AL TEATRO DELLA TOSSE LO SPETTACOLO “NEL TEMPO CHE CI RESTA – ELEGIA PER GIOVANNI FALCONE E PAOLO BORSELLINO”

Di il 15 Gennaio 2024

Sabato 20 gennaio alle ore 18 in foyer, un  incontro con  la compagnia sui temi dello spettacolo; ospiti il Presidente della Commissione regionale antimafia ed il referente di LIBERA Liguria

GENOVA – “Nel tempo che ci resta – Elegia per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino” è uno spettacolo di teatro civile, un’atto di amore e gratitudine per chi ha dedicato e continua a dedicare la sua vita alla collettività e a una concreta testimonianza di coerenza, etica e giustizia, in cui la  drammaturgia tiene in equilibrio Storia e Memoria, pubblico e privato .

La lotta alla mafia, le vittime, i tradimenti, i pensieri, le vicende personali e pubbliche, la trattativa, l’isolamento, le menzogne, il senso di dovere e l’amore si intrecciano in questa ricostruzione di ciò che è accaduto e di ciò che continuerà ad accadere.

Apice della collaborazione pluriennale tra Campo Teatrale e César Brie – che ne è autore ,regista ed interprete insieme a Marco Colombo Bolla, Elena D’Agnolo, Rossella Guidotti, Donato Nubile
-lo spettacolo, lontano ,  dall’idea di creare un documentario teatrale, racconta la tragedia che ha segnato le vite dei due magistrati e delle loro famiglie ma  non dimentica i momenti di luce, di gioia, di ironia: l’amore tra Giovanni e Francesca, tra Paolo ed Agnese, gli scherzi tra i due amici, la serenità della loro infanzia. 

Il lavoro è frutto di una ricerca di più di due anni sulle figure di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Tommaso Buscetta, dalle cui  biografie emerge la storia della mafia siciliana dal dopoguerra fino agli anni ’90 e la denuncia dell’intreccio tra criminalità organizzata, affari, politica, servizi segreti deviati; una prosecuzione del  lavoro che Brie ha iniziato con Il cielo degli altri, Otra vez Marcelo, Albero senza ombra, Viva L’Italia, Prima della bomba, L’avvoltoio e con altri lavori e ricerche, non soltanto teatrali ,da lui condotte.

In un cantiere abbandonato a Villagrazia, dal quale partì Paolo Borsellino per andare incontro alla morte, un uomo fa rotolare per terra delle arance.

Tra le lamiere appaiono quattro figure, che il profumo delle arance ha tolto dalle ombre. 

Si chiedono dove sono, qual é la terra in cui si trovano. Si riconoscono. 

Sono le anime di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e Agnese Piraino Leto. L’uomo che ha lanciato le arance si presenta. É Tommaso Buscetta, il pentito di mafia. 

I personaggi di quest’opera sono cinque e sono tutti morti. 

I morti non serbano rancore, ricordano con precisione, intrecciano fatti, accadimenti, segnali, indizi. Avevano visto e previsto tutto, anche la cattiveria e il tradimento.

Sono questi morti a ricomporre la mappa devastata di un paese che amavano ma che non accettavano e cercavano di cambiare. 

Ed è proprio l’amore che viene fuori da questo scenario, malconcio, pieno di polvere e detriti.

…” Non potevamo inventare fatti e dovevamo allo stesso tempo trovare un linguaggio che illuminasse questa storia da un angolo diversoIl nostro scopo non è fare un documento ma costruire un fatto artistico dove verità, poesia, rigore e indagine possano unirsi.

Questo spettacolo dunque non è la biografia di Falcone e Borsellino ma un omaggio, un monumento a questi due uomini e a questo ex uomo d’onore che li accompagna, li ama, e come noi viene sedotto dalla loro caparbietà, intelligenza, onestà e purezza“.  Cèsar Brie

Sabato 20  gennaio  – FOYER Tonino Conte –  –  ore 18.00-  PRIMA DELLO SPETTACOLO  

La compagnia dialoga con 

Roberto Centi – Presidente  Commissione  Regionale Antimafia 

Andrea Macario  – referente LIBERA LIGURIA

altri ospiti in via di definizione 

Ingresso libero 

BIO

César Brie nasce a Buenos Aires, Argentina. Arriva in Italia a 18 anni con la Comuna Baires, gruppo teatrale di cui è cofondatore, recitando in più produzioni, dirette da Renzo Casali e Liliana Duca. Con questo gruppo ha cominciato a sviluppare un’arte apolide, a stretto contatto con le molte realtà incontrate in una vita passata per scelta in esilio. Dopo il 1975 crea a Milano il Collettivo teatrale Tupac Amaru, tra gli spettacoli prodotti A Rincorrere il Sole, Ehi, in collaborazione con Danio Manfredini e E tentavano infine di scappare. Dal 1981 al 1990 lavora insieme a Iben Nagel Rasmussen nel Gruppo Farfa e poi nel Odin Teatret nelle vesti di autore, regista e attore. Tre, tra i titoli di questi anni: Matrimonio con Dio e Talabot con la regia di Eugenio Barba e Il Paese di nod, regia e drammaturgia di César Brie. Poi da solo Il Mare in Tasca, Torneranno i miei figli e con Naira Gonzalez Romeo e Giulietta. A seguito di queste esperienze nel 1991, fonda in Bolivia il Teatro de Los Andes col quale crea spettacoli che partono dalla storia o dai classici, ma calati profondamente nell’attualità: una serie di lavori esemplari destinati a girare il mondo (Ubu in Bolivia, Solo gli ingenui muoiono d’amore, I Sandali del Tempo, Dentro un sole giallo, Fagile, Otra vez Marcelo… l’Iliade, L Odisea). Su L’Iliade hanno scritto “Ci sono spettacoli – pochi, imprevedibili – che incantano e s’imprimono nella memoria come un’esperienza irripetibile. Gli spettatori se li raccontano a distanza di anni alimentandone il mito. L’Iliade del Teatro de Los Andes è uno di questi (….). Presentato in mezzo mondo, ha ovunque trascinato pubblico e critica in un consenso unanime, facendo gridare al capolavoro. Quasi duecento repliche in due anni. Tutti i temi del teatro di Brie sembrano fondersi qui in una profonda riflessione sulla violenza e sul tempo, nel tentativo di rivedere la tragedia antica alla luce della propria storia”. (Fernando Marchiori).

César Brie partecipa anche ad altre produzioni, come autore o regista: Il cielo degli altri, realizzato in Italia con gli attori del Teatro Setaccio; Zio Vanja di Anton Cechov, di cui cura la regia insieme a Isadora Angelini; Todos los ausentes, realizzato a Santiago del Cile con l’attore Hector Noguera del Teatro Camino; scrive I clienti, con la regia di Giancarlo Gentilucci per Arti e Spettacolo.

Dal 2010 in Italia crea Albero senza Ombra e 120 chili di jazz, Karamazov, Il Vecchio Principe, La Mite, Viva l’Italia, L’avvoltoio.

Campo Teatrale produce alcune delle sue ultime regie: Indolore, La volontà e Prima della bomba.

INFO E BIGLIETTI 

 Biglietto euro 18 

ORARIO BIGLIETTERIE

BIGLIETTERIA TEATRO DELLA TOSSE – PIAZZA R. NEGRI

La biglietteria sarà aperta dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00.

Lunedì e festivi, solo in caso di spettacolo, dalle ore 15.00. Domenica, in caso di spettacolo biglietteria aperta dalle ore 15.00.

BIGLIETTERIA TEATRO DEL PONENTE – PIAZZA ODICINI 9

La biglietteria sarà mar, merc e gio dalle 14 alle 17; nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

I biglietti per gli spettacoli in programma al teatro del Ponente sono prenotabili e acquistabili alla biglietteria del teatro della Tosse negli orari di apertura.

Tutti i biglietti sono sempre acquistabili online su www.teatrodellatosse.it .e su www.happyticket.it .

www.teatrodellatosse.it

promozione@teatrodellatosse.it

ponente@teatrodellatosse.it

tel botteghino 0102470793

tel uffici 0102487011

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Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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