Le Rose di Roberto Fanari al Museo Raccolte Frugone

Di il 21 Settembre 2017

GENOVA – Sabato 23 settembre 2017, alle 16.30, sarà inaugurata a Nervi la mostra di 10 installazioni fotografiche a colori, in grande formato, un immaginario roseto su carta da acquerello che fiorisce improvvisamente dentro le Raccolte Frugone (in foto), in una sala affacciata sul grande prato della villa a meridione.

Omaggio a Nervi e frutto di un lavoro pensato per le rose rifiorenti del roseto “Luigi Viacava”, per l’arte delle Raccolte Frugone, a cominciare dal magnifico ritratto che Giovanni Boldini dedica alla affascinante contessa prussiana Suzanne Beatrice van Bylandt nel 1901, il cui raffinato volto è messo ancor più in accento dalla decorazione di una cornice di superbe rose sull’acconciatura. Per continuare con le rose, quasi preziose gemme déco tra i capelli di torniti nudi femminili, nelle piccole sculture in marmo di Leonardo Bistolfi, “L’offerta e Il profumo”; e, ancora, rampicano nella simbolista “Maternità” di Giuseppe Mentessi.

Nella storia dell’arte il fiore della rosa occupa, col suo fascino e il suo profumo, un  posto particolare, con un alto valore talvolta religioso, talvolta allegorico, in virtù della forma e della  simbologia così legata alla figura della donna. Nel Novecento, la rosa ha ricevuto sistematiche attenzioni artistiche e creative da quasi tutti gli artisti: da Boldini a Boccioni, da Fontana a Beuys, da Warhol a Pistoletto, a Koons, attraverso prospettive culturali molto diverse, tra  allusivi simbolismi, avanguardie e astrazioni, talvolta essenza formale, talaltra pura citazione cromatica o semplice evocazione botanica.

L’obiettivo di Roberto Fanari, abbandonata l’oscurità notturna dei suoi paesaggi, coglie, oggi, scatto dopo scatto, con ritmo incalzante e quasi orgiastico, fiori, foglie, spine, steli, boccioli e cespugli di rose, fresche o inaridite, rigogliose o appassite,  in un tripudio festoso di colori complementari contro cieli bianchi e azzurri: le immagini divengono nastri di grande forza narrativa che, con ritmo cadenzato, si srotolano all’infinito, come decorative sequenze di fotogrammi o frammenti di pseudo scientifiche classificazioni.
Le sue rose nascondono lo spazio, la città, le case, e divengono cortina, ambigua siepe invalicabile, se non respingente; presenze  date e inespugnabili nel loro turgore o nella loro decadenza.  Si offrono a chi guarda senza pudori e censure, carnose, lussureggianti, sfiorite, appassite  pronte a declinare, sui bianchi muri delle Raccolte Frugone,  tutte le sfumature della metafora umana.

In occasione del brindisi di inaugurazione saranno offerti al pubblico lo sciroppo e la confettura  di petali di rose, l’antico “zucchero rosato”, Presidio Slow Food, dell’Azienda Agricola Bio Maria Giulia Scolaro di Savignone


Orario
fino all’8 ottobre:
dal martedì al venerdì 9-19
sabato e domenica 10.00-19.30

dal 10 ottobre:
dal martedì al venerdì  9.00-18.30
sabato e domenica 9.30-18.30
lunedì chiuso

Info e prenotazioni:
010 3726025

010 5574739

biglietteriagam@comune.genova.it

(C.S.)

Su Redazione

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