Pra’: parte il progetto per il restyling dell’ex scuola Quasimodo nel quartiere Ca’ Nova 

Di il 30 Maggio 2022

GENOVA – L’immobile di via Podestà 2, sulle alture di Pra’, che fino al 2012 ha ospitato la scuola media Quasimodo e da 10 anni in stato di abbandono, è stato acquistato dalla Hiberna Regis srl in seguito alla partecipazione al Bando di gara pubblica indetto dal Comune di Genova. L’immobile sarà totalmente ristrutturato e restituito al quartiere di Ca’ Nova come Rsa da 120 posti letto.

Il complesso immobiliare è stato realizzato nel 1979 dall’architetto e pittore Aldo Luigi Rizzo.

Hiberna Regis srl è la compagine immobiliare del Gruppo La Villa, società fiorentina che da oltre 25 anni fornisce servizi socio-sanitari di accoglienza residenziale e diurna ad anziani e categorie fragili, gestendo oltre 40 residenze in tutto il territorio italiano, per un’offerta complessiva di oltre 3300 posti letto.

Già presente in Liguria con due RSA in provincia di Savona, il Gruppo La Villa valorizzerà l’area acquisita attraverso la realizzazione di una Residenza Sanitaria Assistenziale secondo standard strutturali e alberghieri di nuova e di moderna concezione. Il progetto prevede la totalità delle camere singole con bagno dedicato, gli ambienti comuni (sale da pranzo, soggiorni, sale polivalenti, ecc.) saranno caratterizzati da spazi ampi, luminosi e accoglienti. Non mancheranno i locali dedicati alla riabilitazione (palestre fisioterapiche) e ambienti dove svolgere attività ricreative o concedersi momenti di relax.

A questo si aggiungono nuovi accorgimenti in materia di igiene e sicurezza per la prevenzione del rischio infettivo.

La Residenza disporrà di ambienti terapeutici innovativi, come la stanza multisensoriale e proporrà un approccio assistenziale all’avanguardia, attraverso un’équipe multidisciplinare composta da professionisti di alto livello.

Il progetto, realizzato dallo Studioferrari&Partners, consentirà di rispondere alle esigenze del territorio, fornendo assistenza e interventi di cura specializzati ad anziani autosufficienti e non, a diversi livelli.

L’intero edificio sarà caratterizzato da impianti di nuova generazione ad efficientamento energetico garantendo migliori prestazioni a costi ridotti e minor impatto ambientale.

Le caratteristiche dell’edificio. L’immobile, caratterizzato da una architettura imponente, con vista su un ampio tratto di costa, ha struttura portante parte in cemento e parte metallica. La struttura in cemento armato riguarda i primi tre livelli, costituita da una piattaforma poggiata su quattro pozzi a pianta quadrata, basati su un reticolo di pali verticali. Tale parte di fabbricato comprende al piano terra la palestra, con relativi servizi suddivisi in due corpi distinti, e un locale adibito a deposito attrezzi, oltre uno spazio esterno coperto corrente lungo tutto il perimetro. Il primo piano, che si sviluppa attorno al vuoto centrale della palestra, comprende gli ex uffici scolastici (direzione, segreteria, sala professori, sala ricevimento genitori, sala medica), sei locali per aule speciali ed i servizi igienici. Al secondo piano trova spazio un open space, illuminato naturalmente anche da un grosso lucernaio a cupola posizionato al centro del secondo solaio di copertura. Due torri metalliche si sviluppano al di sopra della piastra quadrata del basamento, di tre piani ciascuna. Ciascun piano delle due torri è suddiviso in aule e disimpegno relativo e servizi. Nel complesso l’immobile sviluppa una superficie lorda totale di mq. 4.726 circa, escluso i locali tecnici nell’interrato. Il volume totale è pari a metri cubi 17.894 circa. L’area pertinenziale è di mq. 2.127,30 circa, oltre a quella posizionata all’uscita pedonale al secondo piano su Via G. Salvemini pari a circa mq. 42,76.

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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