GENOVA SI FERMA NEL GIORNO DELLA MEMORIA. CONTE: “NON DIMENTICHEREMO MAI LE VITTIME DI QUESTA TRAGEDIA”

Di il 14 Agosto 2020

Alle 11,36, dopo il minuto di silenzio in ricordo delle 43 vittime, hanno suonato le campane delle chiese e le sirene delle navi

“Garantiamo l’impegno di non lasciare Genova da sola e stiamo lavorando affinché Genova possa rinascere. Siamo al fianco delle famiglie che hanno perso i propri cari durante il crollo. Continueremo a sostenervi in questa vostra richiesta di accertamento della verità e di attribuzione delle precise responsabilità di questo crollo, il vostro dolore è il nostro dolore, continueremo con voi a chiedere giustizia”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte (foto Ansa), alla cerimonia di commemorazione delle 43 vittime del ponte, nella Radura della Memoria, sotto il nuovo ponte Genova San Giorgio. Al suo fianco la ministra delle Infrastrutture Paola Danieli e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. La cerimonia si è aperta con la proiezione di un filmato dedicato alle vittime. Poi le benedizioni, dell’arcivescovo, monsignor Marco Tasca e dell’imam Salah Hussein, “perché la tragedia non ha guardato in faccia nessuno, cattolici, atei, musulmani”. Quindi l’intervento delle istituzioni, del sindaco di Genova, Marco Bucci, e del presidente della Regione, Giovanni Toti.

Intorno i 43 alberi che ricordano le 43 vittime, lassù in alto il nuovo ponte. Poi il minuto di silenzio seguito dal suono delle campane delle chiese genovesi e delle sirene delle navi. La città si è fermata alle 11.36, il minuto della tragedia di due anni fa. Il dolore e la commozione si sono mescolati per quella ferita ancora aperta per la città e per le famiglie che hanno perso i loro cari. E c’è anche la rabbia. In primo luogo quella dei parenti delle vittime. Durissimo l’intervento della rappresentante Egle Possetti, che parla dell”‘arroganza profonda da parte di chi ha gestito il ponte e non ha chiesto scusa”.


La giornata era iniziata in chiesa con l’omelia del  nuovo arcivescovo di Genova Marco Tasca. “Signore, aiutaci a trovare un senso a tutto questo, aiutaci a trovare un senso a quello che è accaduto”. Monsignor Tasca, per dare coraggio ai familiari delle vittime, ha anche detto: “Il dolore e la sofferenza non avranno l’ultima parola”. In chiesa, tra gli altri, il sindaco Marco Bucci. “Oggi la giornata sarà tutta per il ricordo delle vittime del crollo del ponte Morandi – sono state le parole di Bucci – anche la targa che scopriremo a Tursi ha questo significato, ma da Genova oggi deve partire un altro messaggio, un monito, affinché si trovino le risorse umane, finanziarie e tecnologiche per fare sì che le infrastrutture non siano solo belle ma anche sicure”.

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