NUMERI DA RECORD PER LA TOSSE

Di il 17 Luglio 2014

Con un aumento di quasi il 40% degli spettatori nella stagione appena trascorsa, il teatro di piazza Renato Negri conclude la stagione migliore dal 1999 e si avvicina al traguardo dei quarant’anni di attività. In programma tante novità da settembre, con forti aspettative per il Cantiere Campana.

di Cristina Puppo

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Per il Teatro della Tosse si avvicina a grandi passi il quarantesimo anno di attività, che cadrà nel 2015, ed è tempo di bilanci per la stagione appena conclusa, che è decisamente stata un successo: sono infatti stati registrati tra il 30 % e il 40% degli spettatori paganti in più rispetto all’anno precedente, un ottimo risultato che dà la spinta per continuare a combattere per la diffusione della cultura e rafforzare sempre più il rapporto col territorio. Quest’ultimo è il principale obiettivo perseguito dal Teatro, insieme alla Fondazione Luzzati e altre realtà teatrali del Centro Storico come il più piccolo e giovane Altrove, per portare nuovo ossigeno a una zona che merita maggior lustro e sostegno: nella stagione appena trascorsa ci sono state molte vittorie in tal senso, ma si può fare ancora molto lavoro per renderla sempre più attiva e frequentata dal punto di vista della vita sociale e culturale.
Per la prossima stagione, denominata “40-1 Frammenti di impossibile”, si è scelto di continuare con lo stesso schema utilizzato da qualche anno a questa parte, dividendo le tipologie di spettacoli tra la Sala Trionfo, che ha avuto l’incremento di ingressi più significativo e ospita grandi protagonisti del teatro internazionale, senza dimenticare la danza e il circo, e la più piccola Sala Campana, nella quale vanno in scena la prosa e la drammaturgia contemporanea, interpretate spesso da compagnie teatrali emergenti.
Il direttore artistico Emanuele Conte ha quindi presentato alcune anticipazioni della prossima stagione, a partire da due spettacoli di produzione targata Tosse: si tratta di “Caligola”, seconda parte della trilogia sul potere, che ha importanti legami con la storia del Teatro e continua idealmente (e scenograficamente) l'”Antigone” andato in scena lo scorso anno, e la prima nazionale de “La lezione”, nella Sala Campana, dall’omonimo testo umoristico di Ionesco.
Un grande ritorno molto apprezzato è sicuramente quello della famiglia Thierre-Chaplin con lo spettacolo circense “Murmeres des murs”, che fonde il circo, la danza e l’acrobazia con un lavoro meticolosissimo di cura del dettaglio nelle scenografie e negli oggetti scenici: la Sala Trionfo ospita ancora una volta il teatro “fisico” del circo, che trasmette emozioni senza bisogno di parole, come anche nello spettacolo “Clockwork” che andrà in scena tra febbraio e marzo, nel quale i tre artisti-interpreti lavorano come un ingranaggio, fondendosi illusoriamente in un solo corpo. Non meno atteso anche il ritorno di Flavia Mastrel e Antonio Rezza con il loro “7 14 21 28”, che unisce leggerezza e potenza, visualità e concetto in uno spettacolo pieno di simbolismi e illusioni.
Particolare rilievo verrà dato alla Sala Campana, per la quale si auspica una maggiore partecipazione e un contatto diretto con il pubblico, e per questo sono stati scelti una serie di spettacoli molto innovativi ed interessanti: da “Compleanno afghano”, vincitore del concorso “Per voce sola 2013”, scritto da un ragazzo afghano sbarcato in Italia e accolto in una comunità di Don Gallo, al “Musical Lo-Fi”, ispirato al lavoro fumettistico di Davide Toffolo della band “Tre allegri ragazzi morti”, una favola-musical che porta sul palco cantanti, attori e musicisti.
Un altro spettacolo degno di nota è “Dopodichè stasera mi butto” del collettivo artistico Generazione Disagio, che affronta in chiave cinica e ironica i problemi concreti della precarietà e del suicidio e coinvolge gli spettatori fino a renderli burattinai e personaggi della piéce stessa.
Qualche anticipazione anche dal punto di vista musicale: dopo il grande successo dei concerti del mercoledì delle “Strade del suono” sulla musica del Novecento affidati a Matteo Manzitti la stagione 2014-2015 proporrà nuovi sviluppi della collaborazione, legati presumibilmente al filo conduttore della musica americana.
Incoraggiato dai buoni risultati, il direttore artistico ha concluso con un’affermazione che crea molte aspettative: «Vorrei mantenere l’impegno preso e continuare su questo percorso, ci sono tutte le premesse poiché la stagione che sta per iniziare ha la stessa forza dell’anno scorso, se non di più. Ripartiamo forti, stanchi e felici dopo una brevissima pausa (gli attori lavorano fino al 20 agosto, ndr), pronti per festeggiare l’appuntamento importante del quarantesimo anniversario».

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