LA VIA DELLA SETA A PALAZZO DUCALE: ECCO “REFUGEES FOR REFUGEES”

Di il 5 Settembre 2017

GENOVA – Sarà il salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale di Genova, in piazza Matteotti, a ospitare mercoledì 6 settembre (ore 20.30) il concerto “Refugees for refugees”.

Un appuntamento del 26° Festival musicale del Mediterraneo che permetterà al pubblico di apprezzare esperti musicisti provenienti dalle più prestigiose accademie musicali, disseminate lungo l’antica Via della Seta.

Gli artisti protagonisti, costretti a rifugiarsi in Belgio dove vivono da diversi anni, porteranno le antiche tradizioni musicale da Siria, Iraq, Afganistan, Pakistan e Tibet.

Infatti la musica e le tradizioni della propria terra, insieme ad un’innegabile voglia di condividere conoscenze e suoni lontani, hanno creato un ponte tra mondi differenti, che non voglio perdere le proprie radici.

I musicisti di “Refugees for Refugees”

E così, questo evento permetterà di conoscere strumenti tradizionali come il flauto di bambù ney, gli strumenti a corda qanun, sarod, dramyin e oud, oltre le loro straordinarie voci.

L’evento è organizzato dalla Compagnia di San Paolo, con il contributo del Comune di Genova e Regione Liguria, con il sostegno di Coop Liguria, Camera di Commercio Genova, Tasco Srl e la collaborazione di Associazione Celso, Swedish Arts Council, Palazzo Ducale Fondazione Cultura, Genova Musei e Cooperativa Solidarietà e Lavoro.

Acquisto dei biglietti (10 euro, 8 euro il ridotto e 60 euro l’abbonamento a 11 concerti) può essere effettuato un’ora e mezza prima dell’inizio spettacolo alla biglietteria nella sede dell’evento. Non sono previste prenotazioni.


Per ulteriori informazioni, consultare la pagina Facebook del festival.

(C.S.)

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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