“Archeologia del quasi”, venerdì 20 giugno l’apertura di “Musei in Movimento” al Sant’Agostino

Di il 19 Giugno 2025

GENOVA – Parte ufficialmente domani, venerdì 20 giugno alle ore 17.30, la rassegna “Musei in Movimento”, un progetto a cura del Teatro dell’Ortica, realizzato con il contributo di Fondazione Carige e organizzato dalla Direzione Musei Civici di Genova – Servizi Educativi Musei.

L’appuntamento, che segue l’anteprima del 25 maggio al Tiqu, è al Museo di Sant’Agostino con lo spettacolo “Archeologia del quasi. Atlante dei reperti che cambiano forma”, che vedrà in scena gli attori del Gruppo Stranità, storico laboratorio di teatro sociale dell’Ortica. La performance sarà un viaggio tra reperti e pietre antiche, esplorando tracce, crepe e interstizi per scoprire nuove possibilità e risorse nella fragilità. Il museo si trasformerà in un luogo vivo, dove il frammento può ancora generare incontri, senso e futuro.

Per partecipare è necessaria la prenotazione sul portale eventi dei Musei di Genova. Le performance nei musei avvengono durante l’orario di apertura al pubblico. L’ingresso è regolato secondo le modalità di accesso ordinarie (gratuito per i residenti nella Città Metropolitana di Genova).

La rassegna “Musei in Movimento” è composta da un ciclo di performance site-specific, ideate e messe in scena all’interno di altrettanti musei civici genovesi. La peculiarità del progetto risiede nel coinvolgimento di gruppi integrati che fanno parte di progetti e laboratori di teatro sociale a cura del Teatro dell’Ortica, realtà attiva da quasi trent’anni nel campo. Questi gruppi, nati dalla collaborazione con servizi sociali, sanitari ed educativi del territorio, includono persone in stato di marginalità e fragilità, operatori e cittadini attivi, creando un esempio concreto di inclusione.

L’obiettivo della rassegna è esplorare la complessità del rapporto tra il museo e la cittadinanza, raccontando le collezioni e i tesori custoditi in una maniera inedita e accessibile, attraverso il linguaggio teatrale. Le performance, aperte al pubblico negli orari di ingresso gratuito per i residenti, mirano ad avvicinare ai musei anche chi solitamente non li frequenta, abbattendo pregiudizi e barriere. Non solo gli spazi interni, ma anche le immediate adiacenze dei musei diventeranno palcoscenico, per “portare fuori” il museo e “portare dentro” la comunità. Protagonisti di questo racconto, quindi, non saranno solo attori professionisti, ma anche persone comuni: una comunità che si mette in scena includendo cittadini attivi, operatori culturali e sociali, e persone seguite dai servizi per la salute mentale o coinvolte in percorsi di socializzazione, riabilitazione e reinserimento. 

Ecco il calendario completo degli altri appuntamenti in programma

Castello D’Albertis – Museo delle Culture del Mondo 13 luglio ore 17.30

Poetica dei passi. Dizionario per lo sradicamento consapevole

performance a cura del Teatro dell’Ortica

con le attrici del laboratorio “Il rumore del silenzio”

in collaborazione con il Centro Per non subire violenza

Una geografia affettiva fatta di gesti, di cura, di presenza, in ascolto dei luoghi e delle storie che li abitano, intrecciando parole e movimenti per dare forma a un cammino con nuove possibilità di orientamento. Con le partecipanti al laboratorio “Il rumore del silenzio”, spazio di relazione tra donne per poter rielaborare i propri vissuti attraverso una riscoperta corporea e una narrazione del sé, nato dalla collaborazione tra Teatro dell’Ortica e Centro Per non subire violenza.

MUCE – Museo Certosa di Genova 5 settembre ore 17.30

L’acustica del silenzio. Manuale per l’ascolto degli spazi

performance a cura del Teatro dell’Ortica

Nel cuore della Certosa, tra chiostri, corridoi e celle che portano la memoria della clausura, in un museo incastonato nel tessuto del quartiere, dove il passato monastico convive con i rumori e le attività sociali, la performance esplora la possibilità di attivare un ascolto sottile, che accoglie il silenzio come spazio vivo, aperto, attraversabile, che non nega – ma include – l’esterno, la città, il mondo. È un invito a fare spazio a ciò che normalmente si perde, a percepire ciò che vibra ai margini.

GAM – Galleria d’Arte Moderna 21 settembre ore 17.30

Dinamica del vortice. Mappe sensibili di traiettorie emotive

performance a cura del Teatro dell’Ortica

Nelle stanze di Villa Saluzzo Serra, da sempre, le emozioni si muovono. Non seguono un ordine, non chiedono permesso. Accelerano, deviano, ritornano, e nel loro passaggio tracciano rotte inattese. Oggi, la villa ospita oggetti d’arte che muovono il sentire. La performance dà corpo a ciò che vibra sotto la superficie dell’opera e scivola fuori: non c’è un equilibrio da trovare, ma un movimento da riconoscere. Una dinamica interiore, sensibile, condivisa.

Museo d’Arte Orientale E. Chiossone 19 ottobre ore 17.00

Calligrafia del passaggio. Inventario per margini, spiragli e contatti

performance a cura del Teatro dell’Ortica

Nel Museo Chiossone – spazio essenziale, silenzioso, che lascia respirare, spazio di passaggio tra mondi, segni, sguardi – il teatro diventa gesto che prova a tradurre l’intangibile, in equilibrio tra visibile e invisibile, tra dentro e fuori. Non si tratta di rappresentare, ma di attraversare: stare sul margine, abitare il confine come possibilità. Ogni azione, un tentativo lieve, un contatto, un’apertura da cui affacciarsi, da cui guardare oltre.

Museo del Risorgimento 9 novembre ore 15.00 e ore 17.00

Fisiologia della libertà. Sistemi di accensione degli slanci

performance a cura del Teatro dell’Ortica

Libertà: energia viva, slancio, impulso. Nelle stanze raccolte di Casa Mazzini non si celebra un passato concluso, ma si ascolta ciò che pulsa ancora: nei documenti, nelle scritte, negli oggetti. La performance intercetta questo battito, non solo per commemorare, ma per esplorarne i gesti di attivazione: grandi o piccoli che siano, sicuramente ancora vitali e necessari nel nostro presente. Come un fremito che continua a cercare forma, per ridare corpo al desiderio di scegliere, muoversi, cominciare.

Musei di Strada Nuova 14 dicembre ore 17.00

Urbanistica del possibile. Piani regolatori per città in movimento

performance a cura del Teatro dell’Ortica

Una nuova strada che si apre tra le maglie della città storica. Tra cortili, scalinate e saloni affrescati, il percorso si muove come una mappa viva, per immaginare nuove forme dell’abitare, dello stare, del costruire insieme. La città, qui, non è un dato: è una domanda. Un gesto urbano e poetico per disegnare traiettorie alternative, provvisorie, collettive. Perché anche l’architettura più solida può aprire spiragli, e ogni città custodisce al suo interno la possibilità di essere riscritta.

C.S.

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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