Terminate a Genova le riprese del film “Don’t let the sun (catch you crying)”

Di il 9 Ottobre 2023

GENOVA – Sono terminate nei giorni scorsi a Genova le riprese del film “Don’t let the sun (catch you crying)“, primo film di finzione della documentarista svizzera Jacqueline Zünd. Le riprese del film erano iniziate a Milano lo scorso 21 Agosto. Nel capoluogo ligure la produzione è stata assistita da Genova Liguria Film Commission.

Don’t let the sun (catch you crying) è una coproduzione internazionale tra la società milanese Casa delle Visioni (David di Donatello nel 2020 per il miglior documentario per Selfie), e della svizzera Lomotion, società con sede a Berna, già co-produttrice dei film Guerra e Pace e Spira Mirabilis di Martina Parenti e Massimo Adinolfi. Jacqueline Zünd, che ha già firmato tre documentari presentati ai festival di Cannes, Berlino, e a Vision du Réel, è alla sua prima esperienza con la finzione.

Il film è integralmente girato in Italia, in lingua inglese e vede la partecipazione nel cast di attori provenienti da diversi paesi europei. I protagonisti sono l’attore georgiano Levan Gelbakhiani (shortlisted per gli EFA 2020 come miglior attore e vincitore dello European Shooting star) e la piccola Maria Pia Pepe, giovanissima attrice napoletana alla sua prima esperienza per il grande schermo. A completare il cast ci sono l’italiana Agnese Claisse (My soul summer, War- La guerra desiderata) e la francese Karidja Touré (Diamante Nero, Versus).

«La storia è ambientata in un futuro prossimo dove, per effetto dei cambiamenti climatici, il giorno è diventato insopportabilmente caldo. Per questo tutta la vita sociale è stata spostata di notte, quando la temperatura risulta un po’ più tollerabile – spiega la produzione -. Si va a lavorare di notte, le scuole aprono alla notte, la spesa la si fa di notte. Tutto accade di notte, mentre di giorno si dorme e la città si svuota, con il divieto tassativo per i più giovani e per i più anziani di uscire di casa, per i rischi che correrebbero a quelle temperature».

In questo mondo bollente, il caldo torrido dell’aria contrasta con il gelo delle relazioni umane, sempre più distanti, sempre più svuotate di affettività e di emotività. Jonah, il protagonista della storia, lavora per una delle varie agenzie che cercano di sfruttare questa condizione di isolamento e solitudine per offrire a clienti privati, donne e uomini soli e barricati in casa, il servizio di attori professionisti in grado di assumere il ruolo di stretti familiari senza generare le tensioni emotive che un vero figlio o marito potrebbero scatenare. Un giorno a Jonah viene chiesto di assumere il ruolo di padre della piccola e tormentata Nika. Lui accetta la proposta della madre, che spera che in questo modo la bambina superi la sua malinconica insofferenza e si apra un poco alla vita. Un viaggio in un germoglio imprevedibile di relazione che chissà mai se riuscirà a dischiudersi.

CS.

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