«UNA SERATA PER RICONCILIARSI CON LA MUSICA ETERNA»

Di il 14 Ottobre 2014

Tullio Solenghi in Amadeus da stasera al Teatro Duse

Di Chiara Bozzo

Una storia universale contraddistinta da sentimenti molto umani. Alberto Giusta, regista della compagnia Gank, non stenta a definire tale la vicenda di Amadeus, lo spettacolo in scena da stasera (20.30) al 2 novembre al Teatro Duse. Due personaggi, due grandi musicisti: Antonio Salieri e Wolfgang Amadeus Mozart. Uno, l’austriaco, più grande, un genio. Una rivalità che solletica la fantasia di tanti: Puskin già alla fine del XIX secolo ne fa un melodramma, ripreso nel 1978 dalla pièce teatrale di Peter Shaffer, e poi il famoso film di Milos Forman del 1984. Nella realtà il rapporto tra Mozart e Salieri fu molto più tranquillo, i due collaborarono molte volte a corte, aiutandosi reciprocamente. Nello spettacolo del Teatro Duse un cast importante, una compagnia tutta cresciuta a Genova. A interpretare Mozart Aldo Ottobrino, diplomato alla scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova; Arianna Comes sarà Constanze Weber, moglie di Mozart; D. Lorino, A. Nicolini e R. Alinghieri interpreteranno la corte asburgica; Elisabetta Mazzullo sarà Venticello. Nei panni di Salieri un altro genovese, Tullio Solenghi.

Tullio-Solenghi

Che significato ha tornare nel teatro dove si ha debuttato?

<<Ero tornato a Genova due anni fa, ma tornare come coprotagnista nel teatro dove debuttai è una grandissima emozione. Ahimè parliamo del lontano 1967, al Duse svolsi il saggio di fine corso dopo la Scuola di arte drammatica. Davvero, tornare è un sogno che si realizza.>>

Il Salieri di Forman aveva tratti più morbidi del personaggi di Shaffer, il suo che Salieri sarà?

<<Avrà tutte le corde del personaggio, con la prerogativa di lasciarsi guidare dall’enorme invidia nei confronti di quel Mozart che, fosse nato vent’anni dopo, non gli avrebbe dato alcun fastidio. Salieri era un grande musicista, il più importante dell’epoca, ma avrà di certp la presenza di quel giovane compositore, di quel genio, anche se personalmente non credo alla storia di Puskin>>.

La musica, alla base della vita dei due protagonisti, che ruolo avrà nello spettacolo?

<<Un ruolo fondamentale è il valore aggiunto dello spettacolo. Mozart ha composto seicentoventisei pezzi, da un mese provo lo spettacolo ma è sempre emozionante ascoltare queste note. Per il pubblico sarà una serata per riconciliarsi con la musica eterna>>.

E nella sua vita che ruolo ha la musica?

<<Per me la musica è sempre stata essenziale, una parte importantissima della mia esistenza. Sin da piccolo mi chiudevo nella mia stanza ad ascoltare Bach e lo stesso Mozart>>.

L’abbiamo vista nei mesi scorsi in tv, ora il teatro, ha dei nuovi progetti?

<<Innanzitutto questo spettacolo avrà una fortunata tournèe, toccherà alcune tra le più importanti città italiane: Napoli, Milano e Bologna. Nella seconda parte della stagione riprenderò Il Tartufo insieme a Eros Pagni, e poi i primi di maggio, andrò in vacanza, credo proprio ne avrò bisogno>>.

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