UNA CASA CHIAMATA GENOVA: OLLY TRASFORMA LO STADIUM IN UNA GRANDE FESTA: «SEMPRE PIÙ FIERO DI ESSERE GENOVESE»

Di il 6 Ottobre 2025

L’artista ha dato il via al suo “Tutta Vita Tour” nei palazzetti proprio dalla sua città natale, creando uno show di due ore carico energia ed emozioni. Goa Magazine è stato alla data del 5 ottobre, ecco com’è andata

di Alessia Spinola

GENOVA – Olly a casa sua ha tutto un altro sapore e lo ha dimostrato ieri sera nella seconda tappa genovese del suo appena iniziato tour nei palazzetti in giro per l’Italia. Il cantautore genovese, infatti, ha dato il via al suo “Tutta Vita Tour” proprio da Genova con due date il 4 e 5 ottobre presso lo Stadium, restituendo alla città che gli ha dato i natali e che lo ha visto muovere i suoi primi passi verso il successo tutto l’amore che nutre nei suoi confronti. “Stasera i problemi stanno fuori da questo palazzetto“, esordisce il cantante all’inizio di quello che sarà uno show di due ore carico di energia, prendendosi tutto il tempo necessario per metabolizzare e non lasciar andare via la sensazione di star suonando nella sua città, magari ricordandosi di quando nella sua cameretta a Genova soganava tutto ciò o le numerose in volte in cui probabilmente è stato lui dall’altra parte del palco in quello stesso palazzetto.

Tra le prime canzoni in scaletta c’è stata Paranoie, brano simbolo di tutto l’impegno che Olly ha impiegato per essere dov’è adesso e che, suonato live davanti a migliaia di persone, restituisce una carica emotiva tale da far girare lo spettatore intorno a sé come se fosse lui stesso sul palco a ripercorrere i passi fatti. “Per me la musica è l’unica e mi piglia male comunque pensare che potrebbe non andare per un qualche motivo“, si sente nell’interludio del pezzo, seguito dalla strofa che Olly ieri sera ha deciso di cantare a cappella e a voce piena, quasi come fosse in una sorta di terapia e parlasse con il sé stesso di quando ha scritto quelle parole. Tra le frasi più significative, “Amo mio padre perché ha fatto me, ma giuro che Olly l’ho fatto io“.

Durante le due ore di live si sono alternati i brani più recenti facenti parte dell’album “Tutta Vita Sempre” con quelli più storici dell’artista, scritti proprio davanti al mare di Genova. Seduto a un tavolo con i suoi amici e versandogli da bere, Olly ricrea un’atmosfera conviviale, facendo sentire i presenti parte di un’unica famiglia. In quel momento è come se tutti fossero seduti a quel tavolo a bere con lui e a brindare a quello che lui definisce “il brivido della vita”.

Grande spazio è stato lasciato anche alla talentuosa band che accompagna Olly durante i suoi live, tra i cui membri figura Juli, suo produttore e grande amico con cui ha condiviso sul palco quello che è stato tra i momenti più toccanti della serata: l’esibizione di “Buon Trasloco“, brano dedicato alla scomparsa del padre di Juli. Sul palco solo loro due col buio intorno e il suono della fisarmonica dell’uomo ricordato nella canzone, condividendo un altro pezzo del puzzle che va a comporre la loro stretta amicizia e creando un momento di intimità tutta loro.

«Sono sempre più fiero di essere genovese», ha dichiarato Olly al termine del concerto, un’affermazione che sintetizza bene il legame tra l’artista e la sua città. La sua è la storia di un giovane che ha costruito passo dopo passo il proprio percorso, partendo dalla gavetta e inseguendo con determinazione un sogno, senza mai dimenticare il pubblico che oggi lo sostiene con entusiasmo. Dopo i primi concerti nei palazzetti, l’attesa per il debutto allo stadio Ferraris è alta e le aspettative crescono di pari passo con la popolarità dell’artista. Un live, dunque, quello di ieri sera, “devastante”. 

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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