- Il Museo d’Arte Orientale Chiossone celebra Ligustro, in mostra le stampe giapponesi dell’artista ligure
- “Laser & Sound Show”: luci e colori accendono il Porto Antico per le festività
- Premio Ubu 2025, Teatro Akropolis si riconferma vincitore con un film su Carmelo Bene
- Genova per San Francesco 2026: un percorso tra musica, arte e memoria spirituale
- “Nuova Fiera Primavera” torna a Genova a marzo 2026: tutti gli appuntamenti al Padiglione Blu
- App “Musei di Genova”: lanciata la nuova piattaforma digitale per residenti e turisti
- “La Storia in Piazza” torna al Ducale: la XV edizione dedicata a “Naturale e innaturale nella storia”
Teatro della Tosse, in scena il dramma adolescenziale di Aïcha
Jevo photography
GENOVA – Debutto nazionale d’eccezione per “Se mia madre mi facesse a pezzi nessuno mi verrebbe a cercare” al Teatro della Tosse. Mercoledì 5 e giovedì 6 febbraio alle ore 20.30 va in scena lo spettacolo tratto dal romanzo canadese “Et au pire, on se mariera” di Sophie Bienvenu, tradotto da Sonia Fenoglio e Anna Giaufret.
L’adattamento teatrale di Elena Dragonetti che ne cura la regia vede protagonista Marta Prunotto.
Nell’ambito di questo progetto si è scelto di dare l’opportunità a una ragazza tra i 16 e i 20 anni di essere la protagonista dello spettacolo, scelta attraverso una serie di provini. Lo spettacolo è prodotto da Narramondo Teatro in collaborazione con il Teatro della Tosse, con il sostegno del Conseil des arts du Canada, dell’Ambasciata del Canada a Roma, dell’Università di Genova e del Dipartimento di Lingue e Culture Moderne.
Il romanzo è stato accolto con molto entusiasmo in Canada e la traduzione italiana, appositamente pensata per questo debutto nazionale è stata curata dal Dipartimento di Lingue e Culture Moderne dell’Università di Genova con il coordinamento della Professoressa Anna Giaufret.
La storia
Aïcha è un’adolescente caotica, passionale, con una sensibilità a carne viva e un bisogno di amore e di attenzione insaziabile.
Nata e cresciuta nella difficile periferia di Montréal, a 13 anni si trova catapultata in una stanza scarna e vuota di fronte ad una sconosciuta, muta interlocutrice di un dialogo che si trasforma presto in monologo, a difendersi da un’accusa che potrebbe decidere del suo futuro.
Nel suo lungo racconto si snodano gli eventi della vita che l’hanno condotta fino a questo punto. Eventi le cui ferite faticano a sanarsi e sembrano infettare tutto quello con cui entrano in contatto.
E nonostante questo in Aïcha quello che ci colpisce e ci lascia smarriti è il candore intatto dei sentimenti, l’impulsività, la goffaggine, la franchezza, i sogni, ancora presenti, di una bambina che si è appena affacciata all’adolescenza.
Anche se le esperienze di vita le hanno chiesto di crescere prima del tempo, c’è qualcosa nel suo sentire che è rimasto impigliato in una freschezza commovente.
<A questa età, si ha la pelle viva> scrive l’autrice <O meglio non si ha pelle>

E forse è proprio questo che rappresenta Aïcha una ferita aperta, e il fatto che lei non arrivi mai del tutto a comprendere la propria sofferenza rende il suo racconto straziante. Il bisogno di amore è talmente viscerale e l’amore, per lei, talmente sconosciuto che la sua ricerca diventa un viaggio disperato e mai pago nel tentativo di colmare vuoti incolmabili.
Da qui si scivola velocemente nel tragico epilogo.
< Non amo molto il bianco e il nero. Penso che in molti casi ci siano delle zone grigie. E avevo voglia di raccontare una storia in cui si vanno a toccare queste zone grigie. Non volevo scioccare, perché scioccare porta le persone a difendersi e a non volerne sapere più niente. Ma volevo disturbare, quello sì.> Sophie Bienvenu
Lo spettacolo
In scena una sola giovane attrice, in una stanza come quelle dei colloqui di un commissariato di polizia. Attorno a lei, i luoghi della sua vita, del suo vissuto, del suo immaginario.
Tutto passa attraverso gli occhi della protaginista. È dal suo sguardo, dal suo continuo contraddirsi, dal suo nascondersi e improvvisamente svelarsi con un candore inaspettato, che gli spettatori immaginano, vedono luoghi, conoscono gli altri protagonisti della storia, e ricostruiscono pezzo a pezzo la vicenda come in un noir psicologico.
La scrittura è tagliente e in grado di scandagliare l’animo umano nei suoi risvolti più contradditori.
Il linguaggio è talmente fedele alla realtà di Aïcha, al contesto in cui vive, e al suo sentire che abbiamo deciso di fare una scelta ardita.
Abbiamo voluto che ad abitare le parole della protagonista non fosse un’attrice ma una vera adolescente, una ragazza, giovanissima, in cui quel mondo è ancora vivo, presente, a carne viva.
Per info
www.teatrodellatosse.it
Su Redazione
Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiUltime Notizie
-
Logos vs Caos a Teatro Eleonora Duse : Spregelburd e il ribaltamento del mito di Cassandra.
di Francesca Lituania Genova – Dal 17 al 19 dicembre,...
- Pubblicato a Dicembre 18, 2025
- 0
-
Piazza Portoria ricorda Gianni Di Benedetto: giardini intitolati all’avvocato genovese
GENOVA – Un intervento di toponomastica urbana restituisce alla città...
- Pubblicato a Dicembre 18, 2025
- 0
-
L’arte dell’Ottocento genovese in mostra: doppia inaugurazione a Nervi
GENOVA- Due mostre e un unico filo conduttore: raccontare l’arte...
- Pubblicato a Dicembre 18, 2025
- 0
-
“ALTRAONDA FESTIVAL” ANNUNCIA UN ALTRO NOME CALDO: EMMA LIVE SUL PALCO DEL PORTO ANTICO
La cantautrice porterà a Genova una tappa del Live Tour...
- Pubblicato a Dicembre 18, 2025
- 0
-
VAN DYCK A PALAZZO DUCALE: NEL 2026 LA MOSTRA SUL GENIO FIAMMINGO
Un percorso internazionale con 58 opere provenienti dai principali musei...
- Pubblicato a Dicembre 18, 2025
- 0
-
Boléro-Ravel: al Carlo Felice lo spettacolo che celebra i 150 anni del compositore francese
GENOVA – Il Teatro Carlo Felice celebra i 150 anni...
- Pubblicato a Dicembre 18, 2025
- 0
-
“Yoga per il solstizio d’Inverno”, a Castello D’Albertis una giornata che unisce meditazione e cultura
GENOVA – Il Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo apre le...
- Pubblicato a Dicembre 18, 2025
- 0
-
METROPOLITANA: SBLOCCATO IL PROLUNGAMENTO DELLE NUOVE LINEE, CANTIERI PRONTI A RIPARTIRE DAL 2026
Dopo mesi di stallo si è conclusa l’intesa tra...
- 17 Dicembre 2025
- 0
-
LE PIAZZE DEL CENTRO STORICO CAMBIANO PELLE: NASCONO NUOVI SPAZI PUBBLICI TRA SPORT E CULTURA. ECCO DOVE
Piazza delle Marinelle, piazza delle Monachette e piazza Tenedo...
- 16 Dicembre 2025
- 0
-
“Dritto & Rovescio”: a Nervi la consegna dei capi solidali di 50&Più Genova
GENOVA – Torna anche quest’anno a Nervi “Dritto &...
- 16 Dicembre 2025
- 0
-
Euroflora, parte il countdown: sabato fiorisce la fontana di piazza De Ferrari
GENOVA – La Superba si prepara alle giornate di...
- 6 Aprile 2018
- 3
-
IL FUOCO IN UNA STANZA, IL COLLETTIVO “INTIMO MA NON MATURO” DEGLI ZEN CIRCUS
Comincia da Genova l’instore tour degli Zen Circus, che...
- 5 Marzo 2018
- 3
-
“WATERFRONT DI LEVANTE”: IL REGALO DI RENZO PIANO A GENOVA
Renzo Piano ha donato oggi il progetto “Waterfront di...
- 31 Ottobre 2017
- 3










Devi essere loggato per postare un commento Accedi