“FIGLI DI UN BRUTTO DIO”: SPERANZA E FALLIMENTO SUL PALCO DELL’ALTROVE

Di il 6 Giugno 2017

Speranza, angoscia, sogni, il mare della tv, che può essere domato o far sprofondare negli abissi. Venerdì 9 e sabato 10 giugno al Teatro Altrove, in piazza Cambiaso, nel quartiere della Maddalena, va in scena “Figlidiunbruttodio”, uno spettacolo di e con Paolo Mazzarelli e Lino Musella, una produzione della Compagnia MusellaMazzarelli.
È, in ordine di tempo, il secondo spettacolo della Compagnia MusellaMazzarelli, e nasce da quel metodo di creazione integrale a due (ideazione, scrittura, regia, interpretazione divisi al 50%) che caratterizza il lavoro della Compagnia. “Figlidiunbruttodio” sceglie, all’interno della nostra Realtà, due storie: -la prima, centrale, ha per protagonisti due gemelli ed un conduttore televisivo, ed è ambientata nel mondo della TV. Un mondo in cui denari e speranze scorrono a fiumi, attraverso canali a volte putrescenti. Una fogna regale, nella quale hanno diritto a nuotare, o ad annegare, solo pochi eletti. -La seconda, a fare da contrappunto, è la storia di due falliti veri. Una coppia ispirata a quella di “Uomini e topi” di Steinbeck. Due poveri cristi senza futuro, che sopravvivono nella Spazzatura, nell’illusione, nel reciproco amore.
Cosa hanno in comune i personaggi della regale Fogna di certa TV, e gli altri due, che bazzicano nella reale Spazzatura di tutti i giorni? Primo: fanno ridere, ma non lo sanno. Secondo: non hanno Speranze, ma sono convinti di averne. Terzo: sono figli diversi, e illegittimi, di una stessa Realtà, di un comune Tempo, di un brutto Dio. La rappresentazione ha vinto numerosi premi: Le maschere del Teatro 2014 miglior attore emergente; Premio della critica come migliore attore 2015; Premio della Critica 2015 per la drammaturgia; Premio Hystrio 2016 per la drammaturgia.

 

Per info e biglietti: www.teatroaltrove.it

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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