Ultimo fine settimana di spettacolo per il festival “Testimonianze ricerca azioni”

Di il 14 Novembre 2019
Francis Rodor

GENOVA-La X edizione del festival Testimonianze ricerca azioni, organizzato da Teatro Akropolis con la direzione artistica di Clemente Tafuri e David Beronio, prosegue venerdì 15 novembre con il seminario di Marco De Marinis Per una politica della performance. Il teatro e la comunità a venire, ospitato al Museo Biblioteca dell’Attore, e lo spettacolo in prima regionale IPHIGENIA IN TAURIDE. Ich bin stumm | Io sono muta con Monica Barone, una produzione Lenz Fondazione in scena al Teatro Akropolis di Sestri Ponente in cui la protagonista, affetta da una grave malformazione al volto, allude a una rinascita animale.

Il Museo Biblioteca dell’Attore nel pomeriggio, dalle 15 alle 19, ospita il seminario di Marco De Marinis Per una politica della performance. Il teatro e la comunità a venire. In quanto esperienza dell’alterità, negli altri e in noi stessi, il teatro può aiutarci, come poche altre attività sociali, a superare concretamente le idee di cittadinanza e di una comunità di soli cittadini, che stanno mostrando ormai tutti i loro limiti, per muovere verso un’altra idea e un’altra pratica di comunità: una comunità a venire potremmo chiamarla, transidentitaria, transculturale, transnazionale, la quale sia capace finalmente di separare demos e ethnos, proponendo un nuovo modello di convivenza: il coabitare.

Alle 21 al Teatro Akropolis di via Mario Boeddu va in scena lo spettacolo teatrale IPHIGENIA IN TAURIDE. Ich bin stumm | Io sono muta interpretato da Monica Barone e prodotto da Lenz Fondazione. Ifigenia è il simbolo del sacrificio più terribile compiuto per il bene comune. In questo caso non muore nessuno. Al contrario si ipotizza la rinascita animale di Ifigenia e il suo ritorno a una natura libera da vincoli sociali e religiosi.

Monica Barone @Francesco Pititto

Ne è interprete Monica Barone, danzatrice dotata di una speciale sensibilità performativa maturata nel rapporto con la sua specificità fisica. Monica nasce con una grave malformazione al volto, condizione che, nonostante i numerosi interventi chirurgici a cui si è sottoposta fin dall’infanzia, non le impedisce di coltivare e praticare con passione i linguaggi della danza contemporanea e della fotografia. La pièce è ispirata al dramma di Goethe Iphigenie auf Tauris (1787), l’opera di Gluck Iphigénie en Tauride (1779) e la storica azione di Joseph Beuys Titus-Iphigenie (1969).

Info e biglietteria Teatro Akropolis – Via Mario Boeddu 10, Genova, Sestri Ponente

Biglietto intero: 12 €

Biglietto ridotto: 10 €

Riduzioni: under 28, over 65, soci Coop, Green Card

Sabato 16 novembre con una giornata interamente dedicata all’attività di Teatro Akropolis, divisa tra la produzione editoriale di saggi sul teatro e la produzione di spettacoli dal vivo. Due aspetti di una ricerca coerente, in un confronto diretto fra le arti dinamiche e i loro linguaggi.

Nella sede di Sestri Ponente, alle ore 20 è in programma la presentazione del volume La latitudine profonda del teatro, edito da AkropolisLibri, mentre alle 21.30 si può assistere allo spettacolo Pragma. Studio sul mito di Demetra, diretto da Clemente Tafuri e David Beronio, interpretato da Domenico Carnovale, Luca Donatiello, Aurora Persico e Alessandro Romi.

La latitudine profonda del teatro è il titolo del convegno dedicato alle attività di ricerca teatrale di Alessandro Fersen curato da Claudio Meldolesi, nel 1988, al DAMS di Bologna. La specificità della pratica del mnemodramma ferseniano venne analizzata e discussa, oltre che dagli stessi Meldolesi e Fersen, da Maurizio Grande, Renzo Rosso, Franco Ruffini e Roberto Tessari. A trent’anni di distanza Clemente Tafuri e David Beronio hanno organizzato un incontro su quelle giornate, coinvolgendo Marco Colli, Marco De Marinis, Stefano De Matteis e Laura Mariani. Questo libro raccoglie tutti gli interventi dei due appuntamenti, mettendoli in dialogo tra loro e offrendo un ampio approfondimento sulle tecniche di ricerca di Fersen.

