ARCHIVOLTO 2015-2016: UN ANNO TRA PRODUZIONI E OSPITI ILLUSTRI

Di il 18 Giugno 2015

Il teatro di Sampierdarena presenta i primi titoli del calendario in partenza il 3 ottobre

Di Chiara Gaddi

All’insegna di De Andrè e di Don Gallo: come potrebbe essere più genovese l’anteprima di Stagione del Teatro dell’Archivolto? Venticinque titoli, di cui tre nuove produzioni firmate Giorgio Gallione, ma anche nuovi ospiti e graditi ritorni che riporteranno sul palco i maggiori successi dello scorso anno «Siamo molto soddisfatti di come si è chiuso il biennio 2014-2015 – commenta Pina Rando, direttrice del teatro- la maggior parte delle serate ha fatto registrare il tutto esaurito e anche le giornate di tournée, più di 280, sono state un successo in tutt’Italia». E quindi, nuove date per i padri e i figli “sdraiati” di Claudio Bisio, in scena con Father and Son (29-31 ottobre), e per Ugo Dighero, ospite con l’applauditissima Apocalisse di Ammaniti, nonché, nel giorno del novantesimo compleanno di Dario Fo, il 24 marzo, alle prese con Mistero buffo e due dei più famosi monologhi del Premio Nobel.
Oblivion scena 1Ad aprire le danze, il 4 ottobre, sarà uno spettacolo che rispecchia in pieno l’identità dell’Archivolto, giocando sulla commistione tra teatro e letteratura: tre serate costruite intorno ai racconti di Francesco Piccolo, sul palco insieme a Bisio e Peppe Servillo.
Nel segno della “genovesità”, invece, le nuove produzioni. La prima, Quello che non ho (10-12 dicembre) con Neri Marcorè: un affresco teatrale che attingendo da Pasolini e De Andrè, guarda alle zoppie del mondo con un filtro lucido e beffardo, tipico dell’intellettuale. E poi Papa Gallo (9-24 febbraio), visto e raccontato da tre donne, impegnate in un’esplorazione teatrale basata su fatti reali, aneddoti ed estratti dai libri dell’amatissimo prete di strada. «Siamo emozionati nel veder realizzarsi questo progetto- commenta Domenico Chionetti, membro della Comunità di San Benedetto al Porto – ed è ancora più significativo che siano tre donne a compiere questo viaggio narrativo perchè, molto spesso, era proprio alla donna che Don Gallo si rivolgeva nelle sue esternazioni pubbliche e negli scritti.» In chiusura di Stagione, dal 4 al 14 maggio, un’altra produzione dell’Archivolto, Il racconto della sirena: uno spettacolo-performance su testi di Stefano Benni costruito intorno a un abito-scultura che sarà insieme palcoscenico e platea, su cui idealmente il pubblico potrà adagiarsi e lasciarsi incantare.
Oltre a quello di Dario Fo, anche il compleanno della Pimpa, la simpatica cagnolina a pois nata dalla matita di Francesco Tullio Altan: in occasione dei suoi 40 anni, Giorgio Scaramuzzino vestirà i panni dell’Armandone, suo amico inseparabile.
Moltissime anche le collaborazioni con le compagnie liguri, dal teatro sperimentale di Kronoteatro (Albenga) in scena con “Cannibali” il 3 e 4 dicembre, a Lunaria Teatro che dal Levante porta il verismo di “Mastro Don Gesualdo”, nell’adattamento di Daniela Ardini. A seguire Narramondo Teatro e “La terza onda” su regia di Elena Dragonetti ed infine il tradizionale appuntamento proposto dal Circolo Musicale Risorgimento, con Riccardo Zegna in concerto, il 15 aprile, accompagnato dall’Orchestra Filarmonica di Sampierdarena.
Altro spettacolo, altri ospiti: come La notte degli scrittori, format nato dalla collaborazione con Einaudi; e poi Ascanio Celestini in scena con Laika e il suo Gesù improbabile, timoroso e dubbioso, inviato sulla Terra per osservare l’umanità. Infine, il teatro-musica: la Banda Osiris (8-9 gennaio) e The human Jukebox (13-14 novembre), uno scatenato ensemble con invasioni rapper su basi classiche firmate dalle bacchette di Bach e Mozart.

I titoli conclusivi della Stagione e le attività collaterali saranno presentati, come di consueto, nella seconda metà del mese di settembre. Nel frattempo, è possibile acquistare gli abbonamenti (carta Archivolto free, 4 per te, studenti, under 30 e Il mio teatro) usufruendo di tariffe scontate fino al 24 luglio. Info 010 6592220 www.archivolto.it

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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