Partenza in salita per i saldi invernali a Genova

Di il 7 Gennaio 2020



GENOVA- Tanta gente ma pochi affari per il primo giorno dei saldi invernali. Ecco come commenta la presidente di Fismo Confesercenti Genova, Francesca Recine: «Ormai, l’inizio delle vendite ribassate, troppo anticipato, non è più paragonabile a quello di qualche anno fa. Questa volta, poi, si aggiunge anche la concomitanza con il ponte della Befana, per effetto del quale molti genovesi sono ancora in ferie. Probabile una ripresa durante la settimana o il prossimo weekend».

Tanta gente in centro, a Genova, per il primo giorno di saldi invernali 2020, ma vendite non soddisfacenti: è questo il primissimo bilancio tracciato da Confesercenti, a negozi ancora aperti.



«Abbiamo lavorato come in un normale sabato dell’anno dal segno positivo, certo, ma niente di paragonabile all’inizio dei saldi di qualche anno fa. D’altra parte, cadendo la data in concomitanza con l’inizio del ponte dell’Epifania, era logico aspettarsi un afflusso modesto, perché molti ne hanno approfittato per andare a sciare o, comunque, per trascorrere qualche giorno fuori città. Possiamo dire che i nostri principali clienti, oggi e verosimilmente per tutto il weekend, saranno soprattutto i turisti», commenta la presidente di Fismo Confesercenti Genova.



«Che l’inzio saldi sia troppo anticipato, ormai, è un problema che noi commercianti denunciamo da tempo – prosegue Francesca Recine -. Quest’anno, poi, sarebbe stato ancora più logico posticipare il via di almeno una settimana, per scongiurare la concomitanza con un ponte festivo: non ci resta quindi che confidare in un recupero durante la settimana e nel prossimo weekend, quando molti genovesi saranno rientrati dalle ferie».



Intanto, però, è possibile una prima indicazione dei prodotti più ricercati: capispalla, abbigliamento di stagione e, naturalmente, scarpe. Proprio le calzature sono, tradizionalmente, tra gli acquisti più gettonati durante i saldi e quest’anno, secondo l’indagine Confesercenti Swg diffusa nei giorni scorsi, saranno richieste da un italiano su due, considerato, naturalmente, quanti prevedono di approfittare delle vendite ribassate.

Secondo la stessa indagine, ci si aspetta una spesa media di 168 euro a persona, anche se la maggior parte acquisterà per meno di 100 euro, il 47% spenderà tra i 100 ed i 300 euro e il 10% ha previsto una spesa addirittura superiore ai 300 euro.

C.S.

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