Il 15 maggio al Sivori anteprima del film “Raqmar” con il regista Aurelio Grimaldi e il protagonista Mehdi Lamsabhi 

Di il 10 Maggio 2025

GENOVA – Raqmar è il villaggio di partenza, Genova la città di arrivo. A viaggiare sono ragazzi nati nei paesi sahariani da portare in Italia per essere sfruttati, spesso obbligati a prostituirsi. Una vera e propria tratta. La storia vera di uno di quei ragazzi è diventato un film, liberamente ispirato a un reportage pubblicato su una rivista internazionale. “Raqmar” sarà proiettato in anteprima giovedì 15 maggio 2025, alle ore 21, al cinema Sivori (salita Santa Caterina 54 r., Genova, tel. 010 583261), presentato dal regista Aurelio Grimaldi e dal protagonista Mehdi LamsabhiGirato in gran parte a Genova e nella Riviera di Levante, oltreché in Marocco, nel trailer si riconoscono la Lanterna e piazza De Ferrari. Sulla locandina i crediti segnalano numerose maestranze genovesi, come la scenografa e costumista Valentina ArcuriMatteo Zingirian al montaggio e Luca Massa direttore della fotografia.

“Raqmar” è interpretato da Giuliana De Sio, Leo Gullotta, Antonino Macaluso, Alessio Vassallo, oltre a Mehdi Lamsabhi. Il film esplora il meccanismo di reclutamento di giovani ragazzi provenienti da Paesi in via di sviluppo, condotti in Europa con la promessa di un impiego e di una vita migliore. Dietro l’apparenza di un contratto regolare, si cela una realtà ben più drammatica, fatta di controllo, silenzi e violazioni mascherate da consensi. In un piccolo villaggio berbero del Sahara, tre italiani – due uomini e una donna – giungono per selezionare alcuni giovani con l’obiettivo di inserirli in un programma di “formazione e lavoro” in Italia.

Aurelio Grimaldi, nato a Modica (Ragusa) nel 1957, ha esordito come regista nel 1992 con “La discesa di Aclà a Floristella”, per proseguire con “Nerolio” (1995), “Rosa Funzeca” (2002), “Anita – Unaviota per Garibaldi” (2009), “Il delitto Mattarella” (2020), tra gli altri. Come scrittore ha ottenuto l’attenzione di pubblico e critica con il suo primo romanzo, “Meri per sempre”, storia di un insegnante idealista alle prese con un gruppo di ragazzi detenuti in un carcere minorile, tra cui una giovane prostituta transessuale. A seguito del successo del libro, il regista Marco Risi l’anno successivo ne realizza il film omonimo, con Michele Placido protagonista. Grimaldi partecipò alla stesura della sceneggiatura. Nel 1990, a due anni di distanza dal primo, s’occuperà poi di redigere la sceneggiatura per il suo seguito “Ragazzi fuori”, sempre per la regia di Risi.

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