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CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2024: NIENTE TIGULLIO, LA SCELTA CADE SU PESARO
Sestri Levante con il Tigullio e i suoi 27 Comuni di mare e di monte si erano candidati per il prestigioso riconoscimento. Ieri la decisione
GENOVA. “Essere arrivati qui, tra le dieci finaliste che hanno concorso per aggiudicarsi il titolo di Capitale della Cultura Italiana per il 2024 è come essere arrivati in finale agli Oscar; Sestri Levante con il Tigullio e i suoi 27 Comuni di mare e di monte si sono candidati grazie alla loro bellezza e grazie alla cultura che trasuda da ogni angolo : dalla Baia del Silenzio, a quella ribella delle Favole che ammaliò Hans Christian Andersen il quale nella prima metà dell’Ottocento qui soggiorno felice lasciando molte tracce di sé. Da qui la creazione del famosissimo Premio Letterario e poi Rapallo celebrata da Eugenio Montale e Santa Margherita dove soggiornò Guglielmo Marconi, o Riva Trigoso famosa per i suoi cantieri navali dove è nata la prima portaerei italiana, la nave Cavour. Fino ad arrivare a Moneglia, uno dei borghi meglio custoditi della Riviera che si affaccia su una delle più belle spiagg , fino alla mondana Portofino, oasi di bellezza con il suo parco e le sue spiagge esclusive. E poi Camogli, borgo di mare tra i più belli d’Italia e Chiavari dove sono nati i padri del Risorgimento Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi e Nino Bixio. Per questo e per molto altro ancora ne è valsa la pena, perché in questo angolo di Liguria si è imbastita la storia di cui siamo molto orgogliosi. Siamo pronti a continuare a lavorare per valorizzare ulteriormente questi angoli della nostra Liguria”. Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti al termine della votazione per la Capitale Italiana della Cultura 2024 che ha incoronato Pesaro, ma che ha visto concorrere Sestri Levante con il Tigullio.
“La mia presenza a Roma nel giorno della designazione testimonia quanto abbiamo creduto nell’ importanza di questa competizione e di questo titolo per il quale fino all’ultimo siamo stati in corsa – ha continuato l’assessore alla Cultura di Regione Liguria Ilaria Cavo – Essere qui significa mettere la faccia su una proposta, quella dell’Atlante culturale del Tigullio, che resta un progetto di valore e che va capitalizzato. Lo stesso ministro Dario Franceschini, prima di proclamare la capitale, ha premesso chiaramente che la qualità della competizione si sta elevando sempre di più e che i territori presenti in questa sala ‘devono cominciare a fregiarsi del titolo di finalisti’ perché è un grande titolo e un grande risultato. Non lo diciamo solo noi. Concetto ribadito dalla Presidente della Giuria: ‘siate orgogliosi dei progetti che avete presentato’, ci ha detto Silvia Calandrelli e noi lo siamo, nella consapevolezza che quello che è stato proposto non è un progetto per un anno, ma un modello fatto di mappe che creano percorsi per far vivere e scoprire il Tigullio partendo dalla cultura: la cultura dei saperi, dei sapori, del saper fare, del paesaggio. Regione dunque è pronta ancora volta a svolgere un ruolo di regia perché questa opportunità trovi una sua concretezza esaltando un territorio che, nella sua eterogeneità, sa muoversi in maniera compatta per valorizzarsi. Da oggi si va avanti”.
“Ci complimentiamo con la città vincitrice e con i suoi progettisti – hanno dichiarato i Comuni che hanno partecipato al progetto di Sestri Levante con il Tigullio -. E’ stata una gara entusiasmante che ha ribadito ancora una volta la straordinaria importanza del capitale culturale del nostro Paese. Ripartiamo da qui con la volontà di dare gambe al piano strategico della cultura per costruire uno sviluppo concreto e co-progettato per tutto il nostro territorio. Ringraziamo i progettisti e tutti i soggetti che hanno collaborato alla realizzazione del progetto e li invitiamo a un incontro, in tempi brevi, per riprendere il lavoro che abbiamo impostato in questi mesi.”.
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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiMessaggi correlati
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