SUL PALCO DEL MODENA IL NUOVO SPETTACOLO DI MONI OVADIA “DIO RIDE”

Di il 20 Gennaio 2020

Venticinque anni dopo lo storico Oylem Goylem, l’attore e artista cosmopolita torna a vestire i panni dell’ebreo errante Simka portando in dote nuove storie fra umorismo yiddish, riflessioni e tanta buona musica 

GENOVA – Se c’è un comune denominatore che caratterizza il teatro di Moni Ovadia è la capacità di trattare argomenti di una certa profondità e di primaria importanza, facendoci ridere di gusto in un’altalena che al ritmo trascinante della musica kletzmer, oscilla senza soluzione di continuità fra i capitoli gioiosi e le amare pagine della nostra vita.

A 25 anni dallo storico Oylem Goylem, che rivelò il talento e il magnetismo di Ovadia al teatro italiano, l’artista cosmopolita (ebreo di origini bulgare) torna a indossare i panni del narratore Simka Rabinovich, nello spettacolo DIO RIDE – Nish Koshe che va in scena al Teatro Modena da giovedì 23 gennaio (ore 19.30). Il vecchio Simka torna con qualche acciacco in più ma con lo stesso spirito indomito, la medesima graffiante ironia e porta con sé un carico di storie, di ricordi, di provocazioni e di sogni tutti nuovi: anche le canzoni sono nuove e vengono eseguite dal vivo dal fidato manipolo di musicanti meglio conosciuto come la Moni Ovadia Stage Orchestra.

La scena è chiusa da un muro che evoca i tanti muri che ancora separano terre e genti, su cui scorrono immagini del passato e del presente: l’eterno esilio, i vizi e le virtù del popolo ebraico (e del genere umano) vengono passati al setaccio in una spregiudicata alternanza fra riflessioni e storielle, testi sacri e canzoni, aneddoti e risate. L’uso della voce e la deformazione della stessa in onomatopee divertenti, trasporta il pubblico in ambientazioni lontane nel tempo ma anche sorprendentemente attuali.

Un po’ teatro civile, un po’ teatro cabaret DIO RIDE – Nish Koshe è un ibrido teatrale in cui non mancano momenti di grande lirismo in cui si evoca con forza la necessità di mantenere viva la memoria come antidoto contro fanatismo e intolleranza e di trovare il coraggio per accogliere l’altro senza inutili paure.

Lo spettacolo debutta al Teatro Gustavo Modena giovedì 23 gennaio alle ore 19.30. Le altre recite sono previste venerdì 24 e sabato 25 gennaio alle ore 20.30 e domenica 26 gennaio alle ore 16.

Venerdì 24 gennaio alle ore 17.30 presso il Teatro Gustavo Modena, Coop Liguria incontra Moni Ovadia intervistato da Laura Santini, direttrice di Mentelocale. Ingresso libero. 

Info teatronazionalegenova.it

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