama internazionale.
Lavoratore instancabile, a quasi 87 anni, trascorre le sue giornate impegnato in una continua ricerca formale ed espressiva: lo studio del particolare, dell’equilibrio delle forme, della proporzione delle immagini è fonte inesauribile di ispirazione per il maestro, che ha fatto di questi sottili equilibri formali, vita e vocazione.

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