“MINETTI”: L’UOMO, LA VITA E L’ARTE

Di il 15 Ottobre 2015

Martedì sera al Duse la prima dello spettacolo di Bernhard. Applausi per l’interpretazione di Eros Pagni

Di Chiara Tasso

La nuova stagione del Teatro Stabile si apre con un successo annunciato: “Minetti” di Thomas Bernhard, interpretato da un immenso Eros Pagni, artista che conferma ancora una volta la complicità con il regista Marco Sciaccaluga. Andata in scena martedì sera al Duse tra gli applausi del pubblico, la nuova produzione dello Stabile ruota attorno a un lungo monologo del protagonista, affiancato da tredici attori che hanno la sola funzione di silenziosi interlocutori.
MINETTI-(foto di Bepi Caroli) Federica Granata, Eros Pagni, Marco Avogadro, Nicolò Giacalone - Foto Bepi CaroliRappresentata la prima volta nel 1976, “Minetti” è una commedia che si interroga sul ruolo dell’arte e del teatro nella società odierna, intrecciando il comico e il tragico e descrivendo, con rabbia e passione, un mondo grottesco, in balia di una metaforica tempesta di neve. È la notte di San Silvestro a Ostenda e, nella hall di un albergo, il vecchio attore Minetti attende un direttore di un teatro che vuole riportarlo sulla scena nel ruolo di Re Lear, trent’anni dopo la sua ultima interpretazione. Nella lunga attesa, l’attore racconta frammenti di arte e di vita, sempre in bilico tra realtà e immaginazione, trovando nel personale e negli ospiti dell’hotel interlocutori distratti e imbarazzati. Allontanato dalla città natale a causa del suo rifiuto verso il teatro classico, l’attore si rifugia a casa della sorella, dove ogni giorno per trent’anni recita di nascosto le battute del dramma shakesperiano, in attesa di una nuova chiamata, perché “in quella soffitta non ha mai smesso di sognare”. Solo con la sua valigia e i suoi rimpianti, le uniche cose reali che gli restano, Minetti è il ritratto di un uomo dimenticato, che insegue il sogno di un’ultima rappresentazione, in attesa di un colloquio che non avverrà mai.
Un attore del passato, ma anche un grande personaggio moderno, che diventa simbolo della vita stessa, portata in scena nel suo fluire, tra momenti di speranza e istanti di disperazione. Quello di Sciaccaluga è uno spettacolo interamente costruito su misura per il suo protagonista, Eros Pagni. Una misura enorme, certo, quanto l’interpretazione dell’attore, che proprio nel 2008 portò il “Re Lear” di Shakespeare a Genova.

Lo spettacolo è al Teatro Duse fino a domenica 1 novembre con i seguenti orari: ore 20.30 martedì-mercoledì-venerdì-sabato, ore 19.30 giovedì, ore 16 domenica, lunedì riposo. Le foto pubblicate sono realizzate da Bepi Caroli.

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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