A Sampierdarena nasce lo spazio socio-culturale “In Farmacia”

Di il 12 Ottobre 2020

Venerdì 16 ottobre al via un nuovo progetto pensato per il quartiere per facilitare l’incontro diretto con le persone, dare risposte e fornire servizi

GENOVA – Venerdì 16 ottobre, dalle ore 10.30, in Via Ghiglione 2-4-6-R, su prenotazione e a piccoli gruppi, con accesso ogni trenta minuti, sarà possibile partecipare all’inaugurazione di In Farmacia – Spazio Sociale, progetto a cui si è iniziato a lavorare nel 2018 e che la Cooperativa il Biscione ha pensato per Sampierdarena, quartiere in cui opera da oltre venti anni, con il Centro Servizi per la Famiglia Centro Ovest, in convenzione con il Comune di Genova, una struttura per Genitori e bambini, un alloggio Sprar/Siproimi. Inaugurazione inizialmente prevista per il febbraio scorso e poi slittata di mese in mese, a causa dell’emergenza sanitaria e che ora si effettuerà, nonostante o, si potrebbe dire, quasi appositamente a causa del protrarsi delle restrizioni, convinti che la prossimità di un luogo pubblico, ubicato in strada e dedicato alla “costruzione di relazioni” e al rafforzamento di una comunità di un quartiere, con vari aspetti critici sia anche più urgente e possa rivelarsi anche più utile di quando il Covid non c’era. La partenza effettiva delle attività verrà naturalmente valutata nel rispetto delle indicazioni governative ma l’accento è soprattutto sul valore simbolico di questo taglio di nastro, come a dire ai cittadini che si va avanti, nonostante le difficoltà e che non ci si dimentica delle fragilità sociali, oltre che di quelle di carattere sanitario.

La giornata, costruita come un percorso a stazioni della durata complessiva di circa un’ora, prevede un momento di accoglienza e introduzione al progetto, la proposta di cinque cortometraggi d’autore su temi sociali di attualità e rilevanti per il progetto ovvero l’intercultura, la ludopatia, il distanziamento sociale: saranno proiettati “Eve”, di Lorenzo Maria Cherici, “Polvere”, di Matteo Bianchi,  “Global W”, di Matteo Maccaluso, “Paper Boat”, di Luca Esposito e “Yousef”, di Mohamed Hossameldin, (la selezione è curata dal Club Amici del Cinema). Seguiranno le letture dei racconti diretti dei soci del Biscione, delle esperienze di quasi 40 anni di storia (l’anniversario è atteso per il 2021) in un settore tanto delicato quanto ricco di possibilità come quello sociale. Fra le 11.30 e le 12.30 interprete di queste letture sarà Giorgio Scaramuzzino, e nello stesso orario verranno trasmessi in diretta Facebook sulla pagina Il Biscione SCS Onlus alcuni momenti delle letture e del percorso, nel suo complesso. Completano la presentazione la visita alla Sartoria, la possibilità di colorare e portare a casa, come ricordo della giornata, i disegni realizzati dall’artista Francesca Biasetton e soprattutto l’invito a depositare in una “scatola dei desideri” la propria proposta di attività per la Farmacia. Aspetto nodale del progetto è infatti, che siano anche i cittadini a riempire di contenuti questo luogo, per favorire un processo di condivisione e responsabilizzazione della comunità. La call proseguirà sulla pagina Facebook Il Biscione SCS Onluse per partecipare sarà sufficiente aggiungere #lospaziochemanca #ilbiscioneinfarmacia ai post in cui si propone la propria idea. A fine percorso sarà offerta una consumazione presso il Bar del Teatro Modena, gestito dal Biscione, che nel 2018 è infatti diventata anche Cooperativa di tipo B, ovvero incaricata dell’inserimento lavorativo di fasce deboli. 

