Darsena, domenica sbarca Oloferne con il Museo Navigante

Di il 16 Marzo 2018
Maccione

GENOVA – Domenica 18 marzo, dopo 1300 miglia e 69 giorni di navigazione, attracca in Darsena a Genova davanti al Galata Museo del Mare, il Museo Navigante ospitato a bordo di OloferneAd accogliere la goletta, uno speciale comitato d’onore composto dalle massime autorità di Regione, Comune, Mu.MA, AMMM, Museo Navigante e altre Istituzioni locali.

 

La goletta in navigazione

Genova, penultima tappa italiana del viaggio iniziato il 9 gennaio da Cesenatico, si prepara ai festeggiamenti con due giorni di iniziative rivolte alla città: si comincia con il corteo di barche in mare, il saluto delle Autorità in banchina, il pranzo del Cadraio, spettacoli di canti di mare, mostre e laboratori di marineria per i più piccoli. Il programma potrebbe subire variazioni in caso di condizioni meteo avverse. Il viaggio di Oloferne si concluderà a fine marzo 2018 a Sète, in Francia, al Festival del Mare, a cadenza biennale, Escale à Sète, il più importante evento di tradizioni marinare del Mediterraneo dove la goletta Oloferne sarà ospite in rappresentanza dei musei italiani. Nel viaggio di ritorno sulla goletta si  imbarcheranno gli allievi dell’Istituto nautico di Genova, in alternanza scuola-lavoro.

 

A bordo del Museo Navigante viaggiano importanti cimeli storici messi a disposizione dalla Marina Militare: 10 rari fascicoli sulle operazioni Navali della Grande Guerra, a Genova verranno portati a bordo strumenti dell’Istituto Idrografico della Marina Militare che raccontano l’evoluzione delle tecniche di orientamento nei secoli: il circolo a riflessione datato 1915, la cui messa a punto si deve a Giovanni Battista Amici e il perfezionamento a Giovanni Battista Magnaghi. Uno strumento che consente di misurare una distanza angolare fino a 180°, e quindi di individuare la posizione in mare di una imbarcazione osservando dei punti a terra;  una bussola di rotta piccola mod. 1965, per le sue caratteristiche tra le prime a essere utilizzata a bordo di unità moderne ad alta velocità, e infine il Cronometro marino, grazie al quale è stata  possibile la “scoperta del calcolo della longitudine” che rappresenta un passaggio epocale nella storia della navigazione. Inoltre ci sarà una carta storica della Baia del Re, l’area antartica dove è arrivato Umberto Nobile.

 

Per il programma completo, clicca QUI.

 

(C.S.)

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