TEATRO MODENA, LA PLURIPREMIATA COMPAGNIA “IL MULINO DI AMLETO” TORNA A GENOVA CON IL CAPOLAVORO “COME GLI UCCELLI”

Di il 4 Gennaio 2024

Partendo dall’incontro tra un ragazzo di origine israeliana e una ragazza di origine araba, disperatamente innamorati come moderni Romeo e Giulietta, lo spettacolo, in programma dal 9 al 14 gennaio, è una saga familiare che si snoda per tre continenti e tre generazioni

GENOVA – Una riflessione potente e lacerante sull’amore, l’incontro e l’identità. Dopo il successo di Festen, la compagnia Il mulino di Amleto torna a Genova con Come gli uccelli, capolavoro dell’acclamato autore franco-libanese di Wajdi Mouawad, in scena dal 9 al 14 gennaio al Teatro Gustavo Modena.

Dopo avere scosso gli spettatori in Francia, dove ha debuttato nel 2017, questa saga familiare che si snoda per tre continenti e tre generazioni, intrecciandosi con la storia del conflitto tra Israele e Palestina, viene presentata per la prima volta in Italia nella traduzione di Monica Capuani e con la regia di Marco Lorenzi, grazie a una coproduzione tra A.M.A. Factory, ERT-Emilia Romagna Teatro Fondazione, Elsinor Centro di Produzione Teatrale e il Teatro Nazionale di Genova.

Due ragazzi si incontrano in una biblioteca a New York e si innamorano perdutamente, come moderni Romeo e Giulietta. Eitan è di provenienza israeliana, Wahida di origine araba, ma il loro amore sembra più forte delle ideologie, dell’eredità storica che inevitabilmente si portano dietro, della realtà con cui sono costretti quotidianamente a fare i conti. Finché un giorno, attraversando l’Allenby Bridge, che allo stesso tempo unisce e divide Israele e Giordania, Eitan rimane coinvolto in un attentato ed entra in coma. Mentre i piani temporali nello spettacolo si sfaldano e sovrappongono, i genitori e i nonni, accorsi da luoghi diversi al capezzale del giovane, si ritrovano ad affrontare le verità nascoste e i segreti del passato, guardando finalmente negli occhi il demone dell’odio.

«Ciò che sta succedendo in Israele e a Gaza ci ricorda che tutto questo è vero, vivo e dolorosamente attuale» scrive la compagnia nelle note di regia. «Ma noi insistiamo a credere che il Teatro sia ancora l’unico luogo dove le assurdità della Storia possono essere rappresentate, per discuterle insieme, perché pensiamo – forse utopisticamente – che non si debbano più ripetere».

Un cast internazionale composto da Aleksandar Cvjetković, Elio D’Alessandro, Said Esserairi, Lucrezia Forni, Irene Ivaldi, Barbara Mazzi, Raffaele Musella, Federico Palumeri, Rebecca Rossetti recita in italiano, ebraico, arabo e tedesco: un’eterogeneità linguistica e culturale che riproduce quel percorso di “incontro” verso l’Altro che per Mouawad, come per Il Mulino di Amleto, è una ragione di vita e di poetica.

Le date genovesi dello spettacolo saranno l’occasione per presentare il libro di Wajdi Mouawad Come gli uccelli, in uscita il 9 gennaio per Einaudi editore, nel corso di un incontro promosso dagli Amici del Teatro Nazionale di Genova mercoledì 10 gennaio al Teatro Gustavo Modena alle ore 17.30. Saranno presenti il regista Marco Lorenzi e la traduttrice Monica Capuani. Al termine della presentazione, condotta da Paolo Borio, sarà offerto un aperitivo.

Biglietti per lo spettacolo da 14 a 30 euro. L’ingresso all’incontro è libero con prenotazione tramite il sito biglietti.teatronazionalegenova.it

Per la replica di mercoledì 10 gennaio sarà disponibile il servizio navetta gratuito per il Teatro Gustavo Modena offerto da A.Se.F, con partenza alle ore 19.30 davanti al Teatro Ivo Chiesa e rientro a fine spettacolo. Prenotazioni al numero 010 5342400 dal martedì al sabato (ore 10 -13 e 15 – 18).

INFO teatronazionalegenova.it

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