- Natale Queer ai Giardini Luzzati con il ritorno del Genderoke domenica 22 dicembre
- Coldiretti: sabato 14 dicembre al Mercato di Via del Campo è sfida tra i migliori bartender
- “GENOVESI – Nuovi volti, nuove famiglie, nuove culture”: al Ducale un racconto di integrazione cittadina
- Il Natale 2024 di Genova splende: installati più di 40 punti luce in tutto il territorio
- Tornano a Villa Bombrini le costruzioni LEGO con la Christmas Edition di “Exhibricks”
- Al Museo Chiossone è ora in mostra “Il Giappone antico – L’alba del Sol Levante”, in esposizione fino a maggio
- Il Villaggio di Babbo Natale torna ad invadere il parco di Villa Bombrini dal 7 al 23 dicembre
La tragedia pazzesca di Fantozzi prende vita sul palco del Nazionale tra riflessione, analisi critica e comicità
GENOVA – A dirla tutta la trasposizione teatrale della maschera di Fantozzi era un’impresa ardua, complessa, irta di insidie e trabocchetti. Paolo Villaggio ha inventato personaggi leggendari come lo stesso Fantozzi, Fracchia ma anche il professor Krantz, rimasti immortali nell’immaginario collettivo, riuscendo nel duplice intento di proiettare una visione cinica e spietata della società di allora e occultarla sapientemente con l’esercizio comico. Invece, in “Fantozzi una tragedia pazzesca”, andato in scena in “prima” nazionale ieri sera all’Ivo Chiesa, il processo di trasferimento sul palco funziona eccome. Merito di un Gianni Fantoni in grande spolvero, erede designato della maschera fantozziana, e di personaggi iconici che gli ruotano attorno – la signorina Silvani, il megadirettore galattico, il ragionier Filini (sul palco molto distante dal Gigi Reder organizzatore di attività ricreative), il geometra Calboni (che nel primi tre film era interpretato da Giuseppe Anatrelli cresciuto nella scuola teatrale di Eduardo De Filippo), la doppia moglie Pina e la figlia Mariangela – che si muovono alla perfezione in un gioco di incastri che sulla scena appare perfettamente congegnato. “Fantozzi, una tragedia” diretto da Davide Livermore e con drammaturgia firmata da Carlo Sciaccaluga e Andrea Porcheddu, ripropone in definitiva un ingranaggio perfettamente oliato che sfocia in un’esplosione di un mondo segnato dai padroni – quei Megadirettori Galattici e Naturali tanto simili a divinità – e da sottoposti, la “mostruosa” classe impiegatizia, approfittatrice, servile. Il Fantozzi di Villaggio oscilla tra opportunismo e cattiveria, disincanto e feroce attivismo, producendo un’amara riflessione sociologica del tempo in cui la saga è stata ambientata (inizio anni Settanta, la prima pellicola uscì nel 75). Quello di Livermore resta fedele al copione ma si adatta bene al mondo moderno.
Gli episodi riproposti sono tra quelli entrati, a pieno titolo, nel pensiero comune: si inizia con il rituale della sveglia alle 6.15 che Fantozzi “a forza di esperimenti e perfezionamenti continui arrivò a metterla alle 7.51 per timbrare il cartellino alle 8.30, vale a dire al di là della capacità umane” e il “maledetto caffè della signora Pina, tremila gradi Fahrenheit!!”. Si prosegue con la partecipazione alla cena di gala organizzata per tutti i dipendenti dalla contesta Serbelloni Mazzanti viendalmare e l’incontro con il gigante alano Ivan Il Terribile trentaduesimo “leggendario campione di caccia al Mugiko nelle steppa” che tenne Fantozzi in macchina in ostaggio per oltre due mesi, per arrivare alla mitica partita di tennis fissata alle 6 ante-lucane in un campo totalmente avvolto dalla nebbia (“Fantozzi, batti lei! Ragioniere ma mi dà del tu? No, è congiuntivo”). Ben riproposta la scena della partita di biliardo a casa del conte Diego Catellani in cui Fantozzi, finse di perdere la partita prima del famigerato “Scusi, posso fare un tiro io”. Sul palco gli attori fingono di essere palle da biliardo e il riadattamento teatrale piace. Il presunto adulterio della moglie Pina con il nipote del panettiere Cecco, “un orrendo butterato con il culo basso e l’alito tipo fogne di Calcutta”, è rivista in chiave moderna me non toglie nulla al ritmo dato alla trama. La visione della corazzata Potemkin al posto della partita Italia-Inghilterra, valevole per la qualificazione ai mondali di calcio con gli attori che fanno rivivere la scena, è il momento più alto dello spettacolo con Guidobaldo Maria Ricardelli che costringe i dipendenti alla visione della pellicola con i sottotitoli in tedesco. La frase pronunciata da Fantozzi “la corazzata Potemkin è una cagata pazzesca” scatena il tripudio in sala. Il finale, sorprendente, è una riflessione sull’universo fantozziano vissuto con gli occhi dell’uomo moderno: siamo sicuri che la merdaccia sia veramente lui? Che proprio lui sia vittima della società e l’eterno perdente? Fantozzi, in fondo, ha un lavoro, nell’ufficio sinistri della Megaditta, ha una moglie e una figlia sotto sotto adora, va in vacanza…
In “Fantozzi, una tragedia”, non mancano, ovviamente, i simboli iconici che l’hanno reso celebre: la nuvola da impiegati, l’immancabile “matricola 7829/bis”, l’intramontabile “Megaditta”. “Fantozzi, una tragedia”, è uno spettacolo teatrale “mostruoso” in cui tragedia e comicità, riflessione e cinica accusa, si mescolano alla perfezione facendo rivivere sul palco di un teatro il genio di Paolo Villaggio. Ma sì forse, anche lui, gli avrebbe dedicato 92 minuti di applausi.
