Premi Ipazia 2025: a Sara Bertelà il riconoscimento alla carriera, a Simonetta Ronco quello alla nuova drammaturgia

Di il 12 Dicembre 2025

GENOVA – Sono stati consegnati giovedì 11 dicembre, nella Sala delle Donne di Palazzo Ducale, i Premi Ipazia 2025, assegnati nell’ambito del XXI Festival dell’Eccellenza al Femminile. A ricevere i riconoscimenti sono state l’attrice Sara Bertelà, premiata come Migliore Attrice – Premio alla Carriera, e la scrittrice Simonetta Ronco, vincitrice del Premio Ipazia alla Nuova Drammaturgia, al termine di una rassegna che dal 15 ottobre al 12 dicembre ha attraversato Genova con spettacoli e incontri dedicati alla creatività femminile.

A Sara Bertelà è stato assegnato il Premio Ipazia alla Migliore Attrice – Premio alla Carriera, per un percorso artistico capace di attraversare con coerenza e profondità teatro, cinema e televisione. La consegna è avvenuta davanti a una platea numerosa, per mano della direttrice di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Ilaria Bonacossa, membro onorario della giuria unificata. Il premio, come quello destinato alla nuova drammaturgia, è un gioiello realizzato appositamente dall’atelier di Sara Gismondi, nuovo partner del Festival.

Nel suo intervento, Sara Bertelà ha sottolineato il valore del teatro come spazio di resistenza e rigenerazione culturale:
«In un momento buio – ha dichiarato – come quello che stiamo vivendo, sono felice di proporre dal palcoscenico le parole di grandi scrittori, come Tennessee Williams, autore di Un tram che si chiama desiderio, come una via di salvezza e un pozzo da cui attingere nuove energie. Voglio ricordare Anna Laura Messeri, a cui dedico questo premio».

Il Premio Ipazia alla Nuova Drammaturgia è stato assegnato a Simonetta Ronco, docente di Diritto Commerciale e Diritto della Regolamentazione dei Mercati all’Università di Genova, per il suo primo testo teatrale La terra di Clara. Un’opera che ha convinto la giuria per la solidità della scrittura e la capacità di intrecciare dimensione narrativa e tensione drammaturgica.

Nel suo intervento, Ronco ha collegato il lavoro di scrittura alla responsabilità educativa e civile:
«Nel mio lavoro di docente cerco di proporre ai ragazzi non solo nozioni, ma una via di indirizzo che unisca il sapere al saper vivere. Bisogna essere capaci di guardare l’altro per capire la realtà. È l’errore che ha fatto la protagonista de La terra di Clara. Chiunque si occupi di diritto non deve difendere la propria tesi ma capire le ragioni degli altri».

Con la consegna dei Premi Ipazia si è così chiusa l’edizione 2025 del Festival dell’Eccellenza al Femminile, confermando il ruolo della rassegna come spazio di riconoscimento e valorizzazione delle voci femminili nel teatro e nella scrittura contemporanea.

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