Viaggio a Lampedusa a vivere gli sbarchi con “L’abisso” di Davide Enia

Di il 6 Dicembre 2018
Mario Virga

Con “L’abisso” Davide Enia ci porta con lui nell’intero percorso che da una semplice proposta l’ha condotto fino a Lampedusa e alla scoperta del dramma degli sbarchi di migranti e della quotidianità di un’isola che si è vestita d’accoglienza.

 

Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Nazionale di Roma, dal Teatro Biondo di Palermo e dall’Accademia Perduta Romagna Teatri, è l’adattamento teatrale del romanzo di Enia “Appunti per un naufragio”, pubblicato nel 2017 dalla casa editrice siciliana Sellerio e vincitore del Premio Mondello 2018.

 

Non c’è scena e non c’è trama, sul palco una sedia ed Enia ad occuparla, lo stesso che con forza carismatica e pathos porta lo spettatore al centro del suo racconto e della sua esperienza con la sensazione di starla vivendo con lui.

Inizia con la testimonianza di un sommozzatore incontrato per caso nella dimora di amici che lo ospitavano sull’isola siciliana. A questa si aggiungeranno i racconti dei pescatori, dei rescue swimmer e dei militari della Guardia Costiera italiana, degli abitanti dell’isola, dei conoscenti, dei migranti stessi.

Alle storie degli altri Enia intreccia le sue storie personali e non: il rapporto con il padre e un lutto familiare, l’esperienza del primo sbarco a cui ha assistito, come ha affrontato la verità delle scene e delle immagini che aveva visto. Con una umiltà tutta umana il pubblico viene condotto al centro di una delle tragedie più grandi del nostro tempo e non può starne fuori.

 

Manca una scenografia, il centro del palco è l’attore e scrittore che con un’importante carica espressiva coadiuvata dalla gestualità e dal dialetto siciliano tiene l’attenzione alta per tutto lo spettacolo. Ad accompagnarlo, le musiche composte ed eseguite da Giulio Barocchieri che con maestria lascia lo spazio al narratore aiutandolo a trasmettere tutta l’emotività del racconto.

 

Lo spettacolo “L’abisso” di Davide Enia sarà in scena al Teatro Modena di Genova fino all’8 dicembre.

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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