Lo spettacolo resterà in scena all’Ivo Chiesa fino all’11 febbraio.
Su Tomaso Torre
Giornalista pubblicista dal 2003, è fondatore e direttore responsabile di GOA Magazine. Appassionato di arte, cultura e spettacoli ha collaborato per anni con diverse testate locali occupandosi di cronaca ed attualità, sport e tempo libero. “Ho sempre coltivato il sogno di realizzare un prodotto editoriale dinamico e fluido che potesse rispondere alle esigenze informative di un pubblico sempre più competente ed avanguardista”.Ultime Notizie
-
VITTIME PONTE MORANDI: DOMENICA L’INAUGURAZIONE DEL MEMORIALE. IL PROGRAMMA
L’evento avrà luogo il 15 dicembre alle 10.30. Dopo i...
- Pubblicato a Dicembre 13, 2024
- 0
-
Natale Queer ai Giardini Luzzati con il ritorno del Genderoke domenica 22 dicembre
di Alessia Spinola GENOVA – Per queste festività natalizie preparatevi...
- Pubblicato a Dicembre 13, 2024
- 0
-
Coldiretti: sabato 14 dicembre al Mercato di Via del Campo è sfida tra i migliori bartender
GENOVA – Sabato 14 dicembre il ciclo di incontri “La...
- Pubblicato a Dicembre 13, 2024
- 0
-
Teatri di S. Agostino, nella Sala Agorà la metamorfosi di Tommaso Ragno nel racconto di Kafka “Una relazione per un’accademia”
GENOVA – Dal 17 al 19 dicembre alla Sala Agorà...
- Pubblicato a Dicembre 13, 2024
- 0
-
Trasporto pubblico: dalla Regione in arrivo 410mila euro per la messa in sicurezza della rimessa Gavette
GENOVA – Affidato al Comune di Genova un fondo di...
- Pubblicato a Dicembre 13, 2024
- 0
-
Riaperta la viabilità in via al Capo di Santa Chiara: terminati in anticipo i lavori messa in sicurezza stradale
GENOVA – Sono terminati, in anticipo sui tempi previsti, i...
- Pubblicato a Dicembre 13, 2024
- 0
-
La Via dell’Amore in cammino verso la riapertura a inizio 2025: entro la fine dell’anno il sopralluogo della Regione
GENOVA – Entro la fine dell’anno Regione Liguria, il Parco...
- Pubblicato a Dicembre 13, 2024
- 0
-
Trasporto pubblico: dalla Regione in arrivo 410mila euro per la messa in sicurezza della rimessa Gavette
GENOVA – Affidato al Comune di Genova un fondo...
- 13 Dicembre 2024
- 0
-
Riaperta la viabilità in via al Capo di Santa Chiara: terminati in anticipo i lavori messa in sicurezza stradale
GENOVA – Sono terminati, in anticipo sui tempi previsti,...
- 13 Dicembre 2024
- 0
-
La Via dell’Amore in cammino verso la riapertura a inizio 2025: entro la fine dell’anno il sopralluogo della Regione
GENOVA – Entro la fine dell’anno Regione Liguria, il...
- 13 Dicembre 2024
- 0
-
Euroflora, parte il countdown: sabato fiorisce la fontana di piazza De Ferrari
GENOVA – La Superba si prepara alle giornate di...
- 6 Aprile 2018
- 3
-
IL FUOCO IN UNA STANZA, IL COLLETTIVO “INTIMO MA NON MATURO” DEGLI ZEN CIRCUS
Comincia da Genova l’instore tour degli Zen Circus, che...
- 5 Marzo 2018
- 3
-
“WATERFRONT DI LEVANTE”: IL REGALO DI RENZO PIANO A GENOVA
Renzo Piano ha donato oggi il progetto “Waterfront di...
- 31 Ottobre 2017
- 3
Devi essere loggato per postare un commento Accedi