NOVE “DRAMMETTI” PER TRE REGISTI: “ADAGIO” AL TEATRO DELLA TOSSE

Di il 17 Marzo 2014

Un testo di Emanuelle Delle Piane per la prima volta in Italia. Si parla di morte, se non si può riderne almeno si potrà sorriderne. Dal 25 marzo al 6 aprile

Nove “drammetti”, tre registi diversi, sembra quasi una rincorsa al numero perfetto, invece stiamo parlando dei numeri per identificare l’ultima produzione del Teatro della Tosse per l’anno 2013/2014.

Tutte le pieces prodotte in questa stagione seguono un tema comune racchiuso nel titolo “Dell’amore e della morte”. Dopo “Antigone”, “Sogno in una notte d’estate” e “The wedding singers” ora è il turno di “Adagio”, che debutta in anteprima nazionale il 25 marzo e resterà in scena sino al 6 aprile (ore 20.30; domenica ore 18.30 – lunedì riposo). Si tratta di un testo inedito della drammaturga svizzero-francese Emanuelle delle Piane che per la prima volta fa rappresentare una propria sceneggiatura in Italia.

La drammaturga ha accostato a ciascun “drammetto” (termine coniato ad hoc da lei stessa, “il drammetto è un dramma che deve essere preso alla lontana”) un adagio musicale per analizzare, sdrammatizzare ed esorcizzare la morte. I tre giovanissimi registi, Yuri D’Agostino, Elisa D’Andrea e Elisabetta Granara, si sono equamente divisi i “drammetti” non tenendo conto di questa componente musicale. In questi nove episodi si parla delle miserie e delle virtù dell’essere umano, delle aspettative, delle delusioni e dei rapporti intimi, che costellano l’esistenza di ogni uomo fino al confronto finale con la morte. Ogni regista si è dovuto accostare al tema in maniera personale per riuscire a cogliere una diversa chiave di lettura per ciascuno, «Ognuno di noi ha il proprio approccio al “tema morte”. A me non ha mai fatto ridere, quindi l’opportunità di lavorare su questo testo mi ha costretta a fare un grande sforzo per cancellare tutte quelle sovrastrutture e quei clichè che ho sempre avuto» commenta la D’Andrea. Yuri D’agostino commenta: «Per me è stato come vedere la nostra vita dal lato della morte: un breve ironico intervallo prima e dopo l’eternità»

Per i quattro attori di “Adagio”, sarà una sfida nella sfida entrare in sintonia con il gusto e le diverse sensibilità dei registi, l’unica cosa a fare da collante saranno le scene di Paola Ratto, un salotto borghese su un piano in pendenza ospiterà  la coppia innamorata davanti alla tomba dei genitori di lui, le rockstar Madonna e Michael Jackson icone della spensieratezza pop, qui in vesti di fantasmi invadenti, oltre a citazioni cinematografiche come quella del ballo caraibico di Jim Carrey e Cameron Diaz in “The Mask”.

Uno spettacolo unico con tre punti di vista originali e personali. «Speriamo non andiate d’accordo» conclude divertito Emanuele Conte, direttore artistico del Teatro della Tosse.

Testi di Chiara Bozzo

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