Prima Farmacia Raffetto – di cui sono state conservate le insegne pubblicitarie degli anni ’50  – poi, dal 2000 al 2018, attrezzeria e laboratorio di scenografia del Teatro Modena (ubicato a poche decine di metri di distanza), lo spazio, che è stato oggetto di una radicale ristrutturazione, sarà inizialmente dedicato al Centro Servizi per la Famiglia, per aumentare l’offerta di spazi a disposizione dei ragazzi nel quartiere e al laboratorio di Sartoria Sociale, ideato da Rosa Bonfanti, già partito durante il lockdown per la realizzazione di mascherine. Con cinque macchine da cucire già a disposizione, l’idea è che dopo una prima fase che prevede la partecipazione delle persone presenti nelle strutture di accoglienza gestite dal Biscione, il progetto si allarghi per diventare una possibilità di impiego, regolarmente retribuito e gestito anche con il supporto di volontari. Lo spazio, che architettonicamente è stato concepito per essere più flessibile possibile, avrà una vocazione polifunzionale: unluogo di proposte e di sperimentazione di nuove pratiche riconosciuto da chi lo abita (cittadini e associazioni), promotore di sussidiarietà, contaminazione tra esperienze, culture e competenze.

La scelta di Sampierdarena non è naturalmente dettata solo dal radicamento del Biscione nel quartiere ma anche dalla sua connotazione come territorio periferico, zona sensibile della città, che ha attraversato una fase storica contraddistinta da mutamenti sociali ed economici che hanno fatto emergere nuovi bisogni e nuove potenzialità a cui non è mai davvero riusciti a dare risposte.  Il territorio del Municipio Centro Ovest alterna al suo interno varie contraddizioni: l’isolamento e la solitudine delle persone insieme alla ricchezza del mondo associativo, il proliferare di sale per il gioco d’azzardo e una ricchezza culturale rappresentata dalla presenza delle sale del Teatro Nazionale di Genova, dal Club Amici del Cinema, delle Ville storiche, spesso sedi di istituti scolastici, che nel quartiere sono presenti con il maggior numero di varietà di indirizzi e che fanno sì che quotidianamente un grande numero di giovani si sposti a Sampierdarena. L’opportunità di avere spazi disponibili, flessibili e aperti in un territorio bisognoso e al tempo stesso ricco di opportunità da sviluppare in sinergia con le realtà già presenti ed attive sul territorio, può rappresentare una chance per l’intera città.

Dice Simona Masnata, che ha curato il progetto: “Ci hanno motivato all’acquisto di questi antichi locali la storica connotazione territoriale di alcuni servizi della nostra cooperativa, la costante attenzione ai bisogni e alle risorse inespresse del territorio, la ricerca di progettazioni aggiuntive per integrare le attività esistenti, per riuscire a intercettare la cittadinanza con modalità innovative e per favorire la diffusione di spazi di produzione culturale e creativa. Il Presidente Mauro Candela evidenzia: “Il nostro obiettivo è stimolare la partecipazione e la socializzazione mediante percorsi di crescita personale, incentivare l’impegno sociale promuovendo la cultura della solidarietà, dell’inclusione e i valori dell’intergenerazionalità.”

Il progetto è stato sostenuto da Filse, attraverso il Programma operativo regionale 2014 – 2020, Obiettivo “Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione”, con il cofinanziamento di F.E.S.R. – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, Asse 3 “Competitività delle imprese” e da Compagnia di San Paolo. Partner dell’inaugurazione sono Il Teatro Nazionale di Genova che offrirà una riduzione sul prezzo del biglietto dello spettacolo “Tintarella di Luna”, regia di Giorgio Gallione, in programma dal 14 al 25 ottobre 2020, presso il Teatro Modena,  a coloro che parteciperanno alla giornata in Farmacia del 16 ottobre, il Club Amici del cinema che offrirà una riduzione sulla tessera del Cineclub e Legacoop sociali, che ispira gli obiettivi della cooperazione sociale e che sostiene le cooperative nei loro progetti di sussidiarietà e di sviluppo sostenibile.

C. S.

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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