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A Palazzo Lomellino inaugura la mostra “Domenico Parodi. L’Arcadia in giardino” nell’ambito del progetto Superbarocco
GENOVA – Da mercoledì 13 aprile a domenica 31 luglio 2022, a Palazzo Nicolosio Lomellino di Via Garibaldi 7, fiore all’occhiello del sistema dei Palazzi dei Rolli genovesi, sarà visitabile la nuova mostra “Domenico Parodi. L’Arcadia in giardino“, volta a celebrare l’artista e il suo innegabile ruolo svolto a Genova per quasi mezzo secolo.
GENOVA – Da mercoledì 13 aprile a domenica 31 luglio 2022, a Palazzo Nicolosio Lomellino di Via Garibaldi 7, fiore all’occhiello del sistema dei Palazzi dei Rolli genovesi, sarà visitabile la nuova mostra “Domenico Parodi. L’Arcadia in giardino“, volta a celebrare l’artista e il suo innegabile ruolo svolto a Genova per quasi mezzo secolo.
L’esposizione, promossa e organizzata dall’Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova, e curata da Daniele Sanguineti e Laura Stagno, professori associati all’Università di Genova, con la collaborazione tecnica di Valentina Borniotto, spicca all’interno dell’ampia cornice di iniziative collegate al “Progetto Superbarocco: i protagonisti“ in concomitanza con le grandi mostre di Palazzo Ducale a Genova e delle Scuderie del Quirinale a Roma. Una serie di eventi culturali che nell’arco della primavera coinvolgerà numerose sedi museali della città: Musei di Strada Nuova, Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, Museo di Palazzo Reale, Museo dell’Accademia Ligustica, Museo Diocesano, Palazzo della Meridiana.
“Domenico Parodi. L’Arcadia in giardino” propone un percorso espositivo attraverso tutti gli spazi visitabili del Palazzo. Progettista, ritrattista e frescante, Parodi viene celebrato con un itinerario che si snoda tra gli ambienti esterni e interni, per mezzo di 20 opere immerse in un allestimento scenografico ideato da Guido Fiorato, direttore dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, e un focus particolare alla progettazione del Ninfeo e del giardino pensile.
“Siamo felici di partecipare a questa importante iniziativa culturale che coinvolge la città, consapevoli di apportare un contributo davvero originale – commenta Matteo Bruzzo, proprietario del Palazzo e presidente dell’Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova Onlus. – Palazzo Lomellino in questo contesto non è solo uno spazio espositivo, ma è direttamente protagonista del Barocco, proprio grazie al ruolo che ha avuto Domenico Parodi nelle trasformazioni di primo Settecento. Oltre agli splendidi affreschi al secondo piano nobile, sono infatti i suoi progetti del Ninfeo e del “giardino segreto” a rendere unici ed affascinanti i nostri spazi”.
Riguardo alla rilevanza storico-artistica dell’artista, Daniele Sanguineti co-curatore della mostra, afferma: “Le potenzialità espressive di Domenico Parodi derivano dalla tradizione di provenienza il padre Filippo è stato il maggior scultore berniniano attivo a Genova, il suocero, Pellegro Olivari, un apprezzato scultore in legno, il padrino, Domenico Piola, aveva monopolizzato le arti di secondo Seicento. Parodi eredita una bottega avviata di scultura, ma lui è pittore e riesce a fornire statue e apparati progettandoli e avvalendosi di collaboratori per l’esecuzione, in particolare di Francesco Biggi, già allievo del padre. Carlo e Stefano Pallavicini, che dal 1711 diventano proprietari del palazzo eretto in Strada Nuova da Nicolosio Lomellino, adeguano cortile, giardino superiore e il secondo piano nobile alle nuove esigenze di comfort e di decorazione, chiedendo a Parodi una partitura basata sui miti classici che dall’interno vengono proiettati nello spazio esterno. La mostra racconta questo specifico momento ed esalta il ruolo così eclettico di questo artista poliedrico“.
Laura Stagno, co-curatrice della mostra, aggiunge: “Il profilo di Domenico, di cui le fonti coeve sottolineano il raro sublime ingegno, era quello di un arista colto, letterato, che si distingueva per la costruzione di complesse invenzioni iconografiche. Il gusto e l’esperienza di questo versatile protagonista delle arti di primo Settecento si saldano su più livelli – sul piano delle immagini, ma anche dei concreti rapporti con le persone – con la cultura dell’Arcadia, che si andava in quel momento affermando sulla scena genovese (la Colonia ligustica venne fondata nel 1705). Questa sensibilità nuova, condivisa con i suoi più aggiornati committenti, si esprime nella centralità data alla natura come luogo del mito, cui si legano le novità del tema “boschereccio” e dell’evocazione dell’ambiente di grotta introdotte largamente negli interni. Organizzata all’interno della dimora che conserva il più importante esempio di contestuale intervento del Parodi come frescante e come regista della sistemazione del giardino, la mostra offre al pubblico significativi esempi del suo erudito talento“.
L’Esposizione e gli Allestimenti Speciali
La mostra approfondisce l’intervento di Domenico Parodi all’interno di Palazzo Lomellino di Strada Nuova quale artista poliedrico e aggiornato sulle tendenze più in voga nel Settecento, come quella legata al mito dell’Arcadia, che faceva dell’interazione dell’uomo con la natura il suo punto focale.
Il percorso infatti parte dal cortile interno, attraversa l’ammiratissimo Ninfeo per salire fino allo scenografico “giardino segreto” – entrambi progettati per la famiglia Pallavicini nei primi del ‘700 – e arrivare infine alle stanze del primo piano nobile, dove saranno esposte 18 opere tra dipinti, disegni preparatori e installazioni sempre collegati al tema della Natura.
La parte espositiva presenta una raccolta di progetti per grotte, fontane e statue da esterno realizzate dal Parodi anche per altre committenze, oltre ad alcuni ritratti dell’aristocrazia genovese: da segnalare il ritratto di Paola Lomellini Adorno raffigurata nelle vesti di Flora che interagisce con la Natura e il disegno preparatorio per l’affresco della stanza di Bacco e Arianna del secondo piano nobile. Tra le opere l’autoritratto del Parodi in prestito dalla Galleria degli Uffizi.
Grazie alla collaborazione con l’Accademia Ligustica di Belle Arti e alla curatela di Guido Fiorato, l’esposizione è ulteriormente impreziosita da una serie di allestimenti immersivi che favoriranno il coinvolgimento diretto dello spettatore e creando una continuità visiva tra esterni ed interni. Inoltre con gli studenti del corso di Tecnologie dei materiali – Scenografia, saranno organizzati laboratori didattici a disposizione delle scuole.
L’Associazione Palazzo Lomellino desidera nel suo piccolo contribuire al processo di sensibilizzazione e di attenzione al tema dell’ecosostenibilità, ed è per questo che ha voluto realizzare un progetto allestitivo “green” che, anche grazie alla sensibilità dei Curatori, dei Fornitori e delle Aziende Sostenitrici, utilizzando materiali naturali, riciclabili ed energia a basso consumo.
A completare il percorso nel cortile sarà visibile una raccolta di opere dei diciassette studi di architettura italiani ed internazionali che sono stati invitati a riflettere, attraverso elaborati critici e visionari, sulla perduta continuità del ninfeo a causa della scomparsa della statua di Fetonte, che dominava l’intero gruppo scultoreo. L’idea, nata in occasione della Call For Images “La Statua e il Ninfeo” realizzata nel 2019 dallo studio Caarpa (Casana Architettura Paesaggio) nell’ambito di “OPEN studi aperti”, è la prima parte di un più vasto progetto dedicato al ninfeo del Palazzo e contribuisce a creare un inedito fondale per il cortile.
Promotori e Partner
Promossa dall’Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova Onlus, la mostra – curata da Daniele Sanguineti e Laura Stagno con la collaborazione di Valentina Borniotto – è organizzata in partnership con l’Accademia Ligustica di Belle Arti.
Ha ottenuto il patrocinio e il sostegno di: Comune di Genova, Regione Liguria, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Camera di Commercio di Genova, Compagnia di San Paolo, FAI – Delegazione Genova, Fondazione Carige e Università degli Studi di Genova (DIRAAS).
Hanno inoltre contribuito: Aon S.p.A, Bartolomeo Boero S.p.A, Cambi Casa d’Aste, Costa Edutainment S.p.A, Consorzio Tutela del GAVI, Fondazione Bruschettini per l’arte islamica e asiatica, Grimaldi Holding S.p.A, SAAR Depositi Portuali S.p.A..
La mostra è evento partner di Euroflora 2022.
Palazzo Nicolosio Lomellino accoglie il pubblico in totale sicurezza, garantendo il rispetto di tutte le misure previste e necessarie: dal ridotto numero dei gruppi al distanziamento tra i singoli visitatori e l’adozione dei necessari dispositivi di protezione personale.
INFORMAZIONI UTILI PER LA VISITA ALLA MOSTRA
Orari:
dal martedì al venerdì dalle ore 15:00 alle ore 18:00
sabato /domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00
lunedì chiuso
Biglietti:
INTERO: 10,00€
RIDOTTO*: 8,00€
STUDENTI/INSEGNANTI: 6,00€
Su Redazione
Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiUltime Notizie
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