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ALLE ORIGINI DI OLLY, VINCITORE DEL 75° FESTIVAL DI SANREMO. I SUOI EX COMPAGNI DI RUGBY: «LA SUA UMILTÀ LO CONTRADDISTINGUE»

All’anagrafe Federico Olivieri, il cantautore genovese con “Balorda Nostalgia” ha conquistato il cuore degli italiani e ha dato voce a una nuova generazione sempre più nostalgica. In questo articolo un lato più intimo dell’artista, reso possibile anche grazie ai racconti dei suoi precedenti colleghi di squadra
di Alessia Spinola
GENOVA – “Io ti prometto che sarà bellissimo tornare a quei ricordi là“, cita una delle ultime canzoni di Olly, cantautore genovese classe 2001 che è ora sulla bocca di tutti gli italiani per via della vittoria alla 75° edizione del Festival di Sanremo con la sua “Balorda Nostalgia“, e sicuramente per Federico Olivieri, nome all’anagrafe dell’artista, questi sono ricordi che rimarranno impressi nella mente. Con il suo aspetto da gigante buono, Olly in questa edizione del Festival è riuscito a fare breccia nel cuore degli italiani e a portare un’ondata di freschezza e innovazione, cantando un brano che dà voce a tutta una nuova generazione che sembra sempre più nostalgica (vedi “Amarcord” di Sarah Toscano, “Incoscienti Giovani” di Achille Lauro, “Rockstar” di Alex Wyse o ancora “Dimenticarsi alle 7” di Elodie), ma non solo: con la sua umiltà e genuinità, Federico ha portato sul palco un grande esempio di mascolinità che si allontana dal machismo tossico, rappresentando invece una figura maschile che sa essere anche fragile.
Considerata tra le canzoni più forti già da prima dell’inizio del Festival, “Balorda Nostalgia” è già diventata una ballad cantata da tutti e sui social è tra le canzoni del Festival più repostate dagli utenti. Insomma, un vero e proprio successo, dietro il quale c’è Genova, città natale di Olly. Sono infatti già partite le scommesse su quale sia il quarto piano del palazzo di Piazza delle Erbe diventato famoso proprio grazie alla canzone portata in gara (Me l’ha detto la signora, là affacciata al quarto piano/Con la sigaretta in bocca, mentre stendeva il suo bucato) e tutta la città in questi giorni ha festeggiato il successo del cantante.
Ma chi è veramente Olly? Quali sono le origini? Da dove nasce il suo talento artistico? Lo abbiamo chiesto ad alcuni suoi compagni di rugby, altra grande passione del cantautore genovese. Se non l’avessimo visto infuocare tutto da un palcoscenico, molto probabilmente l’avremmo visto sfondare su un campo da rugby. Federico, infatti, ha praticato questo sport presso il Cus di Genova allenandosi allo stadio Carlini fino ai diciott’anni, sfiorando anche la Nazionale. «La sua è stata sin da piccolo una personalità da vincente, da leader. Non a caso è stato il nostro capitano per otto anni filati. Olly sapeva come essere un buon capitano ed era sempre presente in tutte le dinamiche, non solo sul campo da gioco ma anche nelle relazioni fuori dal campo, il terzo tempo e le trasferte, o quando la squadra si unì e andammo tutti a spalare fango nell’alluvione di Genova del 2011. Sicuramente la disciplina e la perseveranza che ci insegnano sin da piccoli sul campo di questo sport lo hanno aiutato e accompagnato nella sua carriera in campo musicale. A rugby ci insegnano che nessuno da solo arriva mai da nessuna parte e sono certo che Olly sente ancora questi valori e secondo me è per questo che era così incredulo di ricevere il premio del vincitore del Festival e quasi imbarazzato di essere così protagonista. La sua umiltà lo contraddistingue e spero che non lo abbandoni mai», racconta Pietro Nicosia, ex compagno di squadra di Federico che ha voluto dedicargli l’ultima partita fatta di campionato di serie A dove gioca con il Calvisano: «saperlo vincitore del Festival mi ha dato una marcia in più. Questa meta vorrei che fosse il mio saluto e le mie personali congratulazioni a Olly». Un altro suo ex compagno di squadra aggiunge: «Dava sempre il massimo, rispettava gli avversari e in campo era quello che dava la disciplina e ci “riprendeva” quando sgarravamo. Inoltre Federico era quella persona che prima della partita ci caricava, era tra i primi ad arrivare ed era tra le persone che si allenavano con maggiore serietà. Con lui poi nel post-partita non mancavano mai i momenti di svago e di “cazzeggio”».
Ad confermare l’indole da buon capitano c’è un altro ex compagno di Federico, Yassir Horchi, che ci racconta anche un anedotto divertente che vede Olly protagonista: «Olly non era un semplice compagno di squadra. Fede è stato un capitano anzi…IL Capitano, un leader, un motivatore, trovava sempre il discorso perfetto per caricarti prima della partita o per tirarti su da un momento difficile. Lui è un vincente, in tutto quello che fa trionfa. Il momento che più mi ricordo di Olly è stato il periodo delle matricole. Gli ultimi arrivati devono bere alla goccia un drink scelto dal capitano e se non lo fanno, come penitenza, c’è un taglio di capelli gratuito. Il problema è che il taglio di capelli lo decidiamo noi e lo facciamo come vogliamo e, soprattutto non deve avere senso…diciamo che Olly si è divertito parecchio sui capelli di un povero ragazzo»
Tra i luoghi del cuore di Olly, ci sono anche i Giardini Luzzati e il Gradisca, bar in piazza delle Erbe in cui il cantante lo scorso ottobre ha anche incontrato i fan arrivati in massa in occasione dell’uscita dell’ultimo album “Tutta Vita“. Le numerose influenze che la città di Genova ha regalato ad Olly si sono viste anche durante la serata della cover in cui Federico ha portato “Il Pescatore” di Fabrizio De André insieme a Goran Bregovic o, andando più indietro nel tempo, nella canzone “Menomale che c’è il mare“. E menomale che c’è il mare, perché è proprio tra gli scogli genovesi di Punta Vagno che Olly si è esercitato per il riff di “Balorda Nostalgia” insieme agli insegnanti Federica Giuliano e Andrea Campani.
Figlio di papà avvocato e mamma magistrato con un fratello laureato in legge, Olly durante questo Festival di Sanremo ha espresso gratitudine per i suoi genitori che lo hanno sempre sostenuto e spronato a inseguire i propri sogni, sostenendo che l’educazione e i valori ricevuti sono gli stessi che vorrebbe dare in futuro a un suo eventuale figlio/a. Con una laurea in Economia e management conseguita nel 2022, Federico Olivieri ha nel suo portfolio di studi anche un diploma al liceo scientifico e la frequenza per quattro anni al Conservatorio Paganini di Genova.
Un altra grande passione di Olly è la Sampdoria: la società calcistica ha anche fatto i complimenti sui suoi canali social al cantante scrivendo “Proud” (“Orgogliosi”). A congratularsi con Federico anche Roberto Mancini che scrive “Complimenti Olly, sei forte” con i colori della Samp e la canzone “Balorda nostalgia” in sottofondo.
“Magari non sarà” dice Olly nel finale della canzone “Balorda Nostalgia”, eppure è stato, e auguriamo a Federico una carriera ricca di successi come questi, consapevoli che comunque andrà, proprio come ci ha insegnato lui, sarà stata Tutta Vita.

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiMessaggi correlati
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