Dopo Morte di Zarathustra e gli studi sul coro ditirambico, Pragma. Studio sul mito di Demetra, l’ultimo lavoro di Teatro Akropolis, si ispira al mito di Demetra e Kore, una delle tracce più antiche della cultura occidentale. Nel mito di Demetra, legato alle prime esperienze artistiche che hanno dato origine al coro tragico e al teatro, si intrecciano i temi del gioco e della presenza della morte nei cicli della natura. Pragma è il risultato del lavoro di ricerca condotto sulle fonti della sapienza greca, una rielaborazione dei frammenti antichi in presenza del corpo in scena, attraverso le danze arcaiche e il potere archetipico della visione tragica.

Intero singolo spettacolo: 12 €

Ridotto singolo spettacolo: 10 €

Riduzioni: under 28, over 65, soci Coop, Green Card

La X edizione del festival Testimonianze ricerca azioni si chiude nella giornata di domenica 17 novembre con lo spettacolo di circo Lento_e_VioLento di Calentina Vortese, al Teatro Akropolis, in doppia replica alle 15.30 e alle 18, e a Villa Durazzo Bombrini alle 19.30 con Kotekino Riff. Esercizi di rianimazione reloaded di Andrea Cosentino.Infine, tutti nel salone delle feste di Villa Durazzo Bombrini per farsi trascinare dal concerto degli Alla Bua, Pizzica pizzica: apoteosi di ritmo e danze scatenate per tutti. La sezione dedicata al circo è realizzata in collaborazione artistica con Boris Vecchio / Associazione Sarabanda.

Calentina Vortese, nome d’arte di Valentina Cortese, in Lento_e_VioLento unisce pianoforte, danze circasse e magia. Al centro c’è una ricerca sulla memoria e sulle alterazioni del tempo ispirate alle neuroscienze. Siamo di fronte a uno spettacolo in cui gli argomenti scientifici sono contraddetti dalle azioni della relatrice, in un vortice di ironia e spaesamenti. A poco a poco il discorso subisce delle interferenze che si impongono attraverso dettagli quasi invisibili, che poi si ripercuotono in azioni dal sapore déjà vu, come indizi.

Lentamente la conferenza rallenta il suo ritmo e lascia intravvedere la fragilità della protagonista che cerca di aggrapparsi alle affermazioni scientifiche per mantenere la dignità di un ruolo ormai disarmato.

Andrea Cosentino in Kotekino Riff è un po’ comico e un po’ jazzista. Accompagnato in scena dal musicista Michele Giunta, propone Esercizi di rianimazione reloaded, un coito di sketch interrotti, una roulette russa di gag sull’idiozia, un fluire sincopato di danze scomposte, monologhi surreali e musica. Una esercitazione comica sulla praticabilità della scena, sulla fattibilità dei gesti, sull’abitabilità dei corpi, sulla dicibilità delle storie. Creare aspettative e negarle, fino a mettere in crisi il ruolo di attore e spettatore. Una clownerie gioiosa e nichilista senza altro senso che lo stare al gioco.

La giornata e il festival si chiudono con il concerto degli Alla Bua, uno dei gruppi salentini più richiesti in tutto il mondo. Prima, dopo e durante il concerto, grazie al coinvolgimento degli esercizi commerciali dei quartieri di Cornigliano e Sestri Ponente specializzati nella vendita di prodotti tipici del Sud, sarà possibile per il pubblico degustare i prodotti esposti.

Alla Bua @Tony Pong

Una serata di festa, musica e tradizione, un’occasione per riflettere intorno a temi che, trasversalmente, interessano altre forme d’espressione artistica: la stessa danza butoh, la danza contemporanea, la performance, in relazione alle potenzialità espressive del corpo, alla tradizione di una cultura, all’origine stessa della cultura teatrale.

Info e biglietteria Teatro Akropolis – Via Mario Boeddu 10, Genova, Sestri Ponente

Prenotazioni tel. 329.1639577 tutti i giorni dalle 10 alle 20 email info@teatroakropolis.com

www.teatroakropolis.com

Biglietto unico Calentina Vortese: 6 € | Biglietto unico Alla Bua: 15 €

Biglietto unico Andrea Cosentino + Alla Bua: 21€

C.S.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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