La settimana alla Feltrinelli Genova tra presentazioni, incontri e dibattiti

Di il 17 Maggio 2018

GENOVA – Tornano gli appuntamenti alla Feltrinelli Genova tra presentazioni, incontri e dibattiti.

 

Lunedì 21 maggio 2018 dalle ore 18:00 – Genova

FERITI E CONTENTI

Un padre e un figlio camminano insieme, mano nella mano. Davanti a loro, all’improvviso, appare un circo. Il direttore invita l’uomo e il bambino ad entrare, ma prima li avverte: non è un circo come tutti gli altri. Dentro il tendone, infatti, si consuma lo show della vita e dove le attrazioni sono i vizi e le virtù del genere umano. Seduti sulle poltrone, padre e figlio si ritrovano ad assistere a un susseguirsi di spettacoli che diventano storie e raccontano di equilibristi e giocolieri che si muovono tra lesioni e speranze. Dodici storie, un unico cammino. I due ne restano travolti, apprendono lezioni importanti, fino al sorprendente finale in cui i vari protagonisti dello spettacolo aiutano il padre, prossimo a compiere un gesto estremo, a ritrovare un filo perduto e forse malamente spezzato della sua esistenza. Ettore Zanca firma un caleidoscopio di suggestioni e di emozioni, ma soprattutto un viaggio appassionato nella vita, imperfetta come noi, a tratti spiazzante, altre volte commovente, ma che alla fine ti chiede soltanto di alzarti in piedi e di sorridere. Perché la speranza ha sempre un sorriso e va cercata nelle nostre singole sofferenze e preziose diversità. Oggi l’autore interviene insieme a Barbara Fiorio.

Martedì 22 maggio 2018 dalle ore 18:00 – Genova

INCONTRO CON PAOLO GIORDANO

La prima volta che Teresa li vede stanno facendo il bagno in piscina, nudi, di nascosto. Lei li spia dalla finestra. Le sembrano liberi e selvaggi. Sono tre intrusi, dice suo padre. O tre ragazzi e basta, proprio come lei. Bern. Tommaso. Nicola. E Teresa che li segue, li studia, li aspetta. Teresa che si innamora di Bern. In lui c’è un’inquietudine che lei non conosce, la nostalgia per un’idea assoluta in cui credere: la religione, la natura, un figlio. Sono uno strano gruppo di randagi, fratelli non di sangue, ciascuno con un padre manchevole, carichi di nostalgia per quello che non hanno mai avuto. Il corpo li guida e li stravolge: la passione, la fatica, le strade tortuose e semplici del desiderio. Il corpo è il veicolo fragile e forte della loro violenta aspirazione al cielo. E la campagna pugliese è il teatro di questa storia che attraversa vent’anni, quattro vite, un amore. Coltivare quella terra rossa, curare gli ulivi, sgusciare montagne di mandorle, un anno dopo l’altro, fino a quando Teresa rimarrà la sola a farlo. Perché il giro delle stagioni è un potente ciclo esistenziale, e la masseria il centro esatto del mondo.

Paolo Giordano, Nell’anno accademico 2006-2007, ha conseguito la laurea specialistica in fisica delle interazioni fondamentali presso l’Università degli studi di Torino.  Ha vinto una borsa di studio per frequentare il corso di dottorato di ricerca in fisica delle particelle, presso la Scuola di dottorato in Scienza e alta tecnologia del medesimo ateneo. È autore del romanzo La solitudine dei numeri primi (Mondadori, 2008 – Premio Campiello Opera Prima, Premio Fiesole Narrativa Under 40 e Premio Strega 2008). Un suo racconto è incluso nell’antologia Dignità! Nove scrittori per Medici Senza Frontiere (Feltrinelli 2011). Tra gli altri suoi romanzi ricordiamo Il corpo umano (Mondadori 2012),  Il nero e l’argento(Einaudi 2014) e Divorare il cielo (Einaudi 2018). La solitudine dei numeri primi ha inaugurato nel 2014 la collana innovativa della Mondadori Flipback.

 

Mercoledì 23 maggio 2018 dalle ore 18:00 – Genova

LA VOCE DEL PADRONE

Franco Battiato è da oltre cinquant’anni una figura unica nel panorama artistico italiano per il suo impavido muoversi tra il pop e la ricerca più ardita, fino a esplorare il mondo dell’opera, della pittura e del cinema. Ogni passo compiuto da Battiato è peculiare per coraggio, originalità, intraprendenza e forza di volontà.

Questo libro narra del percorso che da un piccolo paese siciliano arriva alle vette delle classifiche: dal 1945, anno di nascita del musicista, al 1982, momento della consacrazione con la voce del padrone, uno degli album più venduti nella storia della discografia italiana. In questo lasso di tempo il cammino di Battiato è impervio e segnato da numerose crisi: abbandona il paese natale per affrontare la metropoli e le sue sirene incantatrici, realizza il sogno di diventare musicista ma presto rinuncia al facile successo commerciale, imbocca la strada della sperimentazione, divide aspramente pubblico e critica fino a tornare sui propri passi per riprendersi, finalmente, quel successo che aveva solo sfiorato agli albori della carriera. Per ricostruire questa appassionante vicenda, Fabio Zuffanti ha effettuato una certosina ricerca in tutto ciò che finora è stato pubblicato sull’argomento e ha analizzato ogni singola canzone dell’artista siciliano (relativamente al periodo citato) con scrupoloso fare musicologico. Ma non sono solo i brani di Battiato a essere sviscerati dall’attenta penna del musicista/scrittore genovese bensì anche i concerti, le scelte di vita e tutte le collaborazioni, dichiarate e non. Zuffanti ha inoltre interpellato un gran numero di persone che hanno percorso piccoli o lunghi tratti di strada insieme a Battiato: musicisti, grafici, fotografi, giornalisti, collaboratori o semplici amici che con i loro contributi inediti raccontano gustosi

retroscena su canzoni, dischi, concerti, registrazioni, copertine, foto, partiture e misticismo. Anche lo stesso Battiato è chiamato a ripercorrere la sua ascesa e consacrazione, e lo fa tramite rare dichiarazioni estrapolate da interviste d’epoca e incontri vari. Dichiarazioni che mettono in luce il suo carattere fiero e senza compromessi, in analisi sempre lucide e illuminanti su arte e società.

Fabio Zuffanti è musicista e scrittore. Ha all’attivo oltre quaranta album come solista o leader di band quali Finisterre, Maschera Di Cera, Höstsonaten e una fitta attività concertistica in tutto il mondo. È autore dei saggi O casta musica (2012, Vololibero), Ma che musica suoni? (2014, Zona), Prog, 101 dischi dal 1967 al 1980 (2016, Arcana), del volume di poesie Il giorno sottile (2016, Mora) e della raccolta di racconti Storie notturne (Ensemble,

2018). Nel 2016 è stata pubblicata in Canada la prima biografia su Fabio Zuffanti, Jeux de

miroirs, scritta dal giornalista quebecchese Michel Bilodeau

Giovedì 24 maggio 2018 dalle ore 18:00 – Genova

SANGUE INFETTO

Tra le inchieste che negli anni novanta sconvolsero l’opinione pubblica, lo scandalo del sangue infetto rappresenta una delle pagine più drammatiche. Decine di migliaia di persone infettate dai virus dell’AIDS e dell’epatite C in tutto il mondo sono l’eredità di questa strage silenziosa compiuta dai farmaci e dalle terapie che invece avrebbero dovuto salvare le loro vite. In che modo si diffuse l’epidemia? Chi sono i responsabili? Potrebbe accadere ancora? Attraverso documenti e testimonianze inedite, Michele De Lucia rivela le verità nascoste di una vicenda sconvolgente, denunciando le ipocrisie e le letture retrospettive che hanno impedito alle vittime di conoscere le ragioni di una tragedia ancora oggi difficile da comprendere. Il libro è introdotto dalla prefazione dell’immunologo Fernando Aiuti, tra i massimi esperti del virus HIV in Italia e presidente onorario dell’ANLAIDS (Associazione Nazionale per la lotta contro l’Aids)

Michele De Lucia, laureato in legge, radicale, giornalista e scrittore, è stato tesoriere di Radicali italiani. Co-fondatore di Anticlericale.net, del premio “Parole liberate oltre il muro del carcere” e dell’Associazione Italiana Malattie Neurodegenerative, per molti anni ha condotto la rubrica “Hyde Park Corner” su Radio Radicale. Ha pubblicato dieci libri, tra cui: Fiat quanto ci costi? (2002), Il baratto (2008), Al di sotto di ogni sospetto (2013), Il Berluschino (2014), e Matteo Salvini sottovuoto spinto (2015).

Venerdì 25 maggio 2018 dalle ore 18:00 – Genova

NAZITALIA – INCONTRO CON PAOLO BERIZZI

I nazisti sono tornati, e parlano italiano. Cresciuti nel mito di Hitler più che del tradizionale «Boia chi molla», fomentano e guidano le proteste di piazza, da Nord a Sud: dal blitz comasco degli skinhead veneti nel centro di aiuto ai migranti alla colonia estiva di Catania gestita dai militanti di Forza Nuova,

dove i bambini al mattino fanno l’alzabandiera e i laboratori di pittura insegnano il cromatismo ariano; dallo stabilimento balneare fascista di Chioggia, con le docce «travestite» da camere a gas, a Ostia, dove il rampollo del clan Spada, fiancheggiatore di Casa Pound, spacca il naso con una testata al giornalista televisivo impertinente. I loro linguaggi e le loro parole d’ordine tracimano dai gruppi minoritari alle forze politiche più grosse, anche in Parlamento. La nostalgia del passato e la xenofobia si confondono

nella retorica populista tanto di moda. Parole d’ordine: sovranità, frontiere e muri, no ius soli, prima gli italiani, famiglia, élite corrotte. Non disdegnano la violenza fisica: si allenano nelle palestre militanti, come quella gestita da Roberto Spada a Ostia, si sfogano nei concerti d’area, si addestrano nelle

curve degli stadi, dove spesso fede politica e criminalità diventano miscela esplosiva. Paolo Berizzi, da oltre dieci anni, sta attraversando in prima persona questa onda che sta entrando potentemente nella nostra società. Con freddezza, curiosità e passione ci accompagna in questo viaggio nell’area nera del nostro Paese; un mondo perlopiù di ragazzi, intessuto di riti e miti che consideravamo sepolti tra le macerie della Storia; un mondo fluido e magmatico, dai contorni tanto labili quanto inquietanti, che si

appresta a entrare di prepotenza nella campagna elettorale prossima ventura. Un mondo che, se non lasciasse tracce così marcate nella attualità, sarebbe difficile credere che esista davvero.

 

Paolo Berizzi bergamasco, 45 anni, laurea in filosofia, è inviato de «la Repubblica», dove lavora dal 2000. Scrive di cronaca e politica. Ha pubblicato: Il mio piede destro (Dalai editore; con Dario Cresto-Dina), Morte a 3 euro (Dalai editore), Bande Nere (Bompiani), La bamba (Dalai editore; con Antonello Zappadu). Dal marzo del 2017 è sotto tutela della prefettura di Bergamo dopo che sulla sua auto, parcheggiata sotto casa in Città alta, qualcuno aveva inciso sulla carrozzeria un crocifisso, una svastica e il simbolo delle SS.

Oggi interviene insieme a Giovanni Toti e Andrea Orlando.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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