Fa tappa a Palazzo Ducale dal 22 al 30 aprile “Cara Casa Festival”, l’evento itinerante dedicato alle forme dell’abitare contemporaneo

Di il 18 Aprile 2023

GENOVA – “Cara Casa”, il primo Festival itinerante dedicato alle forme dell’abitare contemporaneo, vuole essere l’occasione per riflettere sulle condizioni di vita negli spazi urbani, sulle loro evoluzioni e cambiamenti. Vincitore dell’avviso pubblico “Festival Architettura – II edizione” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, propone iniziative che in questi giorni hanno luogo contemporaneamente a Milano, Bologna, Venezia e Genova, coinvolgendo attori e pubblici diversi e proponendo un’offerta differenziata in contenuti e iniziative.

La tappa di Genova, organizzata da Fondazione degli Architetti di Genova e Università di Genova, Dipartimento Architettura e Design, dal 22 al 30 aprile 2023 intende domandarsi se l’offerta residenziale contemporanea, sintetizzabile nel termine “appartamento”, sia soddisfacente rispetto a contesti, come quello genovese, che si dimostrano essere tanto complicati quanto controversi. Il tentativo è quello di spostare le questioni che interessano esclusivamente le periferie nel centro effettivo della città, cercando di rispondere a una serie di quesiti con convegni, laboratori, mostre e performance teatrali, a ingresso libero e gratuito, che avranno luogo a Palazzo Ducale Genova.

La qualità̀ dell’abitare e il ruolo della progettazione sono temi centrali dentro una riflessione che si lega alla recente parziale demolizione delle “dighe” di Begato, seguito da una “rigenerazione” del quartiere con la progettazione di nuovi alloggi. Fulcro della manifestazione è la realizzazione, nel Cortile Maggiore del Palazzo, un modello in scala 1:1 di un appartamento, modulo tipo dell’edificio diga di Begato. La sua installazione in uno spazio pubblico nel centro della città vuole essere il mezzo per veicolare a un vasto pubblico la conoscenza dell’architettura, inducendo una riflessione sulla relazione tra lo spazio dell’abitare e il contesto sociale, valorizzando il ruolo della progettazione.

I workshop

All’interno del modello, il 26 e 27 aprile alle 10 e il 29 aprile alle 10.30, saranno ospitate attività didattiche per adulti e ragazzi. I workshop, con il tutoraggio di architetti, affronteranno, sempre a scala reale e dal vivo, il tema dell’organizzazione e dell’arredo degli spazi, provando ad allestire assieme i diversi ambienti – soggiorno, cucina, camere da letto – nelle stringenti dimensioni minime del modulo tipo. Saranno a disposizione, in diverse sessioni, mobili di cartone, leggeri e facili da movimentare, con cui ci si potrà cimentare in modo immediato dall’ideazione alla realizzazione.

Gli incontri

Nel Salone del Maggior Consigliogiovedì 27 aprile alle16.30 con la tavola rotonda “Edilizia Sociale vs nuove forme di abitare condiviso. L’Esperienza di Vienna e Bordeaux” si tratterà il tema delle abitazioni progettate per le fasce sociali fragili. Si esploreranno iniziative emergenti, che nascono dal basso per compensare criteri di assegnazione ormai inadeguati: dal cohousing, al cooperativismo, fino ai collettivi di autocostruzione. Venerdì 28 aprile, sempre alle16.30, l’incontro “I nuovi modi dell’abitare, esperienze a confronto” inviterà amministratori, sviluppatori immobiliari e progettisti per contestualizzare il processo di trasformazione del patrimonio residenziale in Italia, a partire dall’esperienza genovese.

La ricostruzione è sia il pretesto per rivivere una parte di storia urbana cancellata parzialmente dalla demolizione, sia l’occasione per raccontare l’esperienza di un mega edificio residenziale dalla sua nascita, intrecciando dati scientifici, analisi compositive e tecnologiche alle narrazioni dirette degli ex abitanti. Sempre il 28 aprile, alle 12, la presentazione del libro “I demoni della demolizione” restituirà il percorso di progettazione partecipata e di accompagnamento sociale per la rigenerazione urbana del quartiere Diamante a Begato.

Mostre e spettacoli

Sulle pareti esterne del modello sarà esposta una sequenza di pannelli illustrativi di studio e analisi interpretativa delle realtà abitative dell’edilizia popolare genovese. La ricerca – mostra Hous[in_Ge] vuole infatti mappare il patrimonio residenziale a Genova. Esplorerà il fenomeno dell’housing attraverso una serie di filtri partendo da una lettura morfologica e quantitativa: valore immobiliare, flusso di compravendite e affitti, consistenza del patrimonio di edilizia sociale, offerta di alloggi per studenti.

All’interno del modello,ascoltando le videointerviste “La memoria degli oggetti”,la visita all’unità abitativa ricostruita diventerà anche un’esplorazione nella memoria degli abitanti della Diga. A loro è stato chiesto un oggetto “in prestito”, rappresentativo della vita passata a Begato, che è stato collocato nell’appartamento ricostruito e dotato di codice QR che consentirà di visualizzare la videointervista a esso collegata, ovvero una personale rielaborazione della perdita a seguito dell’allontanamento e della demolizione della propria casa.

Nell’Atrio di Palazzo Ducale, vicino alle biglietterie, sarà allestita la mostra “La Diga: quante storie…” con fotografie di Claudio Derchi e Paolo Catalano, un’inedita cronaca della demolizione a cura del Cral AMT.   
Sempre il modello farà da sfondo a DIGApartment, la performance con Boris Vecchio e Susanna Gozzetti in programma il 29 e 30 aprile alle 15, 15.30, 16.00 e 16.30. Una coppia all’interno di un appartamento dove non c’è sviluppo nel tempo, poiché non sembra esistere possibilità di cambiamento. Uno spaccato di vita, di sguardi, di azioni, di attese, di lotta. Una coppia nel silenzio della loro quotidianità. Produzione a cura dell’Associazione Sarabanda I.S. di Genovapresenta.

Walking lectures

Contemporaneamente alle attività svolte al Ducale, il 22 e il 29 aprile, i cittadini potranno essere coinvolti nella “walking lectures“, nei quartieri popolari di Prà, Mura degli Angeli, Quezzi e Sturla, tour guidati che accompagnano gruppi di cittadini e appassionati alla scoperta dell’architettura di edilizia popolare realizzata a Genova tra gli anni Cinquanta e Ottanta. Prenotazione obbligatoria.

Il Festival Cara Casa è promosso dalle Fondazioni degli Ordini degli Architetti di Milano, Genova, Venezia e dall’Ordine degli Architetti di Bologna in collaborazione con l’Università̀ di Genova, la Fondazione Housing Sociale e l’Associazione Ambiente Acqua APS. Tra giugno e ottobre 2023 toccherà anche altre città europee in collaborazione con l’European Federation for Living (EFL) e l’associazione UrbaMonde / Cohabitat.

La tappa di Genova è organizzata da Fondazione degli Architetti di Genova e Università di Genova, Dipartimento Architettura e Design, con il patrocinio di Regione Liguria, Comune di Genova, Ordine Architetti PPC di Genovapromosso daFondazione Palazzo Ducale Genova e Consiglio Nazionale Architetti PPC e con il supporto di A.R.T.E. Genova, Artlegno, Gruppo Boero, Cubiqz, Reber R41e Tuttolegno di Badano.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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