MUSEO LUZZATI A RISCHIO CHIUSURA: «UN PATRIMONIO VIVO CHE DIALOGA CON IL FUTURO»

Di il 3 Luglio 2015

A pochi giorni dal lanciato allarme, GOA MAGAZINE ha intervistato il direttore del museo Sergio Noberini: il punto della situazione

Testo di Chiara Gaddi, video di Elisa Romeo

testata ferraraQuindici anni fa apriva a Porta Siberia, nel centro del Porto Antico, il Museo Luzzati. Oggi, dopo essere stato insignito del primo posto tra le strutture dedicate alle arti applicate e tra le prime venti in Italia ad aver costruito un laboratorio didattico, è costretto a prendere in mano penne e libri contabili. Perchè anche se il Luzzati è un museo privato, una parte dell’attività è finanziata da contributi pubblici, spesso richiesti e non sempre ottenuti. Ed ecco che scatta puntuale il grido d’allarme: 240.000 euro di ricavi all’anno non bastano per coprire i costi, che in media sono 450.000, tra retribuzione del personale, gestione degli spazi, organizzazione mostre, eventi e officina didattica. Un ammanco che se non si dovesse coprire, costringerebbe il Museo a chiudere i battenti e a privare della città di un patrimonio unico e vivo, a vocazione del futuro e dell’infanzia. GOA MAGAZINE ha intervistato il direttore Sergio Noberini.

A chi si rivolge il vostro appello?
«Principalmente alle istituzioni, al Comune e alla nuova giunta, che però nel piano regionale non ha praticamente previsto fondi per la cultura. Dal Ministero ci hanno risposto che mancano i soldi, ma che ci terranno in considerazione. Siamo aperti a collaborare con aziende, società pubbliche e private che vogliano sfruttare le grandi risorse del Museo, mettendo a disposizione il nostro patrimonio e continuare così la nostra missione sociale e culturale.»

Anche i cittadini possono contribuire?
«Certo. Sul nostro sito www.museoluzzati.it abbiamo lanciato una campagna di sostegno collegato a un conto dedicato che, in trasparenza, raccoglierà in un albo donatori privati e aziende e servirà a dare vita e a sostenere tutte le attività e i programmi.»

Avete già avuto dei riscontri positivi?
«Sì, ci sono i primi segnali importanti e stanno partendo altre iniziative. In particolare una raccolta di firme e di disegni da parte dei più grandi illustratori, quasi cento, che sono passati di qui in questi anni. Inoltre, da quando abbiamo dichiarato la nostra situazione di difficoltà, abbiamo riscontrato un’attenzione non solo da Genova e dall’Italia ma anche dall’estero. In particolare, da una televisione nazionale svizzera e da tutto un mondo che vede in questo patrimonio un’opportunità da non perdere.»

Il museo, nonostante tutto, continua la sua attività a pieno regime. Che cosa dobbiamo aspettarci dal futuro?
«Fino al 27 settembre ospiteremo la grande mostra monografica dedicata a uno degli artisti contemporanei più significativi, Gianni Pacinotti, in arte GIPI. Abbiamo selezionato oltre centocinquanta opere originali, dalle tavole per le graphic novel alle illustrazioni per i più grandi giornali come La Repubblica, Internazionale e Süddeutsche Zeitung. Subito dopo partirà un’altra monografica, ma questa volta sull’opera di Luzzati e su Alice. Sarà un momento importante con una documentazione di altri artisti che hanno lavorato su questo tema: cerchiamo sempre di fare cultura aperta, proprio come ci ha insegnato Luzzati. E poi, se tutto resterà in piedi, tante altre novità…»

Ci può dare un’anticipazione?
«Posso dirvi che a novembre saremo al Lucca Comics, forse torneremo a Ferrara al Museo di Arte Ebraica e continueremo a documentare il lavoro di Luzzati collaborando con il Teatro della Tosse su, tra l’altro, il patrimonio del cinema d’animazione di Roma. E poi, incrociando le dita, stiamo lavorando per ospitare un evento davvero eccezionale: una mostra con laboratori e disegni dal vivo con ZEROCALCARE. Un cantiere sull’autore in pieno stile Luzzati!»

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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