DUSE, LE MUSICHE DEI DOORS PER L’OTELLO CONTEMPORANEO DI SHAKESPEARE NELLA VERSIONE DI JURIJ FERRINI

Di il 10 Aprile 2024

Dopo il grande successo di “Sogno di una notte di mezza estate”, la regista e la sua compagnia di giovani e brillanti attori tornano a confrontarsi con lo storico drammaturgo nello spettacolo in scena dal 12 al 17 aprile.

GENOVA – Dopo l’applaudito Sogno di una notte di mezza estate, Jurij Ferrini torna a confrontarsi con Shakespeare, mettendo in scena un Otello contemporaneo, scandito da musiche dei Doors. Interpretato dallo stesso regista e da Rebecca Rossetti, insieme a un folto gruppo di giovani e talentuosi attori (Paolo Arlenghi, Marita Fossat, Michela Gioiella, Agnese Mercati, Federico Palumeri, Stefano Paradisi, Michele Puleio), lo spettacolo, prodotto da Progetto U.R.T. con il Teatro Stabile di Torino, èin programma al Teatro Eleonora Duse da venerdì 12 a mercoledì 17 aprile.

Scritta nel 1604, la celebre opera shakespeariana è considerata il paradigma dell’ottusa gelosia, ma nella visione registica di Jurij Ferrini si apre a una lettura più ampia e più vicina al pubblico di oggi. In un’ambientazione che rimanda vagamente alla guerra del Vietnam, la vicenda del nero Otello diventa la storia d’amore di un generale delle forze armate occidentali, che si trova al fronte insieme alla moglie Desdemona: figlia di un importante senatore, bellissima, giovanissima, libera e intelligente, lo ama contro tutti i pregiudizi di una società ancora profondamente razzista. E naturalmente con Otello c’è anche il suo ufficiale Iago: in apparenza del tutto affidabile, sembra votato nel suo intimo a un oscuro nichilismo e alla distruzione di ogni istinto vitale.

«Questo rapporto triangolare porterà le forze del puro amore, di cui è funzione Desdemona, e dell’odio più profondo, di cui è invece funzione Iago, a scontrarsi ferocemente nel cuore di Otello, fino a rapirgli la mente e a condurlo verso il baratro di una gelosia folle ed omicida» scrive Jurij Ferrini nelle note di regia. «Il dramma privato della gelosia diventa così, in una visione più collettiva, la tragedia della violenza umana che ha sempre avuto, purtroppo, ottimi motivi per essere scelta; almeno rispetto alla via molto più complessa ed articolata del dialogo, dell’approfondimento e della reciproca comprensione. Un dialogo necessario per quella rivoluzione umana che non possiamo mai smettere di cercare, a partire proprio dal rivoluzionare noi stessi, riconoscendoci sempre nell’avversario e inchinandoci alla sua umanità, che rispecchia esattamente la nostra».

Inizio spettacolo venerdì, martedì e mercoledì ore 20.30, giovedì e sabato ore 19.30, domenica ore 16.

Biglietti da 14 a 30 euro. Info teatronazionalegenova.it

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