GIORNATA MONDIALE DEL VIOLINO: DALLE LEGGENDE LEGATE A PAGANINI ALL’ARTE DEI LIUTAI GENOVESI

Di il 13 Dicembre 2023

L’artista è considerato ancora oggi uno dei migliori musicisti di tutti i tempi e sono svariate le storie che si celano dietro sua la personalità. La tecnica artigianale della liuteria è viva è quanto mai viva nel capoluogo ligure: ecco una mappa dei maestri liutai presenti in città

di Alessia Spinola

GENOVA – È considerato il “violinista del diavolo” per la straordinaria bravura che solo chi scende a patti con il demonio può avere. Niccolò Paganini è considerato ancora oggi uno dei migliori musicisti di tutti i tempi ed era una vera rockstar del suo tempo, grande amante delle donne e dedito agli eccessi. Oggi, mercoledì 13 dicembre, nella Giornata Mondiale del Violino, vi portiamo alla scoperta delle leggende che si celano dietro al mito dell’artista acclamato in tutto il mondo e dei liutai di Genova che mantengono viva la professione.

Nato a Genova il 27 ottobre 1782 da Teresa Bocciardo e Antonio Paganini, Niccolò iniziò sin da piccolo a interfacciarsi alla musica su spinta del padre e, seppur seguito da maestri, viene definito un autodidatta a causa dello scarso rapporto con i suoi insegnanti. Il suo talento venne subito fuori, tanto che a dodici anni tenne il suo primo concerto. Paganini usava tecniche raffinatissime e portava le corde del suo violino allo stremo, ed è proprio tra le sue corde che si annidano alcune delle leggende più macabre sull’artista. Alcuni voci affermano che Paganini fu incarcerato per aver ucciso un rivale in amore e che in cella gli venne permesso di suonare un violino che, però, con il tempo perse tutte le corde, tranne quella del sol: da qua la sua bravura con quella nota in particolare. Altri affermano invece che le corde del suo violino fossero realizzate con le interiora di una delle amanti del violinista, la quale si sarebbe fatta uccidere in nome della musica. Il musicista col tempo venne denominato il “violinista del diavolo”.

L’arte della progettazione, della costruzione e del restauro di strumenti a corda ad arco e a pizzico è mantenuta viva dai liutai, che tramandano di generazione in generazione una tecnica artigianale rimasta quasi immutata dall’epoca classica della liuteria. Costruzione, riparazione, restauri e conservazione: tutto questo e molto altro viene eseguito nelle botteghe degli artisti che trasportano la loro passione negli strumenti che lavorano. L’attività liutaria in Italia ha avuto un gran fermento già durante il Rinascimento e a Genova sono diversi i laboratori, di seguito una mappa.

SALVATORE SCALIA LIUTAIO (Piazza di San Matteo 19)

Con sede in Piazza di San Matteo 19, Salvatore Scalia nella sua bottega costruisce violini, viole e violoncelli e si occupa di restauro e messa a punto degli strumenti ad arco. Lo studio è anche punto di incontro e ritrovo di grandi interpreti con i quali il liutaio collabora. Mentre loro studiano, lui costruisce i suoi strumenti. Lavora portando avanti l’antica tradizione liutaria dei grandi Maestri utilizzando materiali ed attrezzature rimaste immutate nel tempo. Nella sua bottega non nascono più di due o tre strumenti l’anno. Tra gli altri servizi offerti, controllo e analisi degli strumenti.

GIANMARIA ASSANDRI LIUTAIO (Salita Pallavicini 17R)

Laboratorio di costruzione, riparazione e restauro di strumenti musicali a corde nel centro storico di Genova. Nella sua liuteria, Gianmaria Assandri si occupa di strumenti medievali, barocchi e moderni: viole da gamba, contrabbassi, violoncelli, chitarre, violini, vielle e ogni altro strumento a corde. La liuteria si trova in Salita Pallavicini 17R, a duecento metri dal Teatro Carlo Felice.

ALBERTO GIORDANO & CO. (Piazza dei Garibaldi 24r)

Alberto Giordano costruisce, conserva e restaura violini, viole e violoncelli a Genova dal 1987.  Assistente Curatore del violino Guarneri “del Gesù” 1743, “Il Cannone” appartenuto a Niccolò Paganini, di proprietà del Comune di Genova. Alberto Giordano è inoltre perito esperto per il Tribunale e la Camera di Commercio di Genova. Il suo laboratorio si trova in Piazza dei Garibaldi 24r.

FEDERICO CARTASEGNA (via Pre’ 112r)

Chitarre, viole, violini, strumenti medievali. Questo è ciò che costruisce ogni giorno Federico Cartasegna, giovane liutaio genovese che ha deciso di scommettere sul centro storico, aprendo la sua bottega in via Prè. L’obiettivo del suo lavoro è quello di puntare sull’artigianalità di questo mestiere, oltre che a realizzare, riparare e restaurare strumenti.

MONTANARI VIOLOINS (vico delle Compere 2)

Maestro Liutaio in Genova, restaura e costruisce violini, viole e violoncelli, i suoi strumenti sono suonati dalle mani di prestigiosi solisti. Il laboratorio si trova in Vico delle Compere 2. Pio Montanari è maestro liutaio aiuto conservatore del violino di Paganini, il “Cannone”, da oltre 30 anni.   

GIACOMEL MANDOLINS & GUITAR (Mura della Malapaga 2R-4R)

Qui è possibile trovare strumenti musicali interamente costruiti a mano con un design originale. Stabilitosi a Genova da oltre trent’anni, Corrado Giacomel ha costruito strumenti a corda per artisti internazionali. Gli strumenti sono realizzati usando solamente legni di qualità, quasi tutti italiani e tutti assemblati a mano.

LUNATI VIOLINS (Vico delle Compere 2)

Il laboratorio si trova al secondo piano di uno storico edificio genovese, “Casatorre in Sottoripa”. Ardesia e marmo a terra, volta affrescata, ponticelli e anime che pendono dai travi, odore di legno e di resine contribuiscono, a detta dei visitatori, a rendere il posto un luogo accogliente, dal fascino antico. Condivide lo studio con con Pio Montanari, maestro liutaio aiuto conservatore del violino di Paganini, il “Cannone”, da oltre 30 anni.   

GUTIÈRREZ GUITAR (vico lepre 32r)

Costruttore di chitarre e allievo del liutaio Mario Garrone, Miguel Angel Gutièrrez combina metodi scientifici, nella parte della progettazione acustica della chitarra, insieme ai metodi di costruzioni tradizionali.

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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