L'ACQUARIO DI GENOVA VOLA IN ANTARTIDE

Di il 7 Febbraio 2015

Per la prima volta un ente governativo statunitense richiede la partecipazione di una struttura europea come apporto scientifico

di Chiara Gaddi

Partirà il 10 febbraio la spedizione in Antartide guidata dall’ente governativo statunitense NOAA -National Oceanic and Atmosferic Administration- che vede per la prima volta il coinvolgimento di una struttura europea. Fino al 18 marzo, infatti, Nicola Pussini, medico veterinario dell’Acquario di Genova, si unirà alla squadra di ricercatori americani presso la base di Cape Shireff, nell’arcipelago delle isole Shetland. La partecipazione costituisce un importante riconoscimento e rientra in un più ampio impegno del gruppo Costa Edutainment (che a Genova, oltre all’Acquario, gestisce il Museo Nazionale dell’Antartide, il Museo Galata e strutture come il Bigo) per la conservazione delle risorse del continente di ghiaccio.

pinguini antartici“Abbiamo iniziato questo progetto in Antartide nel 2003 con due spedizioni in cui c’era stato chiesto di studiare una modalità per trasportare animali vivi (pesci e invertebrati) fino a qua – afferma Claudia Gili, direttore scientifico dell’Acquario- All’epoca avevamo costruito un container particolare che ci ha permesso di portare un gran numero di animali. In parte si sono riprodotti e sono ancora qui oggi nella struttura costruita appositamente e che ha la particolarità di essere una cella freezer, di cui esiste soltanto un altro esemplare al mondo.” Obiettivo di questa nuova spedizione sarà analizzare lo stato di salute dell’oceano australe, per lo più attraverso il monitoraggio dell’abbondanza del krill, fonte di un terzo del nutrimento di molti predatori. “La richiesta della partecipazione di un medico veterinario in questo tipo di spedizioni è significativo dal punto di vista bioetico, in quanto testimonia l’attenzione verso il benessere dell’animale – tiene a precisare Nicola Pussini- Il mio lavoro consisterà principalmente nella sedazione e nell’applicazione sul corpo dell’animale di piccole piattaforme oceanografiche che permetteranno di raccogliere dati importanti sulla vita dell’animale ma anche sulla salute delle acque, immagazzinando dati, per esempio, sulla salinità e sulla quantità di krill disponibile.” Il progetto di ricerca è anche l’occasione per sottolineare ancora una volta l’impegno del gruppo Costa nell’educazione ambientale ed andrà ad arricchire con le informazioni scientifiche raccolte il Museo dell’Antartide, rilanciato da Costa nel 2013. Un aggiornamento settimanale sull’andamento della spedizione sarà disponibile sulla pagina facebook dell’Acquario e, grazie alla mediapartnership con Focus, sul sito www.focus.it

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