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UN’ESPLOSIONE DI LETTERATURA CON IL “GENOVA BOOKPOP FESTIVAL” SUL TEMA DEL DIVENIRE: L’INTERVISTA ALLE IDEATRICI

La manifestazione si terrà dal 24 al 27 ottobre presso la galleria Rossetti Arte Contemporanea e i Giardini Luzzati ospitando presentazioni, dibattiti, confronti, performance, laboratori/incontri con le scuole e workshop gratuiti
di Alessia Spinola
GENOVA – Il capoluogo ligure diventa culla della letteratura dal 24 al 27 ottobre con “Genova BookPop Festival 2024”, manifestazione letteraria e culturale ideata dal blog Themeltinpop in collaborazione con CDM Lab e Sara Rattaro che si pone come obiettivo quello di creare degli spazi sicuri di confronto in un periodo in cui tutto intorno a noi sta mutando, e non sempre in modo rassicurante. Il Festival per la sua seconda edizione ha come tema proprio “il divenire” e ospiterà presentazioni, dibattiti, confronti, performance, laboratori/incontri con le scuole e workshop gratuti con editori, disegnatori di fumetti, docenti di scrittura creativa e di lettura interpretativa.
Quello che si propone di fare Genova BookPop Festival è di essere uno spazio aperto alla condivisione, all’incontro, al dubbio e alla conoscenza, seguendo l’individuo e la società attraverso le fasi complesse e contraddittorie del suo divenire. Durante gli svarianti incontri della rassegna si cercherà di interpretare il nostro presente, dando voce anche alle nuove generazioni che si muovono e si trasformano: una pluralità di sguardi per trovare un percorso comune verso obiettivi comuni.
Il festival si svolgerà in parte presso la galleria Rossetti Arte Contemporanea, in via Chiabrera 33R e in parte nell’area archeologica dei Giardini Luzzati – Spazio Comune, piazza Luzzati 1, per invitare il pubblico a vivere più intensamente gli spazi offerti dal cuore della città.
A pochi giorni dall’inizio, Goa Magazine ha intervisto Antonella Grandicelli e Arianna Destito Maffeo, organizzatrici della rassegna e direttrici di Themeltinpop blog, le quali hanno raccontato i loro sogni per questo Festival e, tra le tante altre cose, i loro progetti futuri come scrittrici, oltre che a invitare i giovani a nutrirsi di tante belle letture.
Potete raccontarci in cosa consisterà il Festival?
L’idea di offrire un festival di partecipazione attiva, che nella scorsa edizione ci ha portato tanto consenso, non è cambiata. Per quattro giorni, dal 24 al 27 ottobre, avremo libri e autori, avremo tanti laboratori e workshop dedicati a tutto ciò che ruota al mondo della narrazione e dell’oggetto libro – dalla scrittura, alla lettura, all’editoria, al fumetto – ma il nostro percorso quest’anno sarà unito da un tema – il Divenire – scelto proprio perché ne sentiamo l’urgenza e l’importanza. Tutto intorno a noi sta cambiando velocemente e non sempre in una direzione rassicurante e mai come adesso c’è il bisogno di confrontarsi, di trovare nuove prospettive da cui guardare la realtà, di capire e capirci. Vogliamo ascoltare tutti e che siano tutti a parlare, soprattutto le nuove generazioni. Genova BookPop Festival – come anche Themeltinpop – vuole essere uno spazio in cui sentirsi liberi e sentire libero lo sguardo.
Come vi è nata l’idea?
Per caso, come tutte le idee migliori. Con Themeltinpop, grazie anche alla preziosa collaborazione delle splendide ragazze della galleria Rossetti Arte Contemporanea, avevamo già dato vita ad iniziative ed eventi che avevano raccolto entusiasmo e apprezzamento e il desiderio di offrire qualcosa di più già stava maturando in noi. Poi, chiacchierando insieme all’autrice genovese Sara Rattaro, ci siamo dette che Genova mancava di un festival letterario tutto suo, che offrisse ad un pubblico di lettori, ma anche semplicemente di persone curiose, un’occasione di aggregazione intorno ai libri. Da lì, il passo verso Genova BookPop Festival è stato breve, aiutato nel suo percorso dall’incontro con la grande passione per “le azioni buone” che anima la realtà di CDM Lab, dalla generosità di Giardini Luzzati-Spazio.
Il tema scelto per questa edizione è “divenire”: dove vi vedete alla fine di questa rassegna?
Alla fine di un nuovo inizio, una crescita continua, un continuo Divenire appunto.
C’è un messaggio in particolare che volete lanciare con questi incontri o che sperate che i visitatori si portino dietro alla fine di essi?
Come per ogni nostra proposta e nello spirito che anima Themeltinpop, speriamo che il pubblico accolga il festival con desiderio di condivisione, curiosità e apertura al dialogo. La scelta del tema e degli autori chiamati a raccontarlo vuole essere un modo per indagare da più punti di vista la nostra realtà in continuo movimento e fornire qualche strumento in più per comprendere le rapide e a volte sfuggenti dinamiche che la attraversano.
Nella presentazione della rassegna dite che cercherete di interpretare il nostro presente, dando voce anche nuove alle generazioni che si muovono e si trasformano: come vedete il futuro per i giovani che vorrebbero intraprendere una carriera nel mondo della letteratura? Che consiglio gli dareste?
Di mantenere viva la curiosità e aperta la mente, di viaggiare, sperimentare linguaggi, lasciarsi contaminare dalle culture. E leggere, leggere tanto, leggere tutto, perché la lettura è il nutrimento fondamentale per la scrittura.
Pensate che Genova sia una culla adatta per l’editoria?
Se si dovesse dare un giudizio basandosi sul numero delle voci e delle esperienze autoriali che Genova ha prodotto e continua a produrre, la risposta sarebbe positiva. Ma resta una città contraddittoria in tanti suoi aspetti, ricca di suggestioni ma spesso inadeguata e chiusa al nuovo. È una città che deve sapersi rinnovare, in tutti i settori e l’editoria non fa eccezione.
Oltre a essere le organizzatrici della rassegna siete anche due scrittrici, avete nuovi libri in cantiere?
Arianna: Sto lavorando a un nuovo progetto e vorrei dedicarmi a dare un seguito alla storia di Andrea De Curtis, la mia detective che vive in viale Bligny a Milano.
Antonella: sono ancora impegnata a portare in giro il mio ultimo romanzo noir, “Il bacio freddo della polvere”, perché affronta delle tematiche sociali a cui tengo molto e su cui vorrei portare i lettori alla riflessione. Nel frattempo sto leggendo e mi sto documentando per un’idea di cui mi sono innamorata, una sfida che mi attrae e mi spaventa al tempo stesso e che spero di riuscire a concretizzare sulla pagina. Se mi riuscirà, ne saprete.
Qual è l’obiettivo che vi prefissate con questa rassegna?
L’obiettivo che anima ogni nostro progetto: cercare di fare rete e di sentirsi meno soli e confusi in un periodo storico di grandi fermenti e cambiamenti epocali.
IL PROGRAMMA DEGLI EVENTI
Giovedì 24 ottobre
Galleria Rossetti Arte Contemporanea
ore 17.30, apertura festival
ore 18, Ilaria Gaspari presenta La reputazione (Guanda, in dialogo con Laura Guglielmi).
Venerdì 25 ottobre
Galleria Rossetti Arte Contemporanea
ore 11, Laboratorio scrittura creativa scuole con Sara Rattaro e Antonella Grandicelli.
Giardini Luzzati
ore 17.30, Bjorn Larsson prsenta Essere o non essere umani (Raffaello Cortina), in dialogo con Antonella Grandicelli
ore 18.30, Vera Gheno presenta Grammamanti (Einaudi), in dialogo con Silvia Neonato e Laura Guidetti.
Sabato 26 ottobre
Galleria Rossetti Arte Contemporanea
ore 10, laboratorio di editoria con Mauro Morellini
ore 11, laboratorio di scrittura creativa con Sara Rattaro
ore 12.30, Sara Rattaro presenta Io sono Marie Curie (Monadori), in dialogo con Arianna Destito e Antonella Grandicelli.
Giardini Luzzati
ore 15, Sergio Badino presenta Mille papaveri rossi (Piemme); Sulle tracce della verità (Pelledoca), in dialogo con Federico Traversa
ore 16.30, Marta Stella presenta Clandestine (Giunti), in dialogo con Silvia Neonato e Oriana Cartaregia
ore 18, Mauro Covacich presenta Kafka (La Nave di Teseo). Performance dell’autore.
Domenica 27 ottobre
Galleria Rossetti Arte Contemporanea
ore 10, laboratorio lettura espressiva di Lucia Caponetto
ore 11, laboratorio sul fumetto di Simona Binni
ore 12.30, Simona Binni/ Matteo Fortuna con Guarda il cielo (Tunué).
Giardini Luzzati
ore 15, Francesca Lorusso presenta Oyster bar (Il Canneto), in dialogo con Emilia Marasco
ore 16, Ribes Halley presenta Chemical Hearts Cuori Fragili vol.2Cuori solitari vol.1 (Sperling&Kupfer), in dialogo con Emanuela Mortari
ore 17.30, Fabio Geda presenta Song of myself (Feltrinelli), in dialogo con Luisa Stagi
ore 18.30, saluti finali autore.
Ulteriori informazioni sul sito di Themeltinpop

Su Redazione
Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiMessaggi correlati
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