Al via a Genova una rassegna di musica europea rinascimentale

Di il 8 Maggio 2018

Viaggio musicale nell’Europa del ‘500 e ‘600

GENOVA. La GOG in collaborazione con Fondazione Spinola organizza un ciclo di concerti dal titolo: L’Europa Musicale nei Secoli XVII e XVIII. Si tratta di 5 concerti che si terranno presso laParrocchia gentilizia di San Luca nei giorni 11, 18, 25 maggio e 15, 22 giugno alle ore 17,30.

 

Un po’ di storia

La musica strumentale ha affrontato tra il XVI e il XVII secolo una serie di cambiamenti legati tanto all’evoluzione nella costruzione degli strumenti quanto allo sviluppo della funzione sociale della musica stessa. Su tutto si elevava una autentica e dotta discussione intorno allo stile nazionale del comporre. Certamente in Italia si è consolidata la tecnica del basso continuo, dell’Oratorio, della Cantata e della Sonata Barocca, ma soprattutto del Concerto. Già il termine Concerto fa pensare da un lato a mettere insieme, concertare, dall’altro a rivaleggiare, dove in quel tempo, il solo non era considerato predominante e il tutti relegato al semplice ruolo di accompagnatore, ma entrambe le parti erano concepite dialoganti o al limite rivaleggianti in quantità sonora. Qui risiede, per gli esecutori di oggi, il segreto della riuscita interpretativa: nella contrapposizione dei ruoli, solotutti, a prescindere dalla potenza sonora degli strumenti coinvolti.

 

I compositori dell’epoca, ad esempio, non indicavano la dinamica o il colore delle sonorità previste nei due differenti momenti della loro creazione. Nei numerosi trattati scritti da studiosi o compositori di quel tempo sono stati elencati addirittura sistemi di distribuzione dell’importanza di alcune singole note all’interno delle frasi, mai però criteri dinamici predefiniti, come suonare forte il tutti e piano il solo. In Francia l’influenza della musica italiana fu molto evidente, segnata anche dalle scelte regali, che si concretizzavano nei matrimoni tra figli di regnanti di diversi paesi e dalle nomine di compositori di corte provenienti dall’Italia. Uno su tutti fu Jean- Baptiste Lully, fiorentino di nascita e naturalizzato francese. Fondamentale fu poi l’influenza di Arcangelo Corelli. Le relazioni tra i principali compositori coinvolgevano ovviamente anche Johann Sebastian Bach, probabilmente il più grande di tutti per noi oggi. Bach era guardato con ammirazione o con severità a causa dello stile personalissimo nel comporre. Bach non lasciava all’interprete spazi dal punto di vista dell’improvvisazione, la sua musica era composta anche nelle parti ornamentali, là dove quasi tutti lasciavano libertà agli esecutori nell’aggiungere con propria fantasia note in grado di abbellire le melodie composte. Questi gusti musicali si integrarono col passare del tempo e contribuirono in modo assai rilevante alla costruzione di un pensiero musicale sempre meno identificabile in senso nazionalistico e dunque più Europeo.

Il programma completo

 

venerdì 11 maggio ore 17,30
Luca Guglielmi clavicembalo

venerdì 18 maggio ore 17,30
Alberto Rasi viola da gamba
Patrizia Marisaldi clavicembalo

 

venerdì 25 maggio ore 17,30
Quartetto di Liuti da Milano
Emilio Bezzi liuto e arciliuto
Renato Cadel liuto e canto
Elisa La Marca liuto e tiorba
Giulia La Marca liuto e chitarra barocca

 

venerdì 15 giugno ore 17,30
Stefano Barneschi violino
Riccardo Doni clavicembalo

 

venerdì 22 giugno ore 17,30
Marco Brolli flauto
Francesco Baroni clavicembalo